Accademia MIBES: Medicina Integrata, Benessere e Salute

Piattaforma eLearning
Vuoi vedere gratuitamente 5 minuti di questo e altri corsi?
Clicca qui per iniziare la tua prova!




    In relazione all'informativa sulla privacy:
    Autorizzo al trattamento dei dati

    Cristina Panisi

    Un corpo sotto il comportamento: modello cooperativo integrato nei disordini del neurosviluppo – Corso on-demand

    Conoscere il neurosviluppo e le neurodiversità per fornire un’assistenza d’eccellenza

    Corso in modalità on-demand – Attestato incluso

    Durata: 6 ore di video
    Moduli: 1
    Lezioni: 8
    Crediti ECM: nessuno
    Programma completo in pdf: scarica

    50,00

    + IVA

    NB: hai la possibilità di pagare anche in 3 rate mensili!

    Una volta acquistato, potrai vedere il corso per sempre!

    Se hai partita IVA ordinaria, l'acquisto del corso è detraibile al 100% come spese di formazione secondo il D.D.L. 2233

    PROGRAMMA DEL CORSO


    Prima parte: neurosviluppo visto da una prospettiva più ampia

    • Disordini del neurosviluppo nella transizione epidemiologica del XXI secolo
    • Shift di paradigma:dalla genetica all’epigenetica
    • Evoluzione costruttiva: interazione, cooperazione, organizzazione
    • Fattori ambientali ed esposoma
    • Primi 1000 giorni: finestra di massima vulnerabilità e opportunità
    • Neurosviluppo in chiave PNEI: una “passeggiata” nel “paesaggio epigenetico”
    • Sistema immunitario, mitocondri e microbiota: work in progress
    • Placenta omnisciente: cabina di regia e scatola nera della gravidanza
    • Gravidanza: rischi e opportunità per il neurosviluppo
    • Bonding neonatale: stazione di arrivo e di partenza nel viaggio del connettoma
    • Quando il neurosviluppo si svolge “diversamente”: alcuni quadri clinici

    Seconda parte: focus sui disturbi dello spettro autistico

    • Manifestazioni cliniche e strumenti di diagnosi
    • Esordio precoce, esordio tardivo, autismo regressivo
    • Importanza della diagnosi precoce e di un intervento tempestivo
    • Cenni sulle caratteristiche sensoriali, emotive, cognitive e relazionali nello spettro autistico
    • Stimming: di cosa si tratta?
    • Comprendere e prevenire il meltdown
    • Contributo della teoria polivagale nella sindrome da evitamento estremo delle richieste
    • Un corpo sotto il comportamento: inquadramento sistemico nello spettro autistico
    • Infiammazione, stress ossidativo e disbiosi: il “bad trio” in azione
    • Gut-brain axis nello spettro autistico
    • Comorbidità nell’autismo: disturbi gastrointestinali, allergia, epilessia, disturbi del sonno, sindrome metabolica, anomalie del tessuto connettivo
    • Analisi funzionale del comportamento: importanza dell’ambiente interno ed esterno
    • Accessibilità ad esami, visite specialistiche, ricoveri ospedalieri: strumenti e strategie per la pratica clinica
    • Razionale per percorso diagnostico e terapia degli squilibri biologici
    • Ruolo della valutazione nutrizionale nell’intervento personalizzato
    • Coordinate per un modello integrato interdisciplinare
    • Discussione e proposte

    DESCRIZIONE DEL CORSO

    Il recente rapido aumento di disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva è motivo di preoccupazione. Attualmente un bambino su 5 presenta sintomi di pertinenza neuropsichiatrica e manifesta bisogni educativi speciali. Disturbi specifici dell’apprendimento, autismo, ADHD, disabilità intellettiva, sindromi neuropsichiatriche ad esordio acuto hanno un crescente impatto sulla qualità della vita e sui costi sociali, dall’infanzia all’età adulta. I frequenti concomitanti disturbi organici contribuiscono alla complessità dei bisogni di salute, per i quali è richiesto un modello di assistenza integrato, multi ed interdisciplinare.
    La riflessione su questi temi viene avviata dalla profonda trasformazione della situazione epidemiologica degli ultimi decenni. Nell’ambito del rapido aumento di numerose malattie infiammatorie, metaboliche, degenerative e neoplastiche – che riguardano persone sempre più giovani – il sistema nervoso dimostra una particolare vulnerabilità, con aumento dei disordini del neurosviluppo, disturbi neuropischiatrici, malattie neuroinfiammatorie, neurodegenerative e tumori cerebrali.
    Data l’impossibilità di comprendere questo complesso fenomeno attraverso tradizionali modelli di genetica lineare – polimorfismi e mutazioni stocastiche del DNA – sembra più plausibile un’ipotesi in chiave epigenetica, che spiega il cambiamento dello stato di salute della popolazione come conseguenza di modificazioni epigenetiche in risposta ai cambiamenti ambientali. In altre parole, si tratta di passare dall’ipotesi che il DNA contenga “errori”, alla prospettiva di un DNA dinamico, che reagisce e cerca soluzioni, in risposta alle numerose informazioni in rapido cambiamento. Evidentemente, l’ontogenesi rappresenta il periodo cruciale, dal momento che la vita embriofetale rappresenta la finestra temporale di massima attività del “macchinario epigenetico”, impegnato nel differenziamento cellulare.
    Questo modello, oltre a fornire una plausibile spiegazione teorica, ha anche importanti implicazioni sul piano clinico, dalle strategie di prevenzione primaria in età fertile e nei Primi 1000 Giorni di vita, fino alla realizzazione di modelli cooperativi di diagnosi e assistenza, secondo un approccio olistico in chiave PNEI.
    Per quanto riguarda il sistema nervoso, la prospettiva in chiave epigenetica mostra la costruzione delle reti neuronali – e l’eventuale perturbazione di questa costruzione, nei disordini del neurosviluppo – come un processo dinamico di ingegneria genetica naturale, reattiva e adattativa rispetto all’ambiente circostante in continuo cambiamento.
    L’autismo è tra i disordini del neurosviluppo in rapido aumento (attualmente, 1 bambino su 77 in Italia), con maggiore impatto sulla qualità della vita e sui costi sociali. Si tratta una condizione psiconeurobiologica complessa ad origine precoce, spesso associata ad altri disordini del neurosviluppo. Oltre alle caratteristiche comportamentali su cui si basa la diagnosi, sono presenti numerose altre manifestazioni cliniche extra-neurologiche e un’ampia gamma di anomalie biologiche – immunologiche, metaboliche, microbiologiche – che rendono ragione di un disturbo sistemico. Le comorbidità extra-neurologiche – purtroppo ancora notevolmente sottostimate – coinvolgono numerose figure sanitarie, raramente preparate ad accogliere pazienti autistici e a comprendere le loro necessità. Ne risulta una ridotta accessibilità e fruibilità dei servizi di diagnosi e cure mediche, con conseguente impatto sullo stato di salute e aumento della mortalità rispetto alla popolazione generale. Pertanto, l’autismo rappresenta una condizione paradigmatica per riflettere sull’evoluzione dei modelli di diagnosi e assistenza per far fronte a bisogni di salute complessi. Una cooperazione autentica potrà realizzarsi attraverso l’incontro, il confronto e la interazione delle diverse discipline, attraverso linguaggi comuni e nuovi strumenti di dialogo.

    REQUISITI PER PARTECIPARE

    In corso si rivolge soprattutto a medici (in particolare, pediatri, MMG, neuropsichiatri, psichiatri, fisiatri, gastroenterologi, ginecologi, fisiatri, ortopedici), TNPEE, fisioterapisti, osteopati, psicologi, biologi nutrizionisti, logopedisti, terapisti occupazionali. La partecipazione è aperta a chiunque sia interessato ad approfondire i temi trattati.

    FINALITÀ ED OBIETTIVI

    Il corso fornirà strumenti per:

    • Inquadrare i disordini del neurosviluppo all’interno del recente profondo cambiamento dello scenario epidemiologico, non limitato ai disturbi del sistema nervoso. Ciò consentirà di acquisire una prospettiva sistemica per osservare i disturbi e le patologie complesse
    • Comprendere le implicazioni cliniche del paradigma in chiave epigenetica, dalla prevenzione primaria alla interdisciplinarietà in risposta a bisogni di salute complessi
    • Considerare il neurosviluppo secondo la prospettiva PNEI
    • Considerare infiammazione, stress ossidativo e squilibri del microbiota come importanti vie patogenetiche, che possono essere trasformate in opportunità di prevenzione e intervento
    • Migliorare gli standard di diagnosi e assistenza rivolti alle persone autistiche
    • Migliorare gli standard di cura di patologie multisistemiche

    ELEMENTI DISTINTIVI

    Verranno considerati i disturbi del neurosviluppo all’interno di un paradigma multi sistemico – quello della PNEI – al fine di comprendere appieno l’origine di queste alterazioni e di definire le prospettive di assistenza migliori dal punto di vista scientifico e pratico.
    Il corso presenta un taglio eminentemente pratico: anche le nozioni teoriche verranno infatti presentate nelle loro ricadute pratiche per facilitare la diagnosi e l’assistenza delle persone con disturbi del neurosviluppo

    DOCENTI DEL CORSO

    CRISTINA PANISI

    Pediatra, Ph.D in Psicologia, Neuroscienze e Statistica Medica, presso Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone. L’attività clinica e di ricerca è rivolta principalmente alle persone nello spettro autistico, per gli aspetti biologici, psicopedagogici e sociali. È direttore scientifico di Casa del Campo (TV), di HOLOS Impresa Sociale, residenza alloggio per persone autistiche. Collabora con diversi enti, tra cui lo SPAEE (Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva) e il CeDisMa (Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità) dell’Università Cattolica di Milano. È docente in numerosi corsi di formazione, tra cui il master per l’autismo dell’Università Cattolica ed è codirettore scientifico del corso executive “Spettro autistico: nessuno escluso” presso la medesima Università. È promotrice di numerose iniziative interdisciplinari, tra cui il GLIA – Gruppo di Lavoro Interdisciplinare per l’Autismo – e il progetto ARCA – Autismo, Ricerca, Cultura, Ambiente.