Accademia MIBES: Medicina Integrata, Benessere e Salute

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WEBINAR MIBES

Scopri il programma dell’iniziativa esclusiva Webinar MIBES, una serie di interviste aperte al pubblico che si tengono ogni 2 settimane con esperti nell’ambito della Medicina Integrata.

Ti presentiamo i Webinar MIBES!

  • Cosa: 2 dirette al mese gratuite!
  • Chi: i migliori specialisti nel settore della Medicina Integrata e dell’approccio clinico sinergico!
  • Quando: il mercoledì dalle 18:00 alle 19:15-19:30
  • Dove: all’orario prestabilito
  • Come: diretta dal vivo e possibilità di vedere le registrazioni
  • Formato: intervista con possibilità di porre le tue domande tramite la chat Messenger in basso a destra nel sito o nelle sezioni dei commenti di YouTube, Facebook e LinkedIn

16 ottobre 2024

Prof. Stefano Rozzi
Professore Associato presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma. Ha conseguito la laurea in Medicina presso l’Università di Pavia nel 1999 con il massimo dei voti e lode, e successivamente, nel 2004, ha ottenuto un Dottorato di Ricerca in Neuroscienze presso l’Università di Parma. Dal 2005 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Ricercatore in Fisiologia Umana presso lo stesso ateneo, per poi diventare Professore Associato nel 2019.
Le sue principali aree di ricerca si concentrano sullo studio delle connessioni corticali delle aree premotoria, parietale posteriore e prefrontale, utilizzando tecniche anatomiche e fisiologiche. Si occupa, inoltre, di trasformazioni sensori-motorie e del meccanismo specchio, esplorando il ruolo della corteccia prefrontale nelle funzioni esecutive e nella codifica delle azioni intenzionali.
Insegna nel corso di Dottorato in Neuroscienze dell’Università di Parma e ha tenuto lezioni in vari master e corsi di laurea, tra cui il Master di primo livello in “Riabilitazione infantile” e il Master in “Neuroscienze applicate al design architettonico” presso l’Università IUAV di Venezia. Ha inoltre insegnato fisiologia nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Medicina Dentale, e Scienze Motorie.
È autore di 60 pubblicazioni scientifiche, tra cui 50 articoli su riviste internazionali peer-reviewed e 8 capitoli di libri. Il suo h-index è 31, con oltre 5570 citazioni. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni internazionali, tra cui conferenze in Italia, Belgio, Taiwan e Cina.
Nel corso della sua carriera ha collaborato a diversi progetti di ricerca finanziati sia a livello nazionale che europeo, tra cui i progetti PRIN e ERC. Oltre alla sua attività di ricerca, ricopre ruoli editoriali per diverse riviste scientifiche, tra cui Frontiers in Integrative Neuroscience, e svolge attività di revisione per numerose riviste neuroscientifiche internazionali.
"L’azione intenzionale: Sistema motorio, Intenzione e Comportamenti motivati"
Scopriamo come l’organizzazione del sistema motorio supporta l’espressione delle nostre intenzioni attraverso comportamenti motivati. Scopriamo il legame tra intenzione e azione, approfondendo i meccanismi che guidano il nostro movimento e come le decisioni consapevoli si trasformano in azioni concrete.
L’azione intenzionale: Sistema motorio, Intenzione e Comportamenti motivati

16 ottobre 2024

Prof. Stefano Rozzi
Professore Associato presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma. Ha conseguito la laurea in Medicina presso l’Università di Pavia nel 1999 con il massimo dei voti e lode, e successivamente, nel 2004, ha ottenuto un Dottorato di Ricerca in Neuroscienze presso l’Università di Parma. Dal 2005 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Ricercatore in Fisiologia Umana presso lo stesso ateneo, per poi diventare Professore Associato nel 2019.
Le sue principali aree di ricerca si concentrano sullo studio delle connessioni corticali delle aree premotoria, parietale posteriore e prefrontale, utilizzando tecniche anatomiche e fisiologiche. Si occupa, inoltre, di trasformazioni sensori-motorie e del meccanismo specchio, esplorando il ruolo della corteccia prefrontale nelle funzioni esecutive e nella codifica delle azioni intenzionali.
Insegna nel corso di Dottorato in Neuroscienze dell’Università di Parma e ha tenuto lezioni in vari master e corsi di laurea, tra cui il Master di primo livello in “Riabilitazione infantile” e il Master in “Neuroscienze applicate al design architettonico” presso l’Università IUAV di Venezia. Ha inoltre insegnato fisiologia nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Medicina Dentale, e Scienze Motorie.
È autore di 60 pubblicazioni scientifiche, tra cui 50 articoli su riviste internazionali peer-reviewed e 8 capitoli di libri. Il suo h-index è 31, con oltre 5570 citazioni. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni internazionali, tra cui conferenze in Italia, Belgio, Taiwan e Cina.
Nel corso della sua carriera ha collaborato a diversi progetti di ricerca finanziati sia a livello nazionale che europeo, tra cui i progetti PRIN e ERC. Oltre alla sua attività di ricerca, ricopre ruoli editoriali per diverse riviste scientifiche, tra cui Frontiers in Integrative Neuroscience, e svolge attività di revisione per numerose riviste neuroscientifiche internazionali.
"L’azione intenzionale: Sistema motorio, Intenzione e Comportamenti motivati"
Scopriamo come l’organizzazione del sistema motorio supporta l’espressione delle nostre intenzioni attraverso comportamenti motivati. Scopriamo il legame tra intenzione e azione, approfondendo i meccanismi che guidano il nostro movimento e come le decisioni consapevoli si trasformano in azioni concrete.
L’azione intenzionale:<br />
Sistema motorio, Intenzione e Comportamenti motivati

2 ottobre 2024

Dott.ssa Guglielmina Pepe
Professore Associato di Patologia clinica nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze.
Fin dall’inizio delle sue ricerche, ha associato alla ricerca l’applicazione dei dati che otteneva nell’ambito della diagnostica clinica sia con tecniche di biochimica sia con tecniche di genetica e biologia molecolare con la conseguente applicazione nella diagnosi prenatale, nel consultorio genetico e nella prevenzione di alcune malattie.
Laurea in Medicina e Chirurgia, Magna cum laude, alla seconda Università di Napoli (1978)
Specializzazione in Ematologia, Magna cum laude, all’Università di Pavia (1981)
1979-1982 “Visiting Fellow” nella Clinical Hematology Branch NHLBI, NIH, Bethesda, MD, U.S.A. 1982-1983 “Research Specialist III” nel Department of Obstetric and Gynecology, Rutgers Medical School, UMDNJ, Piscataway, New Jersey
1984-2002 Ricercatore universitario prima nella sezione genetica umana e poi biochimica clinica del dip. di Medicina Interna, Università di Tor Vergata, Roma
Dal 2002 Prof. Associato di Patologia Clinica, Dip Area Medico-Chirurgica, ora Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Dirigente del Centro Regionale di Riferimento per Interessi di ricerca principali, malattie rare: Clinica, biochimica e genetica delle talassemie ed emoglobinopatie
Patologie ereditarie del tessuto connettivo
Aneurismi ereditari sindromici e non sindromici dell’aorta toracica
Per alcuni anni consulente per patologie ereditarie del tessuto connettivo prima dell’ospedale Gaslini di Genova e poi dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Revisore di progetti Telethon francese e spagnolo
Revisore di progetti per il Ministero della Sanità israeliano e tedesco.
2019: Editore ospite su invito per Genes: Marfan syndrome and related disorders: Genetic Basis, Molecular Mechanisms, and genotype-phenotype correlations.
Dal 2020: Editorial Board Member of “Genes” 2021
Co-Editore ospite su invito per Diagnostics: Special Issue on “Thoracic Aortic Disease: From Bench to Bedside”
Dal 1996 Responsabile CRR sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2016 Membro del gruppo europeo sulle malattie rare VASCERN
Dal 2018 Responsabile Centro di Ricerca e Innovazione per la sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2021 Responsabile regionale, regione Toscana, delle malattie vascolari rare
Autrice di più di 130 articoli pubblicati su riviste internazionali con impact factor
"Aneurismi e dissecazioni ereditarie dell’aorta toracica: quanto rari o quanto poco diagnosticati?"
Gli aneurismi e le dissecazioni ereditarie dell’aorta toracica rappresentano una minaccia silenziosa per la salute di molte persone. Spesso ritenute condizioni rare, in realtà possono essere sottodiagnosticate o scoperte troppo tardi. Questo webinar esplorerà le ultime scoperte scientifiche, i fattori genetici implicati e le strategie di prevenzione e diagnosi precoce. Scopriamo quanto sia fondamentale un approccio proattivo alla gestione di queste patologie potenzialmente letali.

18 settembre 2024

Dott. Simone Di Pietro
Medico psichiatra e psicoterapeuta, specializzato nel trattamento delle dipendenze da cocaina, alcol e gioco d’azzardo. Aiuto le persone che soffrono di queste patologie attraverso la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), una terapia non invasiva che riduce il desiderio compulsivo in modo rapido e sicuro. Lavoro a Roma in ambito privato, offrendo un approccio terapeutico neuroscientifico, personalizzato e multidisciplinare.

Psichiatra presso La Promessa, Roma – Trattamento di pazienti con dipendenze e depressione con rTMS.
Fondatore di Ludopatia Italia – Specializzato nella cura del Gioco d’Azzardo Patologico con TMS.
Responsabile dTMS, Villa Gughi, Rocca Priora (RM) – Trattamento dipendenze e disturbi dell’umore con Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS).
Esperienza nei Servizi Territoriali ASL di Roma e Provincia

Email: simonedipietro.psic@gmail.com
Tel: 3335278767
Siti: www.ludopatiaitalia.net | www.simonedipietro.it

"Neuroscienze e Terapia: La Stimolazione Magnetica per Contrastare le Dipendenze"
Le dipendenze rappresentano una delle sfide più complesse e pervasive nella salute pubblica odierna. La loro natura insidiosa e la capacità di colpire in maniera trasversale individui di ogni età, sesso e status socioeconomico ne fanno un problema di rilevanza globale. Le dipendenze non sono semplicemente un problema di debolezza morale o mancanza di forza di volontà, ma disturbi che alterano il normale funzionamento del cervello, il sistema neurobiologico del desiderio, oltre ad essere regolarmente classificate all’interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5 TR).
Attraverso una tecnica chiamata Stimolazione Magnetica Transcranica, comunemente conosciuta come TMS si può però agire sul cervello in maniera sicura ottenendo importanti risultati.
La TMS è una tecnica non invasiva che utilizza campi magnetici per stimolare le cellule nervose nel cervello. Inviando impulsi magnetici mirati possiamo aiutare i neuroni ad aumentare il loro metabolismo, le loro connessioni e a rafforzare e regolare l’attività cerebrale, alterata dalle sostanze o dal gioco. Questa procedura è indolore, viene eseguita senza bisogno di anestesia e inseribile all’interno della normale routine quotidiana, rendendola un’opzione accessibile e pratica per molti pazienti.
Aneurismi e dissecazioni ereditarie dell’aorta toracica: quanto rari o quanto poco diagnosticati?
Neuroscienze e Terapia: La Stimolazione Magnetica per Contrastare le Dipendenze

2 ottobre 2024

Dott.ssa Guglielmina Pepe
Professore Associato di Patologia clinica nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze.
Fin dall’inizio delle sue ricerche, ha associato alla ricerca l’applicazione dei dati che otteneva nell’ambito della diagnostica clinica sia con tecniche di biochimica sia con tecniche di genetica e biologia molecolare con la conseguente applicazione nella diagnosi prenatale, nel consultorio genetico e nella prevenzione di alcune malattie.
Laurea in Medicina e Chirurgia, Magna cum laude, alla seconda Università di Napoli (1978)
Specializzazione in Ematologia, Magna cum laude, all’Università di Pavia (1981)
1979-1982 “Visiting Fellow” nella Clinical Hematology Branch NHLBI, NIH, Bethesda, MD, U.S.A. 1982-1983 “Research Specialist III” nel Department of Obstetric and Gynecology, Rutgers Medical School, UMDNJ, Piscataway, New Jersey
1984-2002 Ricercatore universitario prima nella sezione genetica umana e poi biochimica clinica del dip. di Medicina Interna, Università di Tor Vergata, Roma
Dal 2002 Prof. Associato di Patologia Clinica, Dip Area Medico-Chirurgica, ora Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Dirigente del Centro Regionale di Riferimento per Interessi di ricerca principali, malattie rare: Clinica, biochimica e genetica delle talassemie ed emoglobinopatie
Patologie ereditarie del tessuto connettivo
Aneurismi ereditari sindromici e non sindromici dell’aorta toracica
Per alcuni anni consulente per patologie ereditarie del tessuto connettivo prima dell’ospedale Gaslini di Genova e poi dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Revisore di progetti Telethon francese e spagnolo
Revisore di progetti per il Ministero della Sanità israeliano e tedesco.
2019: Editore ospite su invito per Genes: Marfan syndrome and related disorders: Genetic Basis, Molecular Mechanisms, and genotype-phenotype correlations.
Dal 2020: Editorial Board Member of “Genes” 2021
Co-Editore ospite su invito per Diagnostics: Special Issue on “Thoracic Aortic Disease: From Bench to Bedside”
Dal 1996 Responsabile CRR sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2016 Membro del gruppo europeo sulle malattie rare VASCERN
Dal 2018 Responsabile Centro di Ricerca e Innovazione per la sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2021 Responsabile regionale, regione Toscana, delle malattie vascolari rare
Autrice di più di 130 articoli pubblicati su riviste internazionali con impact factor
"Aneurismi e dissecazioni ereditarie dell’aorta toracica: quanto rari o quanto poco diagnosticati?"
Gli aneurismi e le dissecazioni ereditarie dell’aorta toracica rappresentano una minaccia silenziosa per la salute di molte persone. Spesso ritenute condizioni rare, in realtà possono essere sottodiagnosticate o scoperte troppo tardi. Questo webinar esplorerà le ultime scoperte scientifiche, i fattori genetici implicati e le strategie di prevenzione e diagnosi precoce. Scopriamo quanto sia fondamentale un approccio proattivo alla gestione di queste patologie potenzialmente letali.
Aneurismi e dissecazioni ereditarie dell’aorta toracica: quanto rari o quanto poco diagnosticati?

18 settembre 2024

Dott. Simone Di Pietro
Medico psichiatra e psicoterapeuta, specializzato nel trattamento delle dipendenze da cocaina, alcol e gioco d’azzardo. Aiuto le persone che soffrono di queste patologie attraverso la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), una terapia non invasiva che riduce il desiderio compulsivo in modo rapido e sicuro. Lavoro a Roma in ambito privato, offrendo un approccio terapeutico neuroscientifico, personalizzato e multidisciplinare.

Psichiatra presso La Promessa, Roma – Trattamento di pazienti con dipendenze e depressione con rTMS.
Fondatore di Ludopatia Italia – Specializzato nella cura del Gioco d’Azzardo Patologico con TMS.
Responsabile dTMS, Villa Gughi, Rocca Priora (RM) – Trattamento dipendenze e disturbi dell’umore con Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS).
Esperienza nei Servizi Territoriali ASL di Roma e Provincia

Email: simonedipietro.psic@gmail.com
Tel: 3335278767
Siti: www.ludopatiaitalia.net | www.simonedipietro.it

"Neuroscienze e Terapia: La Stimolazione Magnetica per Contrastare le Dipendenze"
Le dipendenze rappresentano una delle sfide più complesse e pervasive nella salute pubblica odierna. La loro natura insidiosa e la capacità di colpire in maniera trasversale individui di ogni età, sesso e status socioeconomico ne fanno un problema di rilevanza globale. Le dipendenze non sono semplicemente un problema di debolezza morale o mancanza di forza di volontà, ma disturbi che alterano il normale funzionamento del cervello, il sistema neurobiologico del desiderio, oltre ad essere regolarmente classificate all’interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5 TR).
Attraverso una tecnica chiamata Stimolazione Magnetica Transcranica, comunemente conosciuta come TMS si può però agire sul cervello in maniera sicura ottenendo importanti risultati.
La TMS è una tecnica non invasiva che utilizza campi magnetici per stimolare le cellule nervose nel cervello. Inviando impulsi magnetici mirati possiamo aiutare i neuroni ad aumentare il loro metabolismo, le loro connessioni e a rafforzare e regolare l’attività cerebrale, alterata dalle sostanze o dal gioco. Questa procedura è indolore, viene eseguita senza bisogno di anestesia e inseribile all’interno della normale routine quotidiana, rendendola un’opzione accessibile e pratica per molti pazienti.
Neuroscienze e Terapia: La Stimolazione Magnetica per Contrastare le Dipendenze

31 luglio 2024

Prof. Marco Mazzanti
Linguista specializzato in processi cognitivi e con esperienza nell’ambito della formazione del personale, con laurea specialistica in Linguistica con studi sulla psicologia cognitiva e dello sviluppo, della personalità e del temperamento, e sulla psicobiologia.
Diploma di qualifica professionale di Analista Programmatore.
Ha lavorato preso diversi istituti demoscopici, enti formativi e aziende italiane e internazionali grazie alla conoscenza di molteplici lingue (italiano, inglese, francese, russo, polacco, tedesco, ungherese).
"L'acquisizione e l'apprendimento linguistico oggi: opportunità dell'IA"
Cosa vuol dire, oggi, acquisire e apprendere una nuova lingua straniera? Sia essa una terza lingua mai appresa sino ad ora o la terza lingua ai tempi di scuola; o anche semplicemente la seconda lingua che si aveva studiato molti anni fa e che si vuole riprendere per qualsiasi ragione, personale e/o lavorativa.
Oggi, acquisire e apprendere le lingue implica sfide incentivanti ma al tempo stesso vi sono così tante opportunità che potrebbero indurre a un serio smarrimento da parte del discente, il che inficerebbe sulla motivazione e quindi ricondurre alla resa iniziare e al preconcetto di non essere portati/e per le lingue.
Il talento per le lingue non esiste in quanto la lingua, come sistema insito nella facoltà del linguaggio, è dentro di noi.
Pertanto, le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale possono aprire nuove strade e portare il discente a esplorare nuovi territori dell’apprendimento linguistico entusiasmanti, e questo anche grazie alla sempre più diffusa cultura della gamification, che punta sulle pulsioni del gioco e dell’esplorazione, importanti evolutivamente per l’essere umano.

17 luglio 2024

Dott. Silvio Garattini
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino, è fondatore e Presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” a Milano. Ha iniziato la sua carriera come Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia presso l’Università di Milano fino al 1962, per poi fondare l’Istituto “Mario Negri” nel 1963, dirigendolo fino al 2018 e diventandone Presidente. Sotto la sua guida, l’istituto ha prodotto circa 17.000 pubblicazioni scientifiche e 250 volumi, specializzando oltre 7.000 giovani ricercatori e tecnici.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Legion d’Onore della Repubblica Francese, la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica e il Premio Presidente Repubblica 2021. È membro di prestigiose organizzazioni scientifiche e ha contribuito alla fondazione dell’European Organization for Research on Treatment of Cancer, ricoprendo ruoli importanti in vari comitati scientifici e istituzioni internazionali.
"Prevenzione è rivoluzione"
L’eccesso di interesse per le cure sviluppato dalla medicina in questo ultimo mezzo secolo ha fatto dimenticare l’importanza della prevenzione, non tutte le malattie piovono dal cielo molte sono evitabili perché dipendono dalle nostre cattive abitudini di vita.
"L'acquisizione e l'apprendimento linguistico oggi: opportunità dell'IA"
"Prevenzione è rivoluzione" - Prof. Silvio Garattini

31 luglio 2024

Prof. Marco Mazzanti
Linguista specializzato in processi cognitivi e con esperienza nell’ambito della formazione del personale, con laurea specialistica in Linguistica con studi sulla psicologia cognitiva e dello sviluppo, della personalità e del temperamento, e sulla psicobiologia.
Diploma di qualifica professionale di Analista Programmatore.
Ha lavorato preso diversi istituti demoscopici, enti formativi e aziende italiane e internazionali grazie alla conoscenza di molteplici lingue (italiano, inglese, francese, russo, polacco, tedesco, ungherese).
"L'acquisizione e l'apprendimento linguistico oggi: opportunità dell'IA"
Cosa vuol dire, oggi, acquisire e apprendere una nuova lingua straniera? Sia essa una terza lingua mai appresa sino ad ora o la terza lingua ai tempi di scuola; o anche semplicemente la seconda lingua che si aveva studiato molti anni fa e che si vuole riprendere per qualsiasi ragione, personale e/o lavorativa.
Oggi, acquisire e apprendere le lingue implica sfide incentivanti ma al tempo stesso vi sono così tante opportunità che potrebbero indurre a un serio smarrimento da parte del discente, il che inficerebbe sulla motivazione e quindi ricondurre alla resa iniziare e al preconcetto di non essere portati/e per le lingue.
Il talento per le lingue non esiste in quanto la lingua, come sistema insito nella facoltà del linguaggio, è dentro di noi.
Pertanto, le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale possono aprire nuove strade e portare il discente a esplorare nuovi territori dell’apprendimento linguistico entusiasmanti, e questo anche grazie alla sempre più diffusa cultura della gamification, che punta sulle pulsioni del gioco e dell’esplorazione, importanti evolutivamente per l’essere umano.
"L'acquisizione e l'apprendimento linguistico oggi: opportunità dell'IA"

17 luglio 2024

Dott. Silvio Garattini
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino, è fondatore e Presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” a Milano. Ha iniziato la sua carriera come Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia presso l’Università di Milano fino al 1962, per poi fondare l’Istituto “Mario Negri” nel 1963, dirigendolo fino al 2018 e diventandone Presidente. Sotto la sua guida, l’istituto ha prodotto circa 17.000 pubblicazioni scientifiche e 250 volumi, specializzando oltre 7.000 giovani ricercatori e tecnici.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Legion d’Onore della Repubblica Francese, la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica e il Premio Presidente Repubblica 2021. È membro di prestigiose organizzazioni scientifiche e ha contribuito alla fondazione dell’European Organization for Research on Treatment of Cancer, ricoprendo ruoli importanti in vari comitati scientifici e istituzioni internazionali.
"Prevenzione è rivoluzione"
L’eccesso di interesse per le cure sviluppato dalla medicina in questo ultimo mezzo secolo ha fatto dimenticare l’importanza della prevenzione, non tutte le malattie piovono dal cielo molte sono evitabili perché dipendono dalle nostre cattive abitudini di vita.
"Prevenzione è rivoluzione" - Prof. Silvio Garattini

3 luglio 2024

Dott. Stefano Corti
Medico, odontoiatra che si è specializzato in ortodonzia, ed in particolare nell’ortodonzia funzionale, dopo essersi formato con illustri specialisti come Ricketts, Langlade e Vion. Ha un Master in ottimizzazione neuropsicofisica (CRM terapia).
Negli anni si è formato in posturologia, avvicinandosi alla chiropratica e all’osteopatia. È stato segretario culturale della società italiana di kinesiografia (SIKON), socio fondatore dell’Associazione Italiana Pedro Planas (AIPP), della quale è stato Presidente, segretario Culturale e Tesoriere. È anche Co-Fondatore del gruppo di studio “Comareclub”.
Dal 2014 è consulente della commissione medica della Federtennis per uno studio dei rapporti tra occlusione e postura negli sportivi.
È da anni relatore a corsi e conferenze in Italia e all’estero incentrate sulla sua concezione innovativa dell’ortodonzia, basata su una tecnica diagnostica strumentale (kinesiografia: visualizzazione e misura del movimento) e una terapia riabilitativa funzionale con dispositivi originali con Riprogrammatori Motorio Neuro Occlusali.
Oltre a questo, è co-autore di libri sulla materia, come “Cefalometria in norma lateralis” e “Riprogrammazione motoria, trattamento e terapia della disfunzione Atm”.
"Modifiche di forma dell'occlusione dentale stress indotte"
Per affrontare questo tema è necessario parlare di forma e di funzione e dei legami che legano i termini.
L’ortodonzia è una branca diagnostica e terapeutica dell’odontoiatria che si occupa della disposizione dei denti. È una branca di “forma”.
Studia la forma della occlusione dentale e la modifica al fine di ottenere una forma migliore.
Usa criteri di diagnosi di statica, modelli, rx cefalometrie.
Il disturbo Atm è una disfunzione degli organi coinvolti. Dis funzione, dal greco dis… difficoltà a …funzionare.
Forma e funzione sono termini imprescindibili e l’una influenza l’altra e viceversa.
La funzione è l’attività propria di una cellula, di un organo o di un apparato. Essa è intimamente legata alla forma o struttura. Forma e funzione sono 2 aspetti sotto cui si presenta il fenomeno della vita. Non ha senso chiedersi chi nasce prima. Si può dire che la funzione sviluppa la forma.
Pertanto chi si occupa di disfunzione dovrebbe usare metodi di indagine che certifichino lo stato funzionale presente.
Un attento esame della situazione pretrattamento potrebbe essere in grado di prevenire una disfunzione o per lo meno ridurne i disagi.
Il disturbo tempo-mandibolare è un disturbo, a volte doloroso, che coinvolge articolazioni (dentali, vertebrali e articolari pr. dette), distretti muscolari e nervosi anche non proprio in sede.
Esistono più figure di specialisti che possono occuparsi del settore di competenza, oltre che dentisti e ortodontisti: neurologi, ortopedici, reumatologi, otorino, fisioterapisti, osteopati, oculisti, optometristi, logopedisti etc.
Spesso è la scelta del primo specialista che fa il paziente che condiziona lo sviluppo e l’approfondimento diagnostico e la terapia conseguente.
I denti sono solo una componente del meccanismo funzionale dell’apparato: non è corretto attribuire loro l’intera responsabilità della problematica disfunzionale e del dolore.
Questo stato di cose favorisce la possibilità che il trattamento ortodontico rivolto alla correzione della forma non coincida con la miglior espressione funzionale. Da qui la possibilità di insorgenza di problematiche.
Questo il motivo per cui non è ancora risolta la questione se i denti possano provocare il disturbo funzionale, o se il trattamento stesso possa peggiorare la funzionalità dell’apparato masticatorio.

19 giugno 2024

Dott.ssa Paola Valentini
Psicologa, specializzanda in Psicoterapia Neofunzionale-corporea presso SEF, Scuola Europea Funzionale e in NeuroOsteopatia presso Aifromm,. Membro di Association for Coaching e della Rete di Psicologi per i Diritti Umani, con alle spalle studi di Teatro, Counseling, Ipnosi e un precedente percorso universitario in Comunicazione.
Pratica il protocollo MBSR per la gestione dello stress attraverso la Mindfulness; ha approfondito il metodo di Yoga Therapy del Dr. Bhole, ed è Yoga Teacher Trainer di livello base e avanzato.
Pratica EMDR di 1° e 2° livello.
Docente di Psicologia per il corso biennale di MCB, patrocinato da Regione Lombardia, e docente di Psicologia delle Emergenze per Associazione Nazionale Disaster Management.
"Comunicazione e relazione con il paziente. Le soft skill più delicate: empatia, confini, validazione"
Descrizione a breve
Modifiche di forma dell'occlusione dentale stress indotte - Dott. Stefano Corti
Comunicazione e relazione con il paziente. Le soft skill più delicate: empatia, confini, validazione

3 luglio 2024

Dott. Stefano Corti
Medico, odontoiatra che si è specializzato in ortodonzia, ed in particolare nell’ortodonzia funzionale, dopo essersi formato con illustri specialisti come Ricketts, Langlade e Vion. Ha un Master in ottimizzazione neuropsicofisica (CRM terapia).
Negli anni si è formato in posturologia, avvicinandosi alla chiropratica e all’osteopatia. È stato segretario culturale della società italiana di kinesiografia (SIKON), socio fondatore dell’Associazione Italiana Pedro Planas (AIPP), della quale è stato Presidente, segretario Culturale e Tesoriere. È anche Co-Fondatore del gruppo di studio “Comareclub”.
Dal 2014 è consulente della commissione medica della Federtennis per uno studio dei rapporti tra occlusione e postura negli sportivi.
È da anni relatore a corsi e conferenze in Italia e all’estero incentrate sulla sua concezione innovativa dell’ortodonzia, basata su una tecnica diagnostica strumentale (kinesiografia: visualizzazione e misura del movimento) e una terapia riabilitativa funzionale con dispositivi originali con Riprogrammatori Motorio Neuro Occlusali.
Oltre a questo, è co-autore di libri sulla materia, come “Cefalometria in norma lateralis” e “Riprogrammazione motoria, trattamento e terapia della disfunzione Atm”.
"Modifiche di forma dell'occlusione dentale stress indotte"
Per affrontare questo tema è necessario parlare di forma e di funzione e dei legami che legano i termini.
L’ortodonzia è una branca diagnostica e terapeutica dell’odontoiatria che si occupa della disposizione dei denti. È una branca di “forma”.
Studia la forma della occlusione dentale e la modifica al fine di ottenere una forma migliore.
Usa criteri di diagnosi di statica, modelli, rx cefalometrie.
Il disturbo Atm è una disfunzione degli organi coinvolti. Dis funzione, dal greco dis… difficoltà a …funzionare.
Forma e funzione sono termini imprescindibili e l’una influenza l’altra e viceversa.
La funzione è l’attività propria di una cellula, di un organo o di un apparato. Essa è intimamente legata alla forma o struttura. Forma e funzione sono 2 aspetti sotto cui si presenta il fenomeno della vita. Non ha senso chiedersi chi nasce prima. Si può dire che la funzione sviluppa la forma.
Pertanto chi si occupa di disfunzione dovrebbe usare metodi di indagine che certifichino lo stato funzionale presente.
Un attento esame della situazione pretrattamento potrebbe essere in grado di prevenire una disfunzione o per lo meno ridurne i disagi.
Il disturbo tempo-mandibolare è un disturbo, a volte doloroso, che coinvolge articolazioni (dentali, vertebrali e articolari pr. dette), distretti muscolari e nervosi anche non proprio in sede.
Esistono più figure di specialisti che possono occuparsi del settore di competenza, oltre che dentisti e ortodontisti: neurologi, ortopedici, reumatologi, otorino, fisioterapisti, osteopati, oculisti, optometristi, logopedisti etc.
Spesso è la scelta del primo specialista che fa il paziente che condiziona lo sviluppo e l’approfondimento diagnostico e la terapia conseguente.
I denti sono solo una componente del meccanismo funzionale dell’apparato: non è corretto attribuire loro l’intera responsabilità della problematica disfunzionale e del dolore.
Questo stato di cose favorisce la possibilità che il trattamento ortodontico rivolto alla correzione della forma non coincida con la miglior espressione funzionale. Da qui la possibilità di insorgenza di problematiche.
Questo il motivo per cui non è ancora risolta la questione se i denti possano provocare il disturbo funzionale, o se il trattamento stesso possa peggiorare la funzionalità dell’apparato masticatorio.
Modifiche di forma dell'occlusione dentale stress indotte - Dott. Stefano Corti

19 giugno 2024

Dott.ssa Paola Valentini
Psicologa, specializzanda in Psicoterapia Neofunzionale-corporea presso SEF, Scuola Europea Funzionale e in NeuroOsteopatia presso Aifromm,. Membro di Association for Coaching e della Rete di Psicologi per i Diritti Umani, con alle spalle studi di Teatro, Counseling, Ipnosi e un precedente percorso universitario in Comunicazione.
Pratica il protocollo MBSR per la gestione dello stress attraverso la Mindfulness; ha approfondito il metodo di Yoga Therapy del Dr. Bhole, ed è Yoga Teacher Trainer di livello base e avanzato.
Pratica EMDR di 1° e 2° livello.
Docente di Psicologia per il corso biennale di MCB, patrocinato da Regione Lombardia, e docente di Psicologia delle Emergenze per Associazione Nazionale Disaster Management.
"Comunicazione e relazione con il paziente. Le soft skill più delicate: empatia, confini, validazione"
Descrizione a breve
Comunicazione e relazione con il paziente. Le soft skill più delicate: empatia, confini, validazione

5 giugno 2024

Dott. Giuseppe Zorza
Laurea in Medicina e Chirurgia (Università di Brescia), Master II° livello in Ossigenoozonoterapia (Università di Pavia) e Master internazionale II° livello in Nutrizione clinica e dietetica. Negli ultimi 10 anni circa mi occupo di terapie iniettive (mesoterapia antalgica, agopuntura, ozonoterapia)e di ossigenoozonoterapia in tutte le sue possibili applicazioni. Mi occupo anche delle sindromi Sovrappeso/Obesità-Dolore trattando l’aspetto nutrizionale assieme a quello del dolore del rachide da discopatia. Ho curato corsi diretti al personale infermieristico e approfondimenti sull’argomento “ozonoterapia” su programmi TV, Radio e Stampa periodica.
"Ossigeno-ozonoterapia: una risorsa preziosa per la guarigione"
L’ozonoterapia è sempre più richiesta dai nostri pazienti. Anche se ormai molto raramente, ancora oggi qualche collega sconsiglia questa terapia o almeno non sa quando consigliarla in modo appropriato e questo è spesso dovuto alla non conoscenza dell’argomento.Diventa quindi importante conoscere le applicazioni dell’ozonoterapia nella pratica clinica come strumento trasversale per la cura delle diverse patologie, conoscere i meccanismi biochimici dell’ozono e conoscere come questo esercita il suo effetto benefico nelle diverse condizioni. Il tutto considerando che l’ozonoterapia, se ben eseguita, è caratterizzata dai rari effetti collaterali e da pochissime controindicazioni a fronte di un’efficacia provata dalla vasta letteratura.

22 maggio 2024

Dott.ssa Elena Campanini
Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicoterapia Clinica.
Master Universitari in Psiconeuroendocrinoimmunologia e Medicina Complementare e integrata.
Esperta in Psicologia della Salute, Sport e Esercizio Fisico.
Senior Instructor MBIs (Mindfulness Based Interventions).

Ha frequentato numerose scuole di formazione clinica ad orientamento psicodinamico con integrazione corporea (Analisi Bioenergetica e Umanistico-Esistenziale).
Ha una formazione e una consolidata esperienza nel campo della Psicologia Clinica, Psicologia dello Sport, della Psicologia della Salute; negli ultimi venti anni nel suo percorso di formazione sono approdata alla pratica personale e allo studio della Mindfulness e della Psiconeuroendocrinoimmunologia.
Dalla personale esperienza sportiva il rapporto mente-corpo è diventato il tema trasversale della sua formazione e la accompagna ogni giorno nella pratica clinica.

"Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico: fra psicoterapia corporea e PNEI"
La Psicologia dello Sport e dell’Esercizio Fisico si occupa dei processi psicobiologici e delle dinamiche mentali associate al corpo in movimento, sia negli atleti sia in coloro che praticano attività motoria per altri motivi (salute, divertimento, riabilitazione).
Ha lo scopo di individuare i meccanismi alla base di una prestazione motoria ottimale, oltre che di individuare in che modo l’attività motoria possa portare salute e benessere.
La consulenza psicologica, in questo senso, può concentrarsi sull’affiancare un atleta o una squadra, così come allenatori e istruttori, per migliorare le loro capacità relazionali, la loro qualità di vita e la performance, agendo su quei problemi personali, traumatici o esistenziali che influenzano negativamente la prestazione.
In una visione più ampia, la consulenza e terapia psicologica può supportare un processo riabilitativo post infortunio o post operatorio, così come quelle situazioni dove l’attività motoria è centrale per la prevenzione o la cura di patologie (es. sindrome metabolica, malattie cardiache, dolore cronico).
La Pnei permette di avere uno sguardo più ampio su tutti questi aspetti, evidenziando le strette relazioni bidirezionali fra mente e corpo che possono favorire o inficiare la prestazione sportiva o l’attività fisica in generale.
"Ossigeno-ozonoterapia: una risorsa preziosa per la guarigione"
"Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico: fra psicoterapia corporea e PNEI"

5 giugno 2024

Dott. Giuseppe Zorza
Laurea in Medicina e Chirurgia (Università di Brescia), Master II° livello in Ossigenoozonoterapia (Università di Pavia) e Master internazionale II° livello in Nutrizione clinica e dietetica. Negli ultimi 10 anni circa mi occupo di terapie iniettive (mesoterapia antalgica, agopuntura, ozonoterapia) e di ossigenoozonoterapia in tutte le sue possibili applicazioni. Mi occupo anche delle sindromi Sovrappeso/Obesità-Dolore trattando l’aspetto nutrizionale assieme a quello del dolore del rachide da discopatia. Ho curato corsi diretti al personale infermieristico e approfondimenti sull’argomento “ozonoterapia” su programmi TV, Radio e Stampa periodica.
"Ossigeno-ozonoterapia: una risorsa preziosa per la guarigione"
L’ozonoterapia è sempre più richiesta dai nostri pazienti. Anche se ormai molto raramente, ancora oggi qualche collega sconsiglia questa terapia o almeno non sa quando consigliarla in modo appropriato e questo è spesso dovuto alla non conoscenza dell’argomento.Diventa quindi importante conoscere le applicazioni dell’ozonoterapia nella pratica clinica come strumento trasversale per la cura delle diverse patologie, conoscere i meccanismi biochimici dell’ozono e conoscere come questo esercita il suo effetto benefico nelle diverse condizioni. Il tutto considerando che l’ozonoterapia, se ben eseguita, è caratterizzata dai rari effetti collaterali e da pochissime controindicazioni a fronte di un’efficacia provata dalla vasta letteratura.
"Ossigeno-ozonoterapia: una risorsa preziosa per la guarigione"

22 maggio 2024

Dott.ssa Elena Campanini
Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicoterapia Clinica.
Master Universitari in Psiconeuroendocrinoimmunologia e Medicina Complementare e integrata.
Esperta in Psicologia della Salute, Sport e Esercizio Fisico.
Senior Instructor MBIs (Mindfulness Based Interventions).

Ha frequentato numerose scuole di formazione clinica ad orientamento psicodinamico con integrazione corporea (Analisi Bioenergetica e Umanistico-Esistenziale).
Ha una formazione e una consolidata esperienza nel campo della Psicologia Clinica, Psicologia dello Sport, della Psicologia della Salute; negli ultimi venti anni nel suo percorso di formazione sono approdata alla pratica personale e allo studio della Mindfulness e della Psiconeuroendocrinoimmunologia.
Dalla personale esperienza sportiva il rapporto mente-corpo è diventato il tema trasversale della sua formazione e la accompagna ogni giorno nella pratica clinica.

"Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico: fra psicoterapia corporea e PNEI"
La Psicologia dello Sport e dell’Esercizio Fisico si occupa dei processi psicobiologici e delle dinamiche mentali associate al corpo in movimento, sia negli atleti sia in coloro che praticano attività motoria per altri motivi (salute, divertimento, riabilitazione).
Ha lo scopo di individuare i meccanismi alla base di una prestazione motoria ottimale, oltre che di individuare in che modo l’attività motoria possa portare salute e benessere.
La consulenza psicologica, in questo senso, può concentrarsi sull’affiancare un atleta o una squadra, così come allenatori e istruttori, per migliorare le loro capacità relazionali, la loro qualità di vita e la performance, agendo su quei problemi personali, traumatici o esistenziali che influenzano negativamente la prestazione.
In una visione più ampia, la consulenza e terapia psicologica può supportare un processo riabilitativo post infortunio o post operatorio, così come quelle situazioni dove l’attività motoria è centrale per la prevenzione o la cura di patologie (es. sindrome metabolica, malattie cardiache, dolore cronico).
La Pnei permette di avere uno sguardo più ampio su tutti questi aspetti, evidenziando le strette relazioni bidirezionali fra mente e corpo che possono favorire o inficiare la prestazione sportiva o l’attività fisica in generale.
"Psicologia dello sport e dell'esercizio fisico: fra psicoterapia corporea e PNEI"
Dott. Gianfranco Trapani
Pediatra con perfezionamento in dietologia e scienza dell’alimentazione, Medicine Complementari (MC) e fitoterapia presso il centro CEHNCA di Nizza (Francia), è stato fondatore ed è membro del Consiglio Direttivo del “Gruppo di Studio per le Medicine Integrate” (MI) per la Società Italiana di Pediatria e fa parte del Direttivo.
Fa parte della Segreteria scientifica della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) ed è Responsabile del Board scientifico sulle MI della FIMP. Responsabile del Board scientifico per la Medicina Integrata della Società Italiana Medici Pediatri SIMPe. Coordinatore Nazionale di Narrazione Circolare – Racconto di una Pediatria differente a tutt’oggi.
È professore a contratto del Master di II livello dell’Università degli studi di Torino “Assistenza individualizzata e nutrizione in Neonatologia”. Associated editor del “Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine” (JPNIM), rivista medica Open Access. Direttore del Centro Studi Alfred Nobel di Sanremo (IM) e collaboratore del Consolato di Svezia che ha sede presso la stessa Villa Alfred Nobel di Sanremo.
È autore di numerose pubblicazioni sulla pediatria, sulle MI e fitoterapia, e di oltre 50 volumi di divulgazione medico-scientifica, tra cui alcuni pubblicati in India, Libano, Messico Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Spagna. I suoi long seller sono Il Pediatra a casa, Bambini a tavola, Sessualità e amore, Bambini XXL (Giunti), Sono celiaco, non sono malato (Red Ed.), La dieta dei primi 1000 giorni (Mondadori). Con Gribaudo ha pubblicato Vivere bene con le piante antistress (2020), Le ricette antidiabete (2021) Il sistema immunitario a 360° gradi (2021), Curare e prevenire l’ipertensione (2022), Attivi Sani e Felici (2024).
"Un approccio integrato nella prevenzione e terapia dell'OSAS pediatrica"
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno pediatrica include episodi di blocco totale o parziale delle vie aeree durante il sonno, che causano frequenti risvegli e problemi respiratori notturni. Nei bambini, in particolare quelli con sintomi come russamento, sonno agitato e iperattività diurna, o che presentano fattori di rischio specifici come l’obesità e anomalie craniofacciali bisogna indagare per questo problema.
Fra i trattamenti tradizionali l’adenotonsillectomia è presentata molto comune, sebbene il suo tasso di successo sia inferiore nei bambini obesi. Sono raccomandate come alternative efficaci, la terapia con CPAP e il controllo del peso. Tuttavia si può usare la fitoterapia ed i nutraceutici, per migliorare questa condizione. Ad esempio possono supportare la gestione dell’OSAS piante come Ribes nigrum, Boswellia e altre per le loro proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e antimicrobiche. Anche i funghi medicinali come Ganoderma lucidum e Agaricus blazei, noti per le loro proprietà immunostimolanti e antiossidanti, possono migliorare la resistenza alle infezioni e la funzione immunitaria e quindi i sintomi di OSAS. Anche i probiotici come Streptococcus salivarius K12 e Bifidobacterium animalis subsp. lactis BB12 nel supporto della salute delle vie respiratorie e nella prevenzione delle infezioni possono essere associate ad altre terapie per migliorare il quadro dell’OSAS.
In sintesi, proponiamo un approccio complesso alla prevenzione dell’OSAS, combinando trattamenti medici convenzionali con strategie complementari basate su piante, funghi e probiotici per ottimizzare la salute respiratoria e il benessere generale nei bambini.
Dott. Riccardo Cassiani Ingoni
PhD. Consegue la laurea in Scienze Biologiche e poi il titolo di Dottore in Neurofisiologia. Ha lavorato prima come ricercatore biomedico presso istituti sia italiani sia stranieri, poi come docente in varie scuole europee di formazione in osteopatia e fisioterapia. Ha frequentato corsi di formazione nel campo del trattamento dello stress post-traumatico con metodiche di medicina integrata, di riflessoterapia, di kinesiologia applicata e di bio-neurofeedback. Dal 2007 è impegnato nella divulgazione e nella formazione di base ed avanzata degli operatori certificati nel Metodo TRE®.
www.metodotreitalia.com
"Introduzione alla vibrazione miofasciale: rilassare mente e corpo con il Metodo TRE®"
Attraverso la sequenza di esercizi fisici che compongono il Metodo TRE® si facilita il naturale emergere di una reazione corporea di vibrazione muscolare involontaria; questa reazione neurofisiologica ci aiuta sia a sviluppare una maggiore consapevolezza dei nostri ‘blocchi’ sia ad alleviare le tensioni muscolari in modo semplice e indolore. Risvegliando e rilassando il corpo al contempo stimoliamo il cervello e calmiamo la mente, migliorando così la performance sportiva e alleviando lo stress.
"Un approccio integrato nella prevenzione e terapia dell'OSAS pediatrica"
Introduzione alla vibrazione miofasciale: rilassare mente e corpo con il Metodo TRE®
Dott. Gianfranco Trapani
Pediatra con perfezionamento in dietologia e scienza dell’alimentazione, Medicine Complementari (MC) e fitoterapia presso il centro CEHNCA di Nizza (Francia), è stato fondatore ed è membro del Consiglio Direttivo del “Gruppo di Studio per le Medicine Integrate” (MI) per la Società Italiana di Pediatria e fa parte del Direttivo.
Fa parte della Segreteria scientifica della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) ed è Responsabile del Board scientifico sulle MI della FIMP. Responsabile del Board scientifico per la Medicina Integrata della Società Italiana Medici Pediatri SIMPe. Coordinatore Nazionale di Narrazione Circolare – Racconto di una Pediatria differente a tutt’oggi.
È professore a contratto del Master di II livello dell’Università degli studi di Torino “Assistenza individualizzata e nutrizione in Neonatologia”. Associated editor del “Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine” (JPNIM), rivista medica Open Access. Direttore del Centro Studi Alfred Nobel di Sanremo (IM) e collaboratore del Consolato di Svezia che ha sede presso la stessa Villa Alfred Nobel di Sanremo.
È autore di numerose pubblicazioni sulla pediatria, sulle MI e fitoterapia, e di oltre 50 volumi di divulgazione medico-scientifica, tra cui alcuni pubblicati in India, Libano, Messico Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Spagna. I suoi long seller sono Il Pediatra a casa, Bambini a tavola, Sessualità e amore, Bambini XXL (Giunti), Sono celiaco, non sono malato (Red Ed.), La dieta dei primi 1000 giorni (Mondadori). Con Gribaudo ha pubblicato Vivere bene con le piante antistress (2020), Le ricette antidiabete (2021) Il sistema immunitario a 360° gradi (2021), Curare e prevenire l’ipertensione (2022), Attivi Sani e Felici (2024).
"Un approccio integrato nella prevenzione e terapia dell'OSAS pediatrica"
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno pediatrica include episodi di blocco totale o parziale delle vie aeree durante il sonno, che causano frequenti risvegli e problemi respiratori notturni. Nei bambini, in particolare quelli con sintomi come russamento, sonno agitato e iperattività diurna, o che presentano fattori di rischio specifici come l’obesità e anomalie craniofacciali bisogna indagare per questo problema.
Fra i trattamenti tradizionali l’adenotonsillectomia è presentata molto comune, sebbene il suo tasso di successo sia inferiore nei bambini obesi. Sono raccomandate come alternative efficaci, la terapia con CPAP e il controllo del peso. Tuttavia si può usare la fitoterapia ed i nutraceutici, per migliorare questa condizione. Ad esempio possono supportare la gestione dell’OSAS piante come Ribes nigrum, Boswellia e altre per le loro proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e antimicrobiche. Anche i funghi medicinali come Ganoderma lucidum e Agaricus blazei, noti per le loro proprietà immunostimolanti e antiossidanti, possono migliorare la resistenza alle infezioni e la funzione immunitaria e quindi i sintomi di OSAS. Anche i probiotici come Streptococcus salivarius K12 e Bifidobacterium animalis subsp. lactis BB12 nel supporto della salute delle vie respiratorie e nella prevenzione delle infezioni possono essere associate ad altre terapie per migliorare il quadro dell’OSAS.
In sintesi, proponiamo un approccio complesso alla prevenzione dell’OSAS, combinando trattamenti medici convenzionali con strategie complementari basate su piante, funghi e probiotici per ottimizzare la salute respiratoria e il benessere generale nei bambini.
"Un approccio integrato nella prevenzione e terapia dell'OSAS pediatrica"
Dott. Riccardo Cassiani Ingoni
PhD. Consegue la laurea in Scienze Biologiche e poi il titolo di Dottore in Neurofisiologia. Ha lavorato prima come ricercatore biomedico presso istituti sia italiani sia stranieri, poi come docente in varie scuole europee di formazione in osteopatia e fisioterapia. Ha frequentato corsi di formazione nel campo del trattamento dello stress post-traumatico con metodiche di medicina integrata, di riflessoterapia, di kinesiologia applicata e di bio-neurofeedback. Dal 2007 è impegnato nella divulgazione e nella formazione di base ed avanzata degli operatori certificati nel Metodo TRE®.
www.metodotreitalia.com
"Introduzione alla vibrazione miofasciale: rilassare mente e corpo con il Metodo TRE®"
Attraverso la sequenza di esercizi fisici che compongono il Metodo TRE® si facilita il naturale emergere di una reazione corporea di vibrazione muscolare involontaria; questa reazione neurofisiologica ci aiuta sia a sviluppare una maggiore consapevolezza dei nostri ‘blocchi’ sia ad alleviare le tensioni muscolari in modo semplice e indolore. Risvegliando e rilassando il corpo al contempo stimoliamo il cervello e calmiamo la mente, migliorando così la performance sportiva e alleviando lo stress.
Introduzione alla vibrazione miofasciale: rilassare mente e corpo con il Metodo TRE®
Dott. Fabrizio Benedetti
Professore Ordinario di Neurofisiologia all’Università di Torino e Professore Emerito di Medicina & Fisiologia all’ICTHI di Zermatt (Svizzera), e Senior Advisor alla Harvard University, Cambridge (USA). Nominato membro dell’Academy of Europe, è autore di Placebo Effects (Oxford, 3rd Edition, 2020) che ha ricevuto il Medical Book Award della British Medical Association, e The Patient’s Brain (Oxford 2010), ambedue tradotti anche in italiano. Per Mondadori Editore ha scritto i libri divulgativi La Speranza è un Farmaco (2018) e Il Cacciatore di Ricordi (2021).
"L'effetto placebo"
Mentre la medicina molecolare ha compiuto passi da gigante nella diagnosi e trattamento di molte patologie, la relazione medico-paziente è stata troppo spesso trascurata dalla medicina moderna. L’effetto placebo è un eccellente esempio di come l’interazione fra colui che cura e colui che soffre produce cambiamenti nel cervello che possono essere benefici. Ciò che sta emergendo oggi è che questa interazione speciale e unica, dove il paziente crede e spera, attiva gli stessi meccanismi che sono attivati dai farmaci. Maggiore è l’interazione fra il medico e il suo paziente, maggiore la probabilità di successo di una terapia.
Dott. Rosario Savino
Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (novembre 1979).
Specializzazione in Neuropsichiatria infantile conseguita presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (ottobre 1984).
Master di 2° livello in P.N.E.I. presso UNIVAQ (gennaio 2016).
Specializzazione in Psicoterapia del bambino-adolescente e della coppia presso ASNE-SIPSIA (maggio 1996).
Specializzazione in Musicoterapia (ISFOM-Napoli 1993).
Master di livello 2 in PNEI e Scienza della cura integrata Psiconeuroendocrinoimmunologia presso l’Università de L’Aquila.
Diploma del Corso di Perfezionamento Universitario in “Management dei Servizi Sanitari”(Università Federico II-Napoli-2000).
Docente incaricato nel Corso di Studi per il Master di livello 2 in PNEI e Scienza della Cura integrata l’Università de L’Aquila (novembre 2020).

Dal 1984 a tutt’oggi Attività privata di Neuropsichiatra Infanzia e Adolescenza.
Dal 1989 al 2000 Direttore Sanitario del CRI di Napoli.
Da aprile 2000 al 2023 Dirigente Unità multidisciplinare e Riabilitazione età evolutiva presso ASL Napoli1Centro.

"Le sindromi Pandas-Pans dalla diagnosi alle cure integrate"
Disponibile a breve
"L'effetto placebo" del Dott. Fabrizio Benedetti
Le sindromi Pandas-Pans dalla diagnosi alle cure integrate
Dott. Fabrizio Benedetti
Professore Ordinario di Neurofisiologia all’Università di Torino e Professore Emerito di Medicina & Fisiologia all’ICTHI di Zermatt (Svizzera), e Senior Advisor alla Harvard University, Cambridge (USA). Nominato membro dell’Academy of Europe, è autore di Placebo Effects (Oxford, 3rd Edition, 2020) che ha ricevuto il Medical Book Award della British Medical Association, e The Patient’s Brain (Oxford 2010), ambedue tradotti anche in italiano. Per Mondadori Editore ha scritto i libri divulgativi La Speranza è un Farmaco (2018) e Il Cacciatore di Ricordi (2021).
"L'effetto placebo"
Mentre la medicina molecolare ha compiuto passi da gigante nella diagnosi e trattamento di molte patologie, la relazione medico-paziente è stata troppo spesso trascurata dalla medicina moderna. L’effetto placebo è un eccellente esempio di come l’interazione fra colui che cura e colui che soffre produce cambiamenti nel cervello che possono essere benefici. Ciò che sta emergendo oggi è che questa interazione speciale e unica, dove il paziente crede e spera, attiva gli stessi meccanismi che sono attivati dai farmaci. Maggiore è l’interazione fra il medico e il suo paziente, maggiore la probabilità di successo di una terapia.
"L'effetto placebo" del Dott. Fabrizio Benedetti
Dott. Rosario Savino
Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (novembre 1979).
Specializzazione in Neuropsichiatria infantile conseguita presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (ottobre 1984).
Master di 2° livello in P.N.E.I. presso UNIVAQ (gennaio 2016).
Specializzazione in Psicoterapia del bambino-adolescente e della coppia presso ASNE-SIPSIA (maggio 1996).
Specializzazione in Musicoterapia (ISFOM-Napoli 1993).
Master di livello 2 in PNEI e Scienza della cura integrata Psiconeuroendocrinoimmunologia presso l’Università de L’Aquila.
Diploma del Corso di Perfezionamento Universitario in “Management dei Servizi Sanitari”(Università Federico II-Napoli-2000).
Docente incaricato nel Corso di Studi per il Master di livello 2 in PNEI e Scienza della Cura integrata l’Università de L’Aquila (novembre 2020).

Dal 1984 a tutt’oggi Attività privata di Neuropsichiatra Infanzia e Adolescenza.
Dal 1989 al 2000 Direttore Sanitario del CRI di Napoli.
Da aprile 2000 al 2023 Dirigente Unità multidisciplinare e Riabilitazione età evolutiva presso ASL Napoli1Centro.

"Le sindromi Pandas-Pans dalla diagnosi alle cure integrate"
Disponibile a breve
Le sindromi Pandas-Pans dalla diagnosi alle cure integrate
Dott. Angelo Confaloni
  • Nel 1984 consegue il diploma di Qualifica Odontotecnica.
  • Titolare dal 1991 del laboratorio ORTOFUBICON.
  • Nel 1990 segue il Corso intensivo di R.N.O. del Prof. Pedro Planas @Dentoclinic, Barcellona.
  • Nel 2000 promuove la fondazione dell’Associazione Italiana Pedro Planas AIPP.
  • Laureato in odontoiatria.
  • Studioso della fisio-patologia della biomeccanica masticatoria e della Riabilitazione Neuro Occlusale.
  • Allievo del dott. Adolfo De Paula Oliveira a San Paolo (Brasile) e del professor Pedro Planas a Barcellona.
  • Autore del testo “EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DINAMICO FUNZIONALE TRA OCCLUSIONE ED ATM” e di articoli ortodontici e protesici.
  • Ideatore dell’apparecchiatura intercettiva Fubicon utilizzata nell’incremento volumetrico del mascellare e armonizzazione del piano occlusale.
  • Si dedica alla crescita professionale in ortodonzia intercettiva, gnatologia e protesi. Ideatore di un metodo di registrazione intraorale dei tragitti neuro-artro-muscolari estendendolo a tutta la riabilitazione protesica.
  • Relatore in congressi, conferenze e corsi nazionali e internazionali.
  • Professore a contratto al corso di laurea in odontoiatria e al master di chirurgia e impianti zigomatici diretto dal Prof. Mario Gabriele università degli studi di Pisa.
  • Professore al master di ortodonzia sulla fisiopatologia della biomeccanica masticatoria e riabilitazione dell’equilibrio funzionale intercettivo e sull’adulto Universidad Europea Valencia Diretto dal Prof. Daniele Garcovich.
  • Nel 2024 pubblica il testo “L’ALTRA FACCIA DELL’ODONTOIATRIA” con il primo dei sei volumi “L’importanza di una occlusione equilibrata e i suoi effetti sull’organismo…”.
"L'odontoiatria sotto-sopra: Riabilitazione Neuro Occlusale"
Viviamo in un’epoca odontoiatrica dove la nostra professione è condizionata da alcune convinzioni alle quali facciamo continuamente riferimento per rendere credibile il nostro modo di lavorare, anche se spesso si scontrano con l’evidenza clinica della nostra pratica quotidiana dove è sempre più frequente il rilievo di:

  • bocche con una occlusione in I classe dentale che recidivano dopo il trattamento ortodontico e/o che presentano problematiche dis-funzionali, mentre bocche considerate in malocclusione rimangono stabili e a-sintomatiche.
  • Bocche trattate protesicamente secondo i canoni gnatologici classici che, dopo l’inserimento della protesi definitiva, presentano disturbi di vario tipo: fallimento dei manufatti, problemi dento-parodontali (o implantari), problematiche algico-disfunzionali.
  • Pazienti che riferiscono una sintomatologia a-specifica e variegata tanto da non essere ricollegata al lavoro odontoiatrico effettuato o uno stato di dis-comfort masticatorio.

Nonostante tutto questo si preferisce rifiutare il fatto che molti di questi lavori possono dare dei problemi e si accettano delle evidenti contraddizioni pur di non mettere in discussione il background culturale convenzionale che da alcuni decenni a questa parte viene imposto dall’odontoiatria accademica… in sostanza, si preferiscono silenzi rassicuranti piuttosto che verità scomode.
Inoltre, seguendo l’imperativo culturale predominante dell’apparire, la nostra professione si è orientata verso la massima valorizzazione estetica dei suoi lavori, sottovalutando in maniera preoccupante l’equilibrio funzionale della bocca, anche se questo viene continuamente ostentato dalla maggior parte degli Autori nella falsa convinzione che tanto migliore sarà il disegno del sorriso, tanto migliore sarà la funzione.
Se invece vogliamo intraprendere un viaggio diverso dobbiamo:

  • armarci di 2 strumenti imprescindibili: il ragionamento cercando di sviluppare il nostro senso critico e il buon senso nel verificare quello che ci passa sotto gli occhi,
  • porci le giuste domande per avere delle risposte diverse. È facile, allora, che il mondo odontoiatrico al quale normalmente siamo abituati, ci possa sembrare “sotto-sopra” suscettibile di interpretazioni alternative e spesso opposte.
Dott.ssa Viola Nicolucci
Psicologa psicoterapeuta con una formazione in neuroscienze.
Dal 2011 si occupa di cyberpsicologia: telesalute, educazione digitale e videogiochi.
È consulente scientifico presso servizi di salute mentale dove partecipa allo sviluppo di progetti che integrano l’uso delle nuove tecnologie.
Effettua interventi di formazione presso aziende sanitarie, comunità per minori, biblioteche e scuole.
Collabora con Valigia Blu, Tutto Sui Videogiochi e Il Corriere.
È autrice di: “Game Hero: Viaggio nelle storie dei videogiocatori”, per la casa editrice Ledizioni.
"Psicologia dei Videogiochi: vecchi timori e prospettive future"
I videogiochi sono un fenomeno culturale che ha acquisito maggiore visibilità negli ultimi anni, suscitando perplessità e preoccupazioni in chi non videogioca, ad esempio genitori e insegnanti. Le argomentazioni si dividono solitamente tra rischi e potenzialità. Il pubblico chiede informazioni e rassicurazioni, ma una retorica ripetitiva può far perdere di vista nuovi scenari.
Gli spettatori scopriranno in realtà nuovi rischi e nuove potenzialità differenti dalle aspettative, perché la conversazione ricorrente verte sempre sugli stessi dubbi (violenza, dipendenza) non lasciando spazio ad altro.
L’odontoiatria sotto-sopra: Riabilitazione Neuro Occlusale
Psicologia dei Videogiochi: vecchi timori e prospettive future
Dott. Angelo Confaloni
  • Nel 1984 consegue il diploma di Qualifica Odontotecnica.
  • Titolare dal 1991 del laboratorio ORTOFUBICON.
  • Nel 1990 segue il Corso intensivo di R.N.O. del Prof. Pedro Planas @Dentoclinic, Barcellona.
  • Nel 2000 promuove la fondazione dell’Associazione Italiana Pedro Planas AIPP.
  • Laureato in odontoiatria.
  • Studioso della fisio-patologia della biomeccanica masticatoria e della Riabilitazione Neuro Occlusale.
  • Allievo del dott. Adolfo De Paula Oliveira a San Paolo (Brasile) e del professor Pedro Planas a Barcellona.
  • Autore del testo “EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DINAMICO FUNZIONALE TRA OCCLUSIONE ED ATM” e di articoli ortodontici e protesici.
  • Ideatore dell’apparecchiatura intercettiva Fubicon utilizzata nell’incremento volumetrico del mascellare e armonizzazione del piano occlusale.
  • Si dedica alla crescita professionale in ortodonzia intercettiva, gnatologia e protesi. Ideatore di un metodo di registrazione intraorale dei tragitti neuro-artro-muscolari estendendolo a tutta la riabilitazione protesica.
  • Relatore in congressi, conferenze e corsi nazionali e internazionali.
  • Professore a contratto al corso di laurea in odontoiatria e al master di chirurgia e impianti zigomatici diretto dal Prof. Mario Gabriele università degli studi di Pisa.
  • Professore al master di ortodonzia sulla fisiopatologia della biomeccanica masticatoria e riabilitazione dell’equilibrio funzionale intercettivo e sull’adulto Universidad Europea Valencia Diretto dal Prof. Daniele Garcovich.
  • Nel 2024 pubblica il testo “L’ALTRA FACCIA DELL’ODONTOIATRIA” con il primo dei sei volumi “L’importanza di una occlusione equilibrata e i suoi effetti sull’organismo…”.
"L'odontoiatria sotto-sopra: Riabilitazione Neuro Occlusale"
Viviamo in un’epoca odontoiatrica dove la nostra professione è condizionata da alcune convinzioni alle quali facciamo continuamente riferimento per rendere credibile il nostro modo di lavorare, anche se spesso si scontrano con l’evidenza clinica della nostra pratica quotidiana dove è sempre più frequente il rilievo di:

  • bocche con una occlusione in I classe dentale che recidivano dopo il trattamento ortodontico e/o che presentano problematiche dis-funzionali, mentre bocche considerate in malocclusione rimangono stabili e a-sintomatiche.
  • Bocche trattate protesicamente secondo i canoni gnatologici classici che, dopo l’inserimento della protesi definitiva, presentano disturbi di vario tipo: fallimento dei manufatti, problemi dento-parodontali (o implantari), problematiche algico-disfunzionali.
  • Pazienti che riferiscono una sintomatologia a-specifica e variegata tanto da non essere ricollegata al lavoro odontoiatrico effettuato o uno stato di dis-comfort masticatorio.

Nonostante tutto questo si preferisce rifiutare il fatto che molti di questi lavori possono dare dei problemi e si accettano delle evidenti contraddizioni pur di non mettere in discussione il background culturale convenzionale che da alcuni decenni a questa parte viene imposto dall’odontoiatria accademica… in sostanza, si preferiscono silenzi rassicuranti piuttosto che verità scomode.
Inoltre, seguendo l’imperativo culturale predominante dell’apparire, la nostra professione si è orientata verso la massima valorizzazione estetica dei suoi lavori, sottovalutando in maniera preoccupante l’equilibrio funzionale della bocca, anche se questo viene continuamente ostentato dalla maggior parte degli Autori nella falsa convinzione che tanto migliore sarà il disegno del sorriso, tanto migliore sarà la funzione.
Se invece vogliamo intraprendere un viaggio diverso dobbiamo:

  • armarci di 2 strumenti imprescindibili: il ragionamento cercando di sviluppare il nostro senso critico e il buon senso nel verificare quello che ci passa sotto gli occhi,
  • porci le giuste domande per avere delle risposte diverse. È facile, allora, che il mondo odontoiatrico al quale normalmente siamo abituati, ci possa sembrare “sotto-sopra” suscettibile di interpretazioni alternative e spesso opposte.
L’odontoiatria sotto-sopra: Riabilitazione Neuro Occlusale
Dott.ssa Viola Nicolucci
Psicologa psicoterapeuta con una formazione in neuroscienze.
Dal 2011 si occupa di cyberpsicologia: telesalute, educazione digitale e videogiochi.
È consulente scientifico presso servizi di salute mentale dove partecipa allo sviluppo di progetti che integrano l’uso delle nuove tecnologie.
Effettua interventi di formazione presso aziende sanitarie, comunità per minori, biblioteche e scuole.
Collabora con Valigia Blu, Tutto Sui Videogiochi e Il Corriere.
È autrice di: “Game Hero: Viaggio nelle storie dei videogiocatori”, per la casa editrice Ledizioni.
"Psicologia dei Videogiochi: vecchi timori e prospettive future"
I videogiochi sono un fenomeno culturale che ha acquisito maggiore visibilità negli ultimi anni, suscitando perplessità e preoccupazioni in chi non videogioca, ad esempio genitori e insegnanti. Le argomentazioni si dividono solitamente tra rischi e potenzialità. Il pubblico chiede informazioni e rassicurazioni, ma una retorica ripetitiva può far perdere di vista nuovi scenari.
Gli spettatori scopriranno in realtà nuovi rischi e nuove potenzialità differenti dalle aspettative, perché la conversazione ricorrente verte sempre sugli stessi dubbi (violenza, dipendenza) non lasciando spazio ad altro.
Psicologia dei Videogiochi: vecchi timori e prospettive future
Dott.ssa Dorothea Costa

Mi presento: sono una poeta contadina perché da sempre, ancora prima di strutturare la mia formazione, ho amato andare per boschi e monti.
Ho ereditato dalla nonna quel sapere contadino che sui libri accademici non ho mai trovato e da allora ho cominciato a fondere e approfondire quel patrimonio con la conoscenza ufficiale. Ho frequentato la facoltà di Scienze Naturali e mi sono laureata in botanica perché il regno vegetale mi ha sempre affascinato e soprattutto mi sono sempre interessata all’applicazione dei vegetali in ambito erboristico. Ma soprattutto ciò che da sempre mi affascina sono le sottili interazioni che connettono tra di loro gli esseri viventi e gli stessi con l’ambiente che abitano.
Per questo motivo non ho potuto trascurare la curiosità che mi ha portato ad esplorare il regno dei funghi scoprendo che molte specie non solo rappresentano alimenti nutritivi di grande interesse ma anche potenti rimedi medicamentosi.
E allora insieme ad Alessandro, il mio compagno di percorso, ho sentito doveroso trascrivere e convertire le nostre conoscenze in un’ attività i cui frutti siano a disposizione di tutti coloro che credono nelle potenzialità dei rimedi naturali. Ed è così che abbiamo deciso di stabilirci sulla collina dove io affondo le radici da generazioni e avviare un’ azienda agricola specializzata nella coltivazione di funghi medicamentosi. La strada intrapresa è stata davvero impegnativa; non solo per la mole di lavoro e il tempo necessario alla realizzazione di questo progetto, ma anche, e oserei dire soprattutto, per l’impegno e la necessità di riformare le proprie conoscenze dando una forma nuova e diversa agli schemi accademici imparati. Personalmente nasco come botanica ma questo Regno di Mezzo, oltre ad essere ancora poco conosciuto, sento che possiede in sé una grande valenza energetica degna di essere scoperta e compresa. Ancora tanto bisogna fare, in tutti questi anni trascorsi l’impegno è stato rivolto ad ottenere un prodotto puro e naturale che sia sostegno alla nostra salute. Oggi io mi occupo di quella che si definisce Micoterapia, ovvero l’uso dei funghi in quanto integratori delle nostre scelte alimentari a supporto del nostro benessere.

"Le virtù dei funghi medicamentosi"
Breve introduzione all’uso dei funghi nelle medicine tradizionali e popolari.
Simbologia dei funghi nella Tradizione Sciamanica.
Medicina Tradizionale Cinese e Micoterapia.
Le principali proprietà dei funghi medicanentosi.
I funghi medicamentosi del nostro territorio.
Dott. Allaman Allamani
Medico psichiatra, terapeuta familiare, ricercatore ed educatore. Ha lavorato prima come gastroenterologo ospedaliero, e negli ultimi trent’anni si e’ occupato di dipendenze, in particolare alcoldipendenze, e ha coordinato il Centro Alcologico dell’Azienda Sanitaria fiorentina dal 1991 al 2009. È stato il primo fiduciario italiano non alcolista di Alcolisti Anonimi dal 1997 al 2003. È membro del comitato editoriale della Rivista scientifica “Substance Use and Misuse”. Membro dell’Istituto di Formazione Psicosomatica di Firenze. Autore o co-autore di circa 200 articoli, curatore o co-curatore di 15 libri, tra i quali “Drinking Patterns in 12 European Countries: Unplanned Contextual Factors and Planned Alcohol Control Policy Measures. Substance Use & Misuse” ed il “Libro Italiano di Alcologia,volumi 2”. È attualmente consulente all’Agenzia Regionale di Sanità per le politiche alcologiche europee (progetti UE AMPHORA e ALICERAP; progetto APC Università di Dresda). È stato, ed è tutt’ora docente di molti corsi di formazione in Italia sui temi della Comunicazione Terapeutica, Psicosomatica, Malattia Terminale, Alcologia, Dipendenze per vari professionisti sanitari e studenti.
“Dipendenze”
Dipendere – e interdipendere – è una tipica condizione umana. Essa implica il biologico, lo psicologico, il sociale, lo spirituale. Ma emerge la dipendenza patologica quando i consumi – di bevande alcoliche, farmaci, droghe, fumo, alimentazione, e i comportamenti connessi con gioco, compere, rapporti affettivi e sessuali – si rivelano compulsivi e sfuggono al nostro controllo, provocando problemi a noi e a chi ci è vicino. A loro volta, parenti e amici possono cercar di controllare il loro congiunto, alimentando ancora di più una spirale di buone intenzioni e fallimenti. L’uscita da questa condizione occorre per un insieme di fattori, mentre la frequentazione dei gruppi di auto-aiuto è spesso un utile strumento terapeutico.

Durante l’incontro ci saranno alcune testimonianze di dipendenti in recupero.

Se sei dipendente o hai bisogno, scopri chi chiamare

Se hai bisogno di contattare Narcotici Anonimi Italia:
06 8402 5043, numero a disposizione 24 ore su 24, TUTTI I GIORNI, SEMPRE
https://na-italia.org/ dove trovare le mail di contatto
https://na-italia.org/riunioni per trovare le riunioni nella tua città

Se hai bisogno di contattare Codipendenti Anonimi:
+39 347 559 6113
– mail: info@codipendenti-anonimi.it
https://codipendenti-anonimi.it/menu/riunioni per trovare le riunioni nella tua città

"Le virtù dei funghi medicamentosi"
"Dipendenze" - Dott. Allaman Allamani con testimonianze di dipendenti in recupero.
Dott.ssa Dorothea Costa
Mi presento: sono una poeta contadina perché da sempre, ancora prima di strutturare la mia formazione, ho amato andare per boschi e monti.
Ho ereditato dalla nonna quel sapere contadino che sui libri accademici non ho mai trovato e da allora ho cominciato a fondere e approfondire quel patrimonio con la conoscenza ufficiale. Ho frequentato la facoltà di Scienze Naturali e mi sono laureata in botanica perché il regno vegetale mi ha sempre affascinato e soprattutto mi sono sempre interessata all’applicazione dei vegetali in ambito erboristico. Ma soprattutto ciò che da sempre mi affascina sono le sottili interazioni che connettono tra di loro gli esseri viventi e gli stessi con l’ambiente che abitano.
Per questo motivo non ho potuto trascurare la curiosità che mi ha portato ad esplorare il regno dei funghi scoprendo che molte specie non solo rappresentano alimenti nutritivi di grande interesse ma anche potenti rimedi medicamentosi.
E allora insieme ad Alessandro, il mio compagno di percorso, ho sentito doveroso trascrivere e convertire le nostre conoscenze in un’ attività i cui frutti siano a disposizione di tutti coloro che credono nelle potenzialità dei rimedi naturali. Ed è così che abbiamo deciso di stabilirci sulla collina dove io affondo le radici da generazioni e avviare un’ azienda agricola specializzata nella coltivazione di funghi medicamentosi. La strada intrapresa è stata davvero impegnativa; non solo per la mole di lavoro e il tempo necessario alla realizzazione di questo progetto, ma anche, e oserei dire soprattutto, per l’impegno e la necessità di riformare le proprie conoscenze dando una forma nuova e diversa agli schemi accademici imparati. Personalmente nasco come botanica ma questo Regno di Mezzo, oltre ad essere ancora poco conosciuto, sento che possiede in sé una grande valenza energetica degna di essere scoperta e compresa. Ancora tanto bisogna fare, in tutti questi anni trascorsi l’impegno è stato rivolto ad ottenere un prodotto puro e naturale che sia sostegno alla nostra salute. Oggi io mi occupo di quella che si definisce Micoterapia, ovvero l’uso dei funghi in quanto integratori delle nostre scelte alimentari a supporto del nostro benessere.
"Le virtù dei funghi medicamentosi"
Breve introduzione all’uso dei funghi nelle medicine tradizionali e popolari.
Simbologia dei funghi nella Tradizione Sciamanica.
Medicina Tradizionale Cinese e Micoterapia.
Le principali proprietà dei funghi medicanentosi.
I funghi medicamentosi del nostro territorio.
"Le virtù dei funghi medicamentosi"
Dott. Allaman Allamani
Medico psichiatra, terapeuta familiare, ricercatore ed educatore. Ha lavorato prima come gastroenterologo ospedaliero, e negli ultimi trent’anni si e’ occupato di dipendenze, in particolare alcoldipendenze, e ha coordinato il Centro Alcologico dell’Azienda Sanitaria fiorentina dal 1991 al 2009. È stato il primo fiduciario italiano non alcolista di Alcolisti Anonimi dal 1997 al 2003. È membro del comitato editoriale della Rivista scientifica “Substance Use and Misuse”. Membro dell’Istituto di Formazione Psicosomatica di Firenze. Autore o co-autore di circa 200 articoli, curatore o co-curatore di 15 libri, tra i quali “Drinking Patterns in 12 European Countries: Unplanned Contextual Factors and Planned Alcohol Control Policy Measures. Substance Use & Misuse” ed il “Libro Italiano di Alcologia,volumi 2”. È attualmente consulente all’Agenzia Regionale di Sanità per le politiche alcologiche europee (progetti UE AMPHORA e ALICERAP; progetto APC Università di Dresda). È stato, ed è tutt’ora docente di molti corsi di formazione in Italia sui temi della Comunicazione Terapeutica, Psicosomatica, Malattia Terminale, Alcologia, Dipendenze per vari professionisti sanitari e studenti.
“Dipendenze”
Dipendere – e interdipendere – è una tipica condizione umana. Essa implica il biologico, lo psicologico, il sociale, lo spirituale. Ma emerge la dipendenza patologica quando i consumi – di bevande alcoliche, farmaci, droghe, fumo, alimentazione, e i comportamenti connessi con gioco, compere, rapporti affettivi e sessuali – si rivelano compulsivi e sfuggono al nostro controllo, provocando problemi a noi e a chi ci è vicino. A loro volta, parenti e amici possono cercar di controllare il loro congiunto, alimentando ancora di più una spirale di buone intenzioni e fallimenti. L’uscita da questa condizione occorre per un insieme di fattori, mentre la frequentazione dei gruppi di auto-aiuto è spesso un utile strumento terapeutico.

Durante l’incontro ci saranno alcune testimonianze di dipendenti in recupero.

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06 8402 5043, numero a disposizione 24 ore su 24, TUTTI I GIORNI, SEMPRE
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Se hai bisogno di contattare Codipendenti Anonimi:
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"Dipendenze" - Dott. Allaman Allamani con testimonianze di dipendenti in recupero.
Dott. Giacomo Bianchi
Cardiochirurgo presso l’Ospedale del Cuore di Massa, con un Master in Patologia Cardiovascolare ed un PhD in Medicina Traslazionale ottenuto presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Ha anche con Competenze in Biologia Cellulare e Molecolare. Al suo attivo ha oltre 4500 interventi chirurgici in ambito cardiaco su adulti e bambini.
È specializzato in Cardiochirurgia Mini-invasiva Valvolare e Coronarica, Chirurgia dello Scompenso Cardiaco, Supporti di Circolo a Breve e Lungo termine.
Sempre presso l’ospedale di Massa, è responsabile chirurgico del programma di Supporto Meccanico al Circolo a Breve (ECLS) e Lungo Termine.
Negli anni è stato cardiochirurgo e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze presso l’Università di Siena, ed ha avuto anche esperienze di lavoro e di ricerca negli USA, in Germania, in Francia ed in altri ospedali ed università italiane.
Oltre a questo, ha collaborato in studi di ricerca nazionali ed internazionali in ambito cardiochirurgico (ha oltre 40 pubblicazioni scientifiche ed ha collaborato alla scrittura di vari libri in ambito cardiochirurgico), ed ha svolto e svolge attività di revisore e di membro di comitati editoriali per numerose riviste scientifiche internazionali.
È anche membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali e, nel 2018, ha avuto un riconoscimento internazionale presso l’EACTS – European Association of Cardio-Thoracic Surgeons a Berlino.
Infine, ha svolto e svolge attività di docenza, in particolare presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed in vari corsi di cardiochirurgia in Italia ed all’Estero ed ha partecipato come relatore in vari congressi nazionali ed internazionali.
"Nuove frontiere in cardiochirurgia: trattamento mini-invasivo e transcatetere delle malattie valvolari"
Disponibile a breve
Dott. Franco Berrino
Laureato in medicina e specializzato in Anatomia patologica; dopo un breve periodo di pratica clinica e patologica, si è dedicato all’epidemiologia dei tumori.
Dal 1975 al 2014 ha diretto il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. È autore o co-autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche. Ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e coordinato i registri tumori europei per lo studio della sopravvivenza dei malati neoplastici nei differenti Paesi e delle ragioni delle differenze di sopravvivenza (Progetto EUROCARE). Ha realizzato studi con la collaborazione di decine di migliaia di persone (Progetti ORDET ed EPIC), i cui risultati gli hanno consentito di promuovere sperimentazioni per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire i tumori e le altre malattie degenerative frequenti nel mondo occidentale, nonché le recidive in chi si è ammalato di cancro (progetti DIANA).
Attualmente è responsabile del progetto MeMeMe, una sperimentazione clinica finanziata dallo European Research Council per prevenire l’incidenza delle malattie croniche associate all’età. Nel 2015 ha fondato l’Associazione La Grande Via per promuovere la prevenzione e la longevità in salute.
Dott.ssa Enrica Bortolazzi
Laureata al DAMS di Bologna, è giornalista e fotografa di reportage, istruttrice di yoga e organizzatrice eclettica di eventi, conferenze e progetti editoriali.
Esploratrice coraggiosa alla ricerca dell’equilibrio spirituale, emozionale e fisico, motore che anima i suoi viaggi e i suoi studi sull’uomo.
Nelle sue pubblicazioni e interviste quali “Il Coraggio di Ippocrate” sulla salute e la medicina, “Cuore Divino” e “I Portatori di Luce” si prende cura dei protagonisti incontrando l’essenza della loro anima.
Ẻ autrice del libro “Nel Silenzio dell’Eremo” in dialogo con i monaci di Camaldoli (Mondadori, 2019).
Fondatrice, con il Dott. Franco Berrino, dell’Associazione La Grande Via con la quale organizza viaggi ed eventi olistici per divulgare la salute e il benessere dell’individuo.
“La Grande Via per la Longevità”
Come alimentazione, attività fisica e meditazione possono mettere le fondamenta per una vita sana, longeva e serena.
Nuove frontiere in cardiochirurgia: trattamento mini-invasivo transcatetere delle malattie valvolari
La Grande Via per la Longevità - Dott. Berrino e Dott.ssa Bortolazzi
Dott. Giacomo Bianchi
Cardiochirurgo presso l’Ospedale del Cuore di Massa, con un Master in Patologia Cardiovascolare ed un PhD in Medicina Traslazionale ottenuto presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Ha anche con Competenze in Biologia Cellulare e Molecolare. Al suo attivo ha oltre 4500 interventi chirurgici in ambito cardiaco su adulti e bambini.
È specializzato in Cardiochirurgia Mini-invasiva Valvolare e Coronarica, Chirurgia dello Scompenso Cardiaco, Supporti di Circolo a Breve e Lungo termine.
Sempre presso l’ospedale di Massa, è responsabile chirurgico del programma di Supporto Meccanico al Circolo a Breve (ECLS) e Lungo Termine.
Negli anni è stato cardiochirurgo e ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze presso l’Università di Siena, ed ha avuto anche esperienze di lavoro e di ricerca negli USA, in Germania, in Francia ed in altri ospedali ed università italiane.
Oltre a questo, ha collaborato in studi di ricerca nazionali ed internazionali in ambito cardiochirurgico (ha oltre 40 pubblicazioni scientifiche ed ha collaborato alla scrittura di vari libri in ambito cardiochirurgico), ed ha svolto e svolge attività di revisore e di membro di comitati editoriali per numerose riviste scientifiche internazionali.
È anche membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali e, nel 2018, ha avuto un riconoscimento internazionale presso l’EACTS – European Association of Cardio-Thoracic Surgeons a Berlino.
Infine, ha svolto e svolge attività di docenza, in particolare presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed in vari corsi di cardiochirurgia in Italia ed all’Estero ed ha partecipato come relatore in vari congressi nazionali ed internazionali.
"Nuove frontiere in cardiochirurgia: trattamento mini-invasivo e transcatetere delle malattie valvolari"
Disponibile a breve
Nuove frontiere in cardiochirurgia: trattamento mini-invasivo transcatetere delle malattie valvolari
Dott. Franco Berrino
Laureato in medicina e specializzato in Anatomia patologica; dopo un breve periodo di pratica clinica e patologica, si è dedicato all’epidemiologia dei tumori.
Dal 1975 al 2014 ha diretto il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. È autore o co-autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche. Ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e coordinato i registri tumori europei per lo studio della sopravvivenza dei malati neoplastici nei differenti Paesi e delle ragioni delle differenze di sopravvivenza (Progetto EUROCARE). Ha realizzato studi con la collaborazione di decine di migliaia di persone (Progetti ORDET ed EPIC), i cui risultati gli hanno consentito di promuovere sperimentazioni per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire i tumori e le altre malattie degenerative frequenti nel mondo occidentale, nonché le recidive in chi si è ammalato di cancro (progetti DIANA).
Attualmente è responsabile del progetto MeMeMe, una sperimentazione clinica finanziata dallo European Research Council per prevenire l’incidenza delle malattie croniche associate all’età. Nel 2015 ha fondato l’Associazione La Grande Via per promuovere la prevenzione e la longevità in salute.
Dott.ssa Enrica Bortolazzi
Laureata al DAMS di Bologna, è giornalista e fotografa di reportage, istruttrice di yoga e organizzatrice eclettica di eventi, conferenze e progetti editoriali.
Esploratrice coraggiosa alla ricerca dell’equilibrio spirituale, emozionale e fisico, motore che anima i suoi viaggi e i suoi studi sull’uomo.
Nelle sue pubblicazioni e interviste quali “Il Coraggio di Ippocrate” sulla salute e la medicina, “Cuore Divino” e “I Portatori di Luce” si prende cura dei protagonisti incontrando l’essenza della loro anima.
Ẻ autrice del libro “Nel Silenzio dell’Eremo” in dialogo con i monaci di Camaldoli (Mondadori, 2019).
Fondatrice, con il Dott. Franco Berrino, dell’Associazione La Grande Via con la quale organizza viaggi ed eventi olistici per divulgare la salute e il benessere dell’individuo.
“La Grande Via per la Longevità”
Come alimentazione, attività fisica e meditazione possono mettere le fondamenta per una vita sana, longeva e serena.
La Grande Via per la Longevità - Dott. Berrino e Dott.ssa Bortolazzi
Dott.ssa Laura Crucianelli

Docente di neuroscienze e psicologia presso la Queen Mary University of London e ricercatrice presso il Karolinska Institutet di Stoccolma e l’University College London, i suoi progetti di ricerca sono stati finanziati dal bando Europeo Marie Skłodowska-Curie Action. Si occupa di percezione tattile e termica, interocezione, integrazione multisensoriale, e sé corporeo. È anche Segretaria della Società Europea di Neuroscienze Cognitive ed Affettive (ESCAN). Ha contribuito ad oltre 40 articoli pubblicati su riviste scientifiche, e nel 2021, il suo articolo divulgativo, Il contatto indispensabile, è stato pubblicato su Internazionale. Ha partecipato al TEDxLakeComo 2022 con un intervento dal titolo “Il linguaggio del tatto”.

"La pelle come organo interocettivo e sociale: Tatto affettivo, temperatura, e sé corporeo"
L’importanza di alcuni sensi per il modo in cui interagiamo e ci relazioniamo con il mondo è ovvia ed immediata, ma il tatto viene spesso considerato come un senso secondario rispetto agli altri. In questo webinar proverò a convincervi del contrario. Discuteremo come la percezione tattile e termica sia importante non solo per il modo in cui navighiamo l’ambiente circostante e ci relazioniamo con gli altri, ma anche per come costruiamo una consapevolezza di noi stessi e per la nostra salute psicofisica.
Dott. Giuseppe Frazzitta
Medico Specialista in Neurologia, Esperto in malattie neurodegenerative (Parkinson ed Alzheimer) è l’Ideatore del Protocollo MIRT (Multidisciplinary Intensive Rehabilitation Therapy) per la riabilitazione delle persone con Parkinson; è Responsabile del Gruppo di Neuroriabilitazione della Società Neuroscienze Ospedaliere (SNO), Consigliere del Direttivo Nazionale SNO e Socio della Società Italiana Neurologia (SIN) e Collaboratore di Istituzioni Internazionali come la Parkinson Foundation. Autore di più di 100 articoli scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche indicizzate, è Presidente, Responsabile e fondatore MIRT ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
Dott. Giampietro Gabrielli
Fisioterapista specializzato nella riabilitazione nella Malattia di Parkinson, Osteopata D.O.m.R.O.I. specializzato in PNEI, malattie croniche, degenerative e della Terza Età, ha sviluppato l’approccio MIRT ideato dal Dott. Frazzitta nella versione ambulatoriale e con il quale collabora attivamente dal 2015. È socio Sipnei, membro della Commissione Nazionale di Ricerca sulle Discipline Corporee, Coordinatore e fondatore Mirt ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
“MIRT: l’approccio di cura multidisciplinare nel Parkinson”
La Malattia di Parkinson è la patologia neurodegenerativa più diffusa dopo la Malattia di Alzheimer; le persone affette da questa patologia presentano uno spettro molto ampio di sintomi, riguardanti aspetti motori e non motori, con diversi livelli di entità, che rischiano di incidere in maniera importante sulla loro qualità di vita. È importante, per cui, prendersene cura il più precocemente possibile. Gli studi neuroscientifici più recenti ci aiutano a comprendere meglio la fisiopatologia della Malattia di Parkinson e, di conseguenza, diventano fondamentali per programmare un percorso di cura globale; tale cura deve prendere in considerazione l’intera salute del paziente, sia degli aspetti clinici della patologia che di quelli che possono influire sulle capacità adattative generali dell’organismo e che possono andare ad aggravare il quadro sintomatologico nel suo complesso. In tal modo è possibile creare un approccio di Cura Integrata, che possa intervenire nel modo migliore ed in qualsiasi momento del percorso clinico della persona, orientato verso il miglior livello di benessere biopsicosociale, non solo del paziente ma anche dei suoi familiari e della comunità in cui vive, in quanto elementi fondamentali nel suo processo di mantenimento della salute.
La pelle come organo interocettivo e sociale: Tatto affettivo, temperatura, e sé corporeo
MIRT: l’approccio di cura multidisciplinare nel Parkinson
Dott.ssa Laura Crucianelli
Docente di neuroscienze e psicologia presso la Queen Mary University of London e ricercatrice presso il Karolinska Institutet di Stoccolma e l’University College London, i suoi progetti di ricerca sono stati finanziati dal bando Europeo Marie Skłodowska-Curie Action. Si occupa di percezione tattile e termica, interocezione, integrazione multisensoriale, e sé corporeo. È anche Segretaria della Società Europea di Neuroscienze Cognitive ed Affettive (ESCAN). Ha contribuito ad oltre 40 articoli pubblicati su riviste scientifiche, e nel 2021, il suo articolo divulgativo, Il contatto indispensabile, è stato pubblicato su Internazionale. Ha partecipato al TEDxLakeComo 2022 con un intervento dal titolo “Il linguaggio del tatto”.
"La pelle come organo interocettivo e sociale: Tatto affettivo, temperatura, e sé corporeo"
L’importanza di alcuni sensi per il modo in cui interagiamo e ci relazioniamo con il mondo è ovvia ed immediata, ma il tatto viene spesso considerato come un senso secondario rispetto agli altri. In questo webinar proverò a convincervi del contrario. Discuteremo come la percezione tattile e termica sia importante non solo per il modo in cui navighiamo l’ambiente circostante e ci relazioniamo con gli altri, ma anche per come costruiamo una consapevolezza di noi stessi e per la nostra salute psicofisica.
La pelle come organo interocettivo e sociale: Tatto affettivo, temperatura, e sé corporeo
Dott. Giuseppe Frazzitta
Medico Specialista in Neurologia, Esperto in malattie neurodegenerative (Parkinson ed Alzheimer) è l’Ideatore del Protocollo MIRT (Multidisciplinary Intensive Rehabilitation Therapy) per la riabilitazione delle persone con Parkinson; è Responsabile del Gruppo di Neuroriabilitazione della Società Neuroscienze Ospedaliere (SNO), Consigliere del Direttivo Nazionale SNO e Socio della Società Italiana Neurologia (SIN) e Collaboratore di Istituzioni Internazionali come la Parkinson Foundation. Autore di più di 100 articoli scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche indicizzate, è Presidente, Responsabile e fondatore MIRT ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
Dott. Giampietro Gabrielli
Fisioterapista specializzato nella riabilitazione nella Malattia di Parkinson, Osteopata D.O.m.R.O.I. specializzato in PNEI, malattie croniche, degenerative e della Terza Età, ha sviluppato l’approccio MIRT ideato dal Dott. Frazzitta nella versione ambulatoriale e con il quale collabora attivamente dal 2015. È socio Sipnei, membro della Commissione Nazionale di Ricerca sulle Discipline Corporee, Coordinatore e fondatore Mirt ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
“MIRT: l’approccio di cura multidisciplinare nel Parkinson”
La Malattia di Parkinson è la patologia neurodegenerativa più diffusa dopo la Malattia di Alzheimer; le persone affette da questa patologia presentano uno spettro molto ampio di sintomi, riguardanti aspetti motori e non motori, con diversi livelli di entità, che rischiano di incidere in maniera importante sulla loro qualità di vita. È importante, per cui, prendersene cura il più precocemente possibile. Gli studi neuroscientifici più recenti ci aiutano a comprendere meglio la fisiopatologia della Malattia di Parkinson e, di conseguenza, diventano fondamentali per programmare un percorso di cura globale; tale cura deve prendere in considerazione l’intera salute del paziente, sia degli aspetti clinici della patologia che di quelli che possono influire sulle capacità adattative generali dell’organismo e che possono andare ad aggravare il quadro sintomatologico nel suo complesso. In tal modo è possibile creare un approccio di Cura Integrata, che possa intervenire nel modo migliore ed in qualsiasi momento del percorso clinico della persona, orientato verso il miglior livello di benessere biopsicosociale, non solo del paziente ma anche dei suoi familiari e della comunità in cui vive, in quanto elementi fondamentali nel suo processo di mantenimento della salute.
MIRT: l’approccio di cura multidisciplinare nel Parkinson
Prof. Tommaso Duranti
Professore associato di storia medievale presso l’Università di Bologna, dove insegna Storia Medievale, Istituzioni politiche medievali e Storia delle università nel medioevo. Autore di numerosi saggi e articoli scientifici, tra le sue tematiche di ricerca si segnala la storia della medicina, della cura e dell’assistenza, e delle figure terapeutiche nel medioevo occidentale. In questo ambito, vanno ricordati saggi sul rapporto medico/paziente nel medioevo, sulla peste bassomedievale, e la recente monografia “Ammalarsi e curarsi nel medioevo. Una storia sociale”, edita da Carocci nel maggio 2023.
"Infirmitas: malattia, cura e assistenza nel medioevo"
Durante il medioevo, il binomio malattia/salute era uno degli aspetti che sollecitava riflessioni teoriche e strategie pratiche nella cura e nella assistenza all’essere umano. Lo sguardo sull’individuo prendeva in considerazione però, in modo olistico, tutti gli aspetti che riguardavano la sua condizione: gli aspetti somatici, quelli mentali e spirituali, quelli sociali ed economici. Il medioevo definì questa attitudine rifacendosi all’ampio concetto di infirmitas.
Dott. Andrea Corti
Medico chirurgo, odontoiatra, osteopata D.O.. Docente al CIO Collegio Italiano di Osteopatia e docente in vari post-graduate osteopatici. Autore di articoli su riviste mediche e di osteopatia. Relatore a vari congressi nazionali ed internazionali. Socio Sipnei. Socio fondatore del C.M.O. Centro di Medicina Osteopatica di Firenze.
"L’integrazione clinico-terapeutica tra osteopatia e odontoiatria"
Durante il webinar, saranno presentati molteplici casi clinici trattati integrando osteopatia e odontoiatria.
"Infirmitas: malattia, cura e assistenza nel medioevo"
"L’integrazione clinico-terapeutica tra osteopatia e odontoiatria"
Prof. Tommaso Duranti
Professore associato di storia medievale presso l’Università di Bologna, dove insegna Storia Medievale, Istituzioni politiche medievali e Storia delle università nel medioevo. Autore di numerosi saggi e articoli scientifici, tra le sue tematiche di ricerca si segnala la storia della medicina, della cura e dell’assistenza, e delle figure terapeutiche nel medioevo occidentale. In questo ambito, vanno ricordati saggi sul rapporto medico/paziente nel medioevo, sulla peste bassomedievale, e la recente monografia “Ammalarsi e curarsi nel medioevo. Una storia sociale”, edita da Carocci nel maggio 2023.
"Infirmitas: malattia, cura e assistenza nel medioevo"
Durante il medioevo, il binomio malattia/salute era uno degli aspetti che sollecitava riflessioni teoriche e strategie pratiche nella cura e nella assistenza all’essere umano. Lo sguardo sull’individuo prendeva in considerazione però, in modo olistico, tutti gli aspetti che riguardavano la sua condizione: gli aspetti somatici, quelli mentali e spirituali, quelli sociali ed economici. Il medioevo definì questa attitudine rifacendosi all’ampio concetto di infirmitas.
"Infirmitas: malattia, cura e assistenza nel medioevo"
Dott. Andrea Corti
Medico chirurgo, odontoiatra, osteopata D.O.. Docente al CIO Collegio Italiano di Osteopatia e docente in vari post-graduate osteopatici. Autore di articoli su riviste mediche e di osteopatia. Relatore a vari congressi nazionali ed internazionali. Socio Sipnei. Socio fondatore del C.M.O. Centro di Medicina Osteopatica di Firenze.
"L’integrazione clinico-terapeutica tra osteopatia e odontoiatria”
Durante il webinar, saranno presentati molteplici casi clinici trattati integrando osteopatia e odontoiatria.
"L’integrazione clinico-terapeutica tra osteopatia e odontoiatria"
Dott. Alberto Cerasari
Medico Specialista in Medicina dello Sport e Nutrizionista
Master di 2° livello in Ecografia Internistica

Ha lavorato negli ultimi 5 anni come medico di Medicina Interna in ospedale e reparto COVID.
Attualmente si occupa di Medicina Integrata e della Longevità, unendo le moderne strumentazioni tecnologiche ad un approccio terapeutico personalizzato, finalizzato al benessere e alla salute dell’individuo.
È referente clinico di una startup di Milano che si occupa di Longevity Medicine, dove svolge la sua principale attività.

"Medicina di Precisione e Longevità: cosa dobbiamo sapere"
Grazie al progresso scientifico ed al miglioramento delle nostre condizioni di vita e di salute stiamo raggiungendo una durata della vita che già rispetto a 50 anni fa sembrava impensabile.
Purtroppo però la qualità della stessa, specialmente superati i 50 anni, inizia ad essere compromessa, arrivando ad affrontare la cosiddetta terza età con non poche difficoltà. Tuttavia oggi abbiamo a disposizione strumenti diagnostici e terapeutici che possono essere affiancati ai capisaldi di una longevità sana che sono ovviamente dieta, esercizio fisico, gestione del sonno e dello stress ed interazioni sociali.
Dott. Alessandro Casini
Laureato in Fisioterapia nel 2011 e diplomato in Osteopatia nel 2017 a pieni voti, oltre a svolgere la professione ambulatoriale sul territorio fiorentino, dal 2017 si occupa di Heart Rate Variability (HRV), sia nel campo della formazione che della ricerca, e delle sue applicazioni pratiche. Nel 2020 ha pubblicato, insieme ad altri colleghi del gruppo di ricerca di C.O.M.E. Collaboration, un articolo sulla rivista Frontiers in Neuroscience inerente all’utilizzo dell’HRV in terapia intensiva neonatale (TIN). Si occupa inoltre dei progetti di clinica, ricerca e formazione sulla HRV che vengono portati avanti presso il Centro di Medicina Osteopatica (CMO) di Firenze.
"Sistema nervoso autonomo, capacità di adattamento e salute: un nuovo paradigma per la diagnosi e il trattamento tramite HRV e neuromodulazione"
Disponibile a breve
"Medicina di Precisione e Longevità: cosa dobbiamo sapere"
Sistema nervoso autonomo, adattamento e salute: fra HRV e neuromodulazione
Dott. Alberto Cerasari
Medico Specialista in Medicina dello Sport e Nutrizionista
Master di 2° livello in Ecografia Internistica

Ha lavorato negli ultimi 5 anni come medico di Medicina Interna in ospedale e reparto COVID.
Attualmente si occupa di Medicina Integrata e della Longevità, unendo le moderne strumentazioni tecnologiche ad un approccio terapeutico personalizzato, finalizzato al benessere e alla salute dell’individuo.
È referente clinico di una startup di Milano che si occupa di Longevity Medicine, dove svolge la sua principale attività.

"Medicina di Precisione e Longevità: cosa dobbiamo sapere"
Grazie al progresso scientifico ed al miglioramento delle nostre condizioni di vita e di salute stiamo raggiungendo una durata della vita che già rispetto a 50 anni fa sembrava impensabile.
Purtroppo però la qualità della stessa, specialmente superati i 50 anni, inizia ad essere compromessa, arrivando ad affrontare la cosiddetta terza età con non poche difficoltà. Tuttavia oggi abbiamo a disposizione strumenti diagnostici e terapeutici che possono essere affiancati ai capisaldi di una longevità sana che sono ovviamente dieta, esercizio fisico, gestione del sonno e dello stress ed interazioni sociali.
"Medicina di Precisione e Longevità: cosa dobbiamo sapere"
Dott. Alessandro Casini
Laureato in Fisioterapia nel 2011 e diplomato in Osteopatia nel 2017 a pieni voti, oltre a svolgere la professione ambulatoriale sul territorio fiorentino, dal 2017 si occupa di Heart Rate Variability (HRV), sia nel campo della formazione che della ricerca, e delle sue applicazioni pratiche. Nel 2020 ha pubblicato, insieme ad altri colleghi del gruppo di ricerca di C.O.M.E. Collaboration, un articolo sulla rivista Frontiers in Neuroscience inerente all’utilizzo dell’HRV in terapia intensiva neonatale (TIN). Si occupa inoltre dei progetti di clinica, ricerca e formazione sulla HRV che vengono portati avanti presso il Centro di Medicina Osteopatica (CMO) di Firenze.
"Sistema nervoso autonomo, capacità di adattamento e salute: un nuovo paradigma per la diagnosi e il trattamento tramite HRV e neuromodulazione”
Disponibile a breve
Sistema nervoso autonomo, adattamento e salute: fra HRV e neuromodulazione
Dott.ssa Marisa Del Ben
Laurea equipollente come terapista della riabilitazione, svolge la sua attività presso il Distretto del Noncello della Azienda Sanitaria Friuli Occidentale come fisioterapista territoriale, come formatrice in ambito di sicurezza e come facilitatrice di laboratori di medicina narrativa. Ha un master in riabilitazione di Comunità ed ha approfondito le competenze narrative attraverso il corso di Perfezionamento all’Università Bicocca di Milano, con la Società Italiana di Medicina Narrativa ha acquisito il titolo di Facilitatrice di laboratori di Medicina Narrativa. Si è formata presso la Libera Università dell’Autobiografia come esperta di scrittura autobiografica.
Dott.ssa Sabina Ferro
Infermiera coordinatrice, con Laurea Magistrale in Filosofia, Teoretica, Arte e Comunicazione. Esperta in metodologie biografiche e autobiografiche e Consulente Autobiografica secondo il metodo della Scuola di Scrittura Autobiografica della Libera Università dell’Autobiografia (LUA) di Anghiari (Ar). Formatrice e Facilitatrice di Laboratori di Medicina Narrativa della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN).
Responsabile e docente di progetti presso Aziende Ospedaliere, Associazioni varie, Corsi di Laurea Infermieristica, Scuola di Scrittura Autobiografica, “Il Portolano” Treviso. Docente a contratto nel corso di Didattica Integrativa per la Specializzazione al sostegno didattico agli alunni alla disabilità, presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (Fisppa) dell’Università di Padova.
Dott.ssa Alessandra Schieppati
Filosofa, progettatrice, formatrice, facilitatrice di Laboratori di Medicina Narrativa.
Progetta percorsi rivolti alla consapevolezza di sé ed alla promozione del Ben-Essere individuale e di gruppo attraverso laboratori esperienziali.
In azienda, si occupa di processi di cambiamento attraverso le competenze che l’intelligenza emotiva offre e a promuovere l’interfunzionalità attraverso una comunicazione efficace.
In ambito sanitario, si prende cura attraverso la Medicina Narrativa usando tutto ciò che la natura dona: dalla danza al silenzio, dalla musica all’arte, dando valore alle parole dette e celate.
Dott.ssa Danila Zuffetti
Ideatrice e fondatrice di un modello innovativo di Medicina Narrativa in Cure Palliative, formatrice e facilitatrice SIMEN. Affianca il medico e l’équipe con la medicina narrativa sia nel fine vita sia nelle cure palliative precoci, lavorando quotidianamente con i pazienti, favorendone il benessere e la qualità di vita, e portando avanti una cultura fatta di scelte libere e consapevoli, occupandosi anche di divulgazione e di formazione in diversi contesti di cura. Alla luce di questa importante esperienza, ha elaborato il primo modello per l’applicazione della medicina narrativa nei contesti di cure palliative, lavoro che ha già divulgato e sta divulgando in diverse realtà e congressi su scala internazionale.
"Medicina Narrativa: Dare voce alle storie e creare comunità narranti"
Il webinar ha l’obiettivo di presentare la Medicina Narrativa (MN) e mettere in luce l’alleanza con l’Evidence Based Medicine (EBM).
La Medicina Narrativa riguarda la cura e la cura riguarda tutti; è un approccio che può coinvolgere il singolo individuo, le associazioni di pazienti, professionisti sanitari e professionisti dei contesti sociali e socioeducativi fino alle organizzazioni complesse. Dalla complicità tra tutti i protagonisti delle storie di cura nasce la concordance, la partecipazione attiva che permette di aumentare l’aderenza alle terapie aiutando tutto il sistema-cura.
In Italia la MN è definita una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato (storia di cura).
La multidisciplinarietà consente di personalizzare gli interventi in ambiti eterogenei; durante il webinar verranno presentate le applicazioni pratiche della MN in specifici contesti di cura.
Dott. Francesco Lombardini
DDS, Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria, Corso post-laurea di Alta Formazione in Chirurgia Orale e Implantologia presso l’Alma Mater Studiorum Bologna, Primo socio giovane affiliato dell’Accademia Italiana di Endodonzia, già socio di numerose accademie e società scientifiche (SIDP, AIOP, AIE), Ricercatore Indipendente in strutture Private (Clinica Merli Rimini) e Pubbliche (Ospedale Bufalini Cesena, in veste di laureato frequentatore) e co-autore di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali di carattere Medico Odontoiatrico, Divulgatore della Clinica basata sull’Evidenza (Evidence based practice) e autore di corsi per Odontoiatri, Relatore presso corsi e congressi di Medicina Integrata, Anti-aging, Epigenetica e Medicina preventiva, Docente presso corsi di Formazione per Assistenti alla Poltrona ASO. Ha conseguito attestati di formazione in Medicina Funzionale presso le accademie AFFWA (con il raggiungimento del titolo di Advisor of Functional Medicine and Lifestyle Medicine) e AIMF (1° anno), in Alimentazione di Segnale, DietaGift e in Epigenetica (corsi Epinutracell).
"Cosa c'entra l'Odontoiatria con lo Stile di Vita?"
Abbiamo tutti in mente la frase del nostro Medico di Condotta che ci diceva, al termine della visita: <<...e mi raccomando, mangi sano e si muova un po’! >>. Esortazione ripetuta durante una frenetica giornata di ambulatorio nella quale, ogni 10 minuti, il medico è riuscito a visitare la maggior parte dei pazienti seduti in una sala d’attesa stracolma e sofferente.
Questa fotografia del passato la possiamo sovrapporre a molte sale d’attesa di oggi presenti in poliambulatori, centri medici, ospedali o studi dentistici.

Quante volte questo “consiglio” è rimasto bloccato sulla bocca di tanti Operatori della Salute che, per impossibilità di tempo e di spazio, non riescono o non sono riusciti ad approfondire lo stato di salute globale e dello “stile di vita” della persona che si affida alle loro cure?
Quante volte è rimasta soltanto un’esortazione breve e fugace, senza il necessario approfondimento, sia scientifico che clinico?

Vedremo perché proprio l’Odontoiatria è strettamente legata alla Salute Generale e viceversa, valutando un approccio praticabile sia dall’Odontoiatra che dall’Operatore della Salute che lavora su persone che hanno contemporaneamente condizioni dentali/orali & sistemiche.

Vedremo inoltre come passare dalla Teoria Ippocratica del 6° secolo A.C. alla Pratica di una innovativa Prima Visita Odontoiatrica degli Stili di Vita, al fine di rispondere alle richieste di figure istituzionali come
I. OMS
II. SOCIETÁ SCIENTIFICHE
III. MINISTERO E MINISTRI DELLA SALUTE
IV. CONSIGLIO NAZIONALE ECONOMIA E LAVORO
V. PRESIDI DI FACOLTÀ DI MEDICINA & ODONTOIATRIA
che negli ultimi anni si sono espresse a favore di un Approccio alla Salute Globale, Sistemico ed Integrato: non possiamo pertanto non ascoltare le esortazioni delle Istituzioni che ci indicano la strada della Medicina & Odontoiatria del Domani.

Medicina Narrativa: Dare voce alle storie e creare comunità narranti
"Cosa c'entra l'Odontoiatria con lo Stile di Vita?" - Dott. Francesco Lombardini
Dott.ssa Marisa Del Ben
Laurea equipollente come terapista della riabilitazione, svolge la sua attività presso il Distretto del Noncello della Azienda Sanitaria Friuli Occidentale come fisioterapista territoriale, come formatrice in ambito di sicurezza e come facilitatrice di laboratori di medicina narrativa. Ha un master in riabilitazione di Comunità ed ha approfondito le competenze narrative attraverso il corso di Perfezionamento all’Università Bicocca di Milano, con la Società Italiana di Medicina Narrativa ha acquisito il titolo di Facilitatrice di laboratori di Medicina Narrativa. Si è formata presso la Libera Università dell’Autobiografia come esperta di scrittura autobiografica.
Dott.ssa Sabina Ferro
Infermiera coordinatrice, con Laurea Magistrale in Filosofia, Teoretica, Arte e Comunicazione. Esperta in metodologie biografiche e autobiografiche e Consulente Autobiografica secondo il metodo della Scuola di Scrittura Autobiografica della Libera Università dell’Autobiografia (LUA) di Anghiari (Ar). Formatrice e Facilitatrice di Laboratori di Medicina Narrativa della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN).
Responsabile e docente di progetti presso Aziende Ospedaliere, Associazioni varie, Corsi di Laurea Infermieristica, Scuola di Scrittura Autobiografica, “Il Portolano” Treviso. Docente a contratto nel corso di Didattica Integrativa per la Specializzazione al sostegno didattico agli alunni alla disabilità, presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (Fisppa) dell’Università di Padova.
Dott.ssa Alessandra Schieppati
Filosofa, progettatrice, formatrice, facilitatrice di Laboratori di Medicina Narrativa.
Progetta percorsi rivolti alla consapevolezza di sé ed alla promozione del Ben-Essere individuale e di gruppo attraverso laboratori esperienziali.
In azienda, si occupa di processi di cambiamento attraverso le competenze che l’intelligenza emotiva offre e a promuovere l’interfunzionalità attraverso una comunicazione efficace.
In ambito sanitario, si prende cura attraverso la Medicina Narrativa usando tutto ciò che la natura dona: dalla danza al silenzio, dalla musica all’arte, dando valore alle parole dette e celate.
Dott.ssa Danila Zuffetti
Ideatrice e fondatrice di un modello innovativo di Medicina Narrativa in Cure Palliative, formatrice e facilitatrice SIMEN. Affianca il medico e l’équipe con la medicina narrativa sia nel fine vita sia nelle cure palliative precoci, lavorando quotidianamente con i pazienti, favorendone il benessere e la qualità di vita, e portando avanti una cultura fatta di scelte libere e consapevoli, occupandosi anche di divulgazione e di formazione in diversi contesti di cura. Alla luce di questa importante esperienza, ha elaborato il primo modello per l’applicazione della medicina narrativa nei contesti di cure palliative, lavoro che ha già divulgato e sta divulgando in diverse realtà e congressi su scala internazionale.
"Medicina Narrativa: Dare voce alle storie e creare comunità narranti"
Il webinar ha l’obiettivo di presentare la Medicina Narrativa (MN) e mettere in luce l’alleanza con l’Evidence Based Medicine (EBM).
La Medicina Narrativa riguarda la cura e la cura riguarda tutti; è un approccio che può coinvolgere il singolo individuo, le associazioni di pazienti, professionisti sanitari e professionisti dei contesti sociali e socioeducativi fino alle organizzazioni complesse. Dalla complicità tra tutti i protagonisti delle storie di cura nasce la concordance, la partecipazione attiva che permette di aumentare l’aderenza alle terapie aiutando tutto il sistema-cura.
In Italia la MN è definita una metodologia d’intervento clinico-assistenziale basata su una specifica competenza comunicativa. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato (storia di cura).
La multidisciplinarietà consente di personalizzare gli interventi in ambiti eterogenei; durante il webinar verranno presentate le applicazioni pratiche della MN in specifici contesti di cura.
Medicina Narrativa: Dare voce alle storie e creare comunità narranti
Dott. Francesco Lombardini
DDS, Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria, Corso post-laurea di Alta Formazione in Chirurgia Orale e Implantologia presso l’Alma Mater Studiorum Bologna, Primo socio giovane affiliato dell’Accademia Italiana di Endodonzia, già socio di numerose accademie e società scientifiche (SIDP, AIOP, AIE), Ricercatore Indipendente in strutture Private (Clinica Merli Rimini) e Pubbliche (Ospedale Bufalini Cesena, in veste di laureato frequentatore) e co-autore di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali di carattere Medico Odontoiatrico, Divulgatore della Clinica basata sull’Evidenza (Evidence based practice) e autore di corsi per Odontoiatri, Relatore presso corsi e congressi di Medicina Integrata, Anti-aging, Epigenetica e Medicina preventiva, Docente presso corsi di Formazione per Assistenti alla Poltrona ASO. Ha conseguito attestati di formazione in Medicina Funzionale presso le accademie AFFWA (con il raggiungimento del titolo di Advisor of Functional Medicine and Lifestyle Medicine) e AIMF (1° anno), in Alimentazione di Segnale, DietaGift e in Epigenetica (corsi Epinutracell).
"Cosa c'entra l'Odontoiatria con lo Stile di Vita?”
Abbiamo tutti in mente la frase del nostro Medico di Condotta che ci diceva, al termine della visita: <<...e mi raccomando, mangi sano e si muova un po’! >>. Esortazione ripetuta durante una frenetica giornata di ambulatorio nella quale, ogni 10 minuti, il medico è riuscito a visitare la maggior parte dei pazienti seduti in una sala d’attesa stracolma e sofferente.
Questa fotografia del passato la possiamo sovrapporre a molte sale d’attesa di oggi presenti in poliambulatori, centri medici, ospedali o studi dentistici.

Quante volte questo “consiglio” è rimasto bloccato sulla bocca di tanti Operatori della Salute che, per impossibilità di tempo e di spazio, non riescono o non sono riusciti ad approfondire lo stato di salute globale e dello “stile di vita” della persona che si affida alle loro cure?
Quante volte è rimasta soltanto un’esortazione breve e fugace, senza il necessario approfondimento, sia scientifico che clinico?

Vedremo perché proprio l’Odontoiatria è strettamente legata alla Salute Generale e viceversa, valutando un approccio praticabile sia dall’Odontoiatra che dall’Operatore della Salute che lavora su persone che hanno contemporaneamente condizioni dentali/orali & sistemiche.

Vedremo inoltre come passare dalla Teoria Ippocratica del 6° secolo A.C. alla Pratica di una innovativa Prima Visita Odontoiatrica degli Stili di Vita, al fine di rispondere alle richieste di figure istituzionali come
I. OMS
II. SOCIETÁ SCIENTIFICHE
III. MINISTERO E MINISTRI DELLA SALUTE
IV. CONSIGLIO NAZIONALE ECONOMIA E LAVORO
V. PRESIDI DI FACOLTÀ DI MEDICINA & ODONTOIATRIA
che negli ultimi anni si sono espresse a favore di un Approccio alla Salute Globale, Sistemico ed Integrato: non possiamo pertanto non ascoltare le esortazioni delle Istituzioni che ci indicano la strada della Medicina & Odontoiatria del Domani.

"Cosa c'entra l'Odontoiatria con lo Stile di Vita?" - Dott. Francesco Lombardini
Dott.ssa Ketti Mazzocco
Psicologa con Dottorato di Ricerca in Scienze Cognitive e specializzazione in Psicoterapia ad orientamento sistemico relazionale e Master di II livello in Psico-neuro-endocrino-immunologia e Scienze della Cura integrata.
Professore Associato nel Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell’Università di Milano, dove coordina il Master di II livello in Psiconcologia.
Membro della Divisione di Ricerca Applicata sulle Scienze Cognitive e Psicologiche presso l’Istituto Europeo dei Tumori di Milano.
"Interventi integrati in psiconcologia - Psicoterapia e Qigong"
Il cancro può essere definito come una malattia multifattoriale in quanto diversi fattori concorrono a svilupparlo e ne influenzano l’andamento. Pur essendo una malattia che cresce e si sviluppa nel corpo, ha importanti connessioni con la mente.
Gli studi di Koban sulla definizione del sé nel contesto (Koban et al., 2021) e di Cole (Cole, 2019) sulla risposta trascrizionale conservata alle avversità, mettono in evidenza il ruolo della “minaccia psicosociale percepita” nello sviluppo di un sovraccarico allostatico e quindi delle malattie organiche a base infiammatoria come il cancro. L’approccio psicologico al paziente oncologico, allora, dovrebbe assumere i caratteri della cura più che della terapia di supporto, con l’obiettivo non solo di migliorare la qualità di vita del paziente attraverso la gestione di vissuti e significati invalidanti, ma di ridurre il rischio di recidiva o di sviluppo di un nuovo tumore riducendo il sovraccarico allostatico. La psicoterapia integrata a discipline mente-corpo, nella fattispecie il Qigong, ha quindi l’obiettivo di portare il cambiamento nella concezione di sé nel mondo attraverso l’identificazione e la rielaborazione della minaccia psicosociale cronica (Cole, 2019), che ha portato nel tempo allo sviluppo di una risposta epigenetica che a sua volta ha contribuito allo sviluppo della malattia oncologica. Nei pazienti dove le emozioni scatenate dal pericolo di morte, dalla perdita dell’integrità dell’immagine corporea e dell’identità, saturano lo spazio cognitivo del paziente, oppure in quei pazienti dove gli schemi mentali sono caratterizzati da inflessibilità delle credenze e delle aspettative, la tradizionale talk therapy potrebbe risultare inefficace e comunque dagli esiti parziali. L’integrazione della psicoterapia con il Qigong non solo facilita la gestione dello stato emotivo del paziente, determinando un riequilibrio emotivo e una più bilanciata risposta agli stressor, ma lavora anche sullo scioglimento di tensioni fisiche, soprattutto a livello del sistema fasciale, riducendo lo stress-solido e quindi la pressione interstiziale. Questo meccanismo permette di migliorare il drenaggio linfatico, regolare la fluidodinamica del liquido interstiziale, promuovendo non solo l’omeostasi tissutale e la funzione immunitaria, ma, grazie alla decompressione dei vasi sanguigni, migliora l’efficienza dei trattamenti antineoplastici. Inoltre questa disciplina aumenta la capacità interocettiva, migliorando la consapevolezza e l’ascolto dei cambiamenti corporei.
In questo webinar, attraverso la presentazione di alcuni casi clinici viene illustrato il percorso di psicoterapia integrata e i benefici che questa può portare.

  • Cole (2019), The conserved transcriptional response to adversity, Curr Opin Behav Sci, 28:31-7.
  • Koban et al. (2021), The self in context: brain systems linking mental and physical health, Nat Rev Neurosci, 22(5):309-22.
Dott.ssa Barbara Isidoro
Ha svolto un percorso formativo e professionale completo nell’ambito della nutrizione, con un’esperienza ultraventennale nell’ambito delle terapie naturali. Si occupa di probiotica dal 2011 e dal 2016 è fondatrice e responsabile del Centro Studi Probiotica e Nutrizione ed organizza e promuove programmi di alta formazione professionale per trasmettere una nuova visione diagnostico terapeutica attraverso l’uso della probiotica.
Dott. Luciano Lozio
Farmacista, farmacologo, ricercatore, da oltre 20 anni impegnato nello studio dei batteri probiotici.
Può essere considerato uno dei padri fondatori della farmacologia probiotica. Collabora con più Università italiane (Università di Napoli -Federico II-, Roma –Cattolica, Perugia, Palermo, Udine, Pavia) ed estere in lavori di validazione dell’uso di vari ceppi probiotici.
Dal 2016, assieme al Centro Studi di Probiotica e Nutrizione, organizzano corsi di specializzazione in probiotica e nutrizione per operatori sanitari e del benessere per trasmettere l’uso e la conoscenza della “farmacologia probiotica”, attraverso una formazione altamente qualificata, per divulgare con competenza e funzionalità, sia in campo medico sanitario che in ambito universitario, l’utilizzo mirato dei probiotici in affiancamento alle terapie mediche, per il benessere integrato dell’individuo.
Autore di libri di divulgazione scientifica sull’argomento co-autore di “Disbioisi e Immunità” (2005 – Tecniche Nuove) e autore di “Microbiota Intestinale” (2011 – Tecniche Nuove) e “I Probiotici – Principi e uso nella pratica medica (2017 – Casagrande editore) – oltre a pubblicazioni scientifiche sull’impiego dei probiotici.
Relatore a convegni e congressi inerenti il tema del microbiota.
Ospite a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche italiane ed estere nel settore della salute e del benessere.
"L'uso dei probiotici nella gestione delle malattie infiammatorie”
"Interventi integrati in psiconcologia - Psicoterapia e Qigong"
"L'uso dei probiotici nella gestione delle malattie infiammatorie"
Dott.ssa Ketti Mazzocco
Psicologa con Dottorato di Ricerca in Scienze Cognitive e specializzazione in Psicoterapia ad orientamento sistemico relazionale e Master di II livello in Psico-neuro-endocrino-immunologia e Scienze della Cura integrata.
Professore Associato nel Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell’Università di Milano, dove coordina il Master di II livello in Psiconcologia.
Membro della Divisione di Ricerca Applicata sulle Scienze Cognitive e Psicologiche presso l’Istituto Europeo dei Tumori di Milano.
"Interventi integrati in psiconcologia - Psicoterapia e Qigong"
Il cancro può essere definito come una malattia multifattoriale in quanto diversi fattori concorrono a svilupparlo e ne influenzano l’andamento. Pur essendo una malattia che cresce e si sviluppa nel corpo, ha importanti connessioni con la mente.
Gli studi di Koban sulla definizione del sé nel contesto (Koban et al., 2021) e di Cole (Cole, 2019) sulla risposta trascrizionale conservata alle avversità, mettono in evidenza il ruolo della “minaccia psicosociale percepita” nello sviluppo di un sovraccarico allostatico e quindi delle malattie organiche a base infiammatoria come il cancro. L’approccio psicologico al paziente oncologico, allora, dovrebbe assumere i caratteri della cura più che della terapia di supporto, con l’obiettivo non solo di migliorare la qualità di vita del paziente attraverso la gestione di vissuti e significati invalidanti, ma di ridurre il rischio di recidiva o di sviluppo di un nuovo tumore riducendo il sovraccarico allostatico. La psicoterapia integrata a discipline mente-corpo, nella fattispecie il Qigong, ha quindi l’obiettivo di portare il cambiamento nella concezione di sé nel mondo attraverso l’identificazione e la rielaborazione della minaccia psicosociale cronica (Cole, 2019), che ha portato nel tempo allo sviluppo di una risposta epigenetica che a sua volta ha contribuito allo sviluppo della malattia oncologica. Nei pazienti dove le emozioni scatenate dal pericolo di morte, dalla perdita dell’integrità dell’immagine corporea e dell’identità, saturano lo spazio cognitivo del paziente, oppure in quei pazienti dove gli schemi mentali sono caratterizzati da inflessibilità delle credenze e delle aspettative, la tradizionale talk therapy potrebbe risultare inefficace e comunque dagli esiti parziali. L’integrazione della psicoterapia con il Qigong non solo facilita la gestione dello stato emotivo del paziente, determinando un riequilibrio emotivo e una più bilanciata risposta agli stressor, ma lavora anche sullo scioglimento di tensioni fisiche, soprattutto a livello del sistema fasciale, riducendo lo stress-solido e quindi la pressione interstiziale. Questo meccanismo permette di migliorare il drenaggio linfatico, regolare la fluidodinamica del liquido interstiziale, promuovendo non solo l’omeostasi tissutale e la funzione immunitaria, ma, grazie alla decompressione dei vasi sanguigni, migliora l’efficienza dei trattamenti antineoplastici. Inoltre questa disciplina aumenta la capacità interocettiva, migliorando la consapevolezza e l’ascolto dei cambiamenti corporei.
In questo webinar, attraverso la presentazione di alcuni casi clinici viene illustrato il percorso di psicoterapia integrata e i benefici che questa può portare.

  • Cole (2019), The conserved transcriptional response to adversity, Curr Opin Behav Sci, 28:31-7.
  • Koban et al. (2021), The self in context: brain systems linking mental and physical health, Nat Rev Neurosci, 22(5):309-22.
"Interventi integrati in psiconcologia - Psicoterapia e Qigong"
Dott.ssa Barbara Isidoro
Ha svolto un percorso formativo e professionale completo nell’ambito della nutrizione, con un’esperienza ultraventennale nell’ambito delle terapie naturali. Si occupa di probiotica dal 2011 e dal 2016 è fondatrice e responsabile del Centro Studi Probiotica e Nutrizione ed organizza e promuove programmi di alta formazione professionale per trasmettere una nuova visione diagnostico terapeutica attraverso l’uso della probiotica.
Dott. Luciano Lozio
Farmacista, farmacologo, ricercatore, da oltre 20 anni impegnato nello studio dei batteri probiotici.
Può essere considerato uno dei padri fondatori della farmacologia probiotica. Collabora con più Università italiane (Università di Napoli -Federico II-, Roma –Cattolica, Perugia, Palermo, Udine, Pavia) ed estere in lavori di validazione dell’uso di vari ceppi probiotici.
Dal 2016, assieme al Centro Studi di Probiotica e Nutrizione, organizzano corsi di specializzazione in probiotica e nutrizione per operatori sanitari e del benessere per trasmettere l’uso e la conoscenza della “farmacologia probiotica”, attraverso una formazione altamente qualificata, per divulgare con competenza e funzionalità, sia in campo medico sanitario che in ambito universitario, l’utilizzo mirato dei probiotici in affiancamento alle terapie mediche, per il benessere integrato dell’individuo.
Autore di libri di divulgazione scientifica sull’argomento co-autore di “Disbioisi e Immunità” (2005 – Tecniche Nuove) e autore di “Microbiota Intestinale” (2011 – Tecniche Nuove) e “I Probiotici – Principi e uso nella pratica medica (2017 – Casagrande editore) – oltre a pubblicazioni scientifiche sull’impiego dei probiotici.
Relatore a convegni e congressi inerenti il tema del microbiota.
Ospite a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche italiane ed estere nel settore della salute e del benessere.
"L'uso dei probiotici nella gestione delle malattie infiammatorie”
"L'uso dei probiotici nella gestione delle malattie infiammatorie"
Dott. Carlo Ventura
Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Bologna. È direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB), recentemente istituito presso gli “Acceleratori di innovazione” del CNR di Bologna. Dirige la “Divisione di Bologna” dell’INBB, comprendente le Unità di Ricerca di Bologna, Firenze e Siena dell’INBB. È Editor-in-Chief di World Journal of Stem Cells (IF 5.326, 2020; WOS).
Nel 2010, nel contesto dell’INBB, ha fondato VID art|science (http://vidartscience.org), movimento internazionale per lo sviluppo di un percorso transdisciplinare di Artisti e Scienziati nella convinzione che ogni manifestazione artistica possa parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia. È membro della American Society of Biochemistry and Molecular Biology (ASBMB) e della Cell Transplant Society.
È autore di oltre centocinquanta pubblicazioni in esteso sulle più importanti riviste internazionali di biologia cellulare e molecolare.
Maestro Flavio Daniele
Con un’esperienza nel campo delle discipline orientali cominciata nel 1967, è uno dei maestri italiani di più importanti, stimato e conosciuto a livello internazionale.
Top student del maestro cinese Xu Guo Ming, guida della Nei Dan School, unisce a una cultura umanistica e scientifica di alto profilo un’indubbia capacità didattica maturata a contatto sia con la più autentica tradizione cinese e indiana, sia con scienza occidentale.
La sua maestria nel saper gestire una fine discussione filosofica o una situazione pericolosa di autodifesa – passando per i misteri della mente e dell’energia interiore – e la sua didattica innovativa e trasversale ne fanno un maestro di diversa caratura nel mondo delle discipline orientali (Meditazione, Arti marziali interne, Yoga).
È autore di numerosi articoli, di video didattici e di 7 libri che hanno dato un grande impulso alla conoscenza e diffusione delle arti orientali.
"Presentazione del libro 'TaoScienza - Il potere del cuore e il codice della vita' "
Da Cicala Editore:
“TAOSCIENZA, il libro-summa.
Questo libro rappresenta una pietra miliare, un punto di riferimento imprescindibile per coloro che vogliono comprendere cosa sia l'energia e come utilizzarla in modo intelligente all'interno del proprio corpo e della vita. Per la prima volta un maestro di arti marziali interne (Taiji Quan, Xin Yi) e discipline interiori energetiche (Yoga, Qi Gong, meditazione) di fama internazionale incontra uno scienziato di altrettanta fama per mettere insieme le loro ricerche ed esperienze. Loro sono il maestro FLAVIO DANIELE e il prof. CARLO VENTURA dell'Università di Bologna, biologo molecolare acclamato in tutto il mondo per le sue ricerche sull'energia e la modulazione bioingegneristica delle cellule staminali.
Leggendo il manoscritto di TAOSCIENZA sono rimasto folgorato, l'impossibile si è all'improvviso manifestato come possibile, la sperimentazione scientifica incontrava la via pratica del Tao formando un corpo unico, all'insegna della teoria e dell'esperienza pratica. Gli orizzonti che dischiude questo libro sono straordinari, così come la capacità che i nostri autori hanno nel rendere comprensibile aspetti molto complessi del codice della vita. Un libro di segreti svelati e posti al servizio della crescita interiore ed energetica attraverso indicazioni pratiche. Una reale summa delle ricerche e delle esperienze di due giganti del nostro tempo.”
Dott.ssa Guglielmina Pepe
Professore Associato di Patologia clinica nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze.
Fin dall’inizio delle sue ricerche, ha associato alla ricerca l’applicazione dei dati che otteneva nell’ambito della diagnostica clinica sia con tecniche di biochimica sia con tecniche di genetica e biologia molecolare con la conseguente applicazione nella diagnosi prenatale, nel consultorio genetico e nella prevenzione di alcune malattie.

Laurea in Medicina e Chirurgia, Magna cum laude, alla seconda Università di Napoli (1978)
Specializzazione in Ematologia, Magna cum laude, all’Università di Pavia (1981)
1979-1982 “Visiting Fellow” nella Clinical Hematology Branch NHLBI, NIH, Bethesda, MD, U.S.A. 1982-1983 “Research Specialist III” nel Department of Obstetric and Gynecology, Rutgers Medical School, UMDNJ, Piscataway, New Jersey
1984-2002 Ricercatore universitario prima nella sezione genetica umana e poi biochimica clinica del dip. di Medicina Interna, Università di Tor Vergata, Roma
Dal 2002 Prof. Associato di Patologia Clinica, Dip Area Medico-Chirurgica, ora Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Dirigente del Centro Regionale di Riferimento per Interessi di ricerca principali, malattie rare: Clinica, biochimica e genetica delle talassemie ed emoglobinopatie
Patologie ereditarie del tessuto connettivo
Aneurismi ereditari sindromici e non sindromici dell’aorta toracica
Per alcuni anni consulente per patologie ereditarie del tessuto connettivo prima dell’ospedale Gaslini di Genova e poi dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Revisore di progetti Telethon francese e spagnolo
Revisore di progetti per il Ministero della Sanità israeliano e tedesco.
2019: Editore ospite su invito per Genes: Marfan syndrome and related disorders: Genetic Basis, Molecular Mechanisms, and genotype-phenotype correlations.
Dal 2020: Editorial Board Member of “Genes” 2021
Co-Editore ospite su invito per Diagnostics: Special Issue on “Thoracic Aortic Disease: From Bench to Bedside”
Dal 1996 Responsabile CRR sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2016 Membro del gruppo europeo sulle malattie rare VASCERN
Dal 2018 Responsabile Centro di Ricerca e Innovazione per la sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2021 Responsabile regionale, regione Toscana, delle malattie vascolari rare
Autrice di più di 130 articoli pubblicati su riviste internazionali con impact factor

Dott. Claudio Lippi
"Una panoramica sul microbiota umano: amico o nemico?”
Dopo una breve panoramica sul microbiota umano ci focalizziamo sui batteri con cui l’essere umano lavora in simbiosi. In altre parole l’Uomo e i batteri simbionti che sono presenti all’esterno e all’interno del nostro corpo hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere. La presenza di batteri patogeni viene controllata sia dalle barriere protettive dell’Uomo, ad esempio la cute, sia dall’elevato numero dei batteri simbionti che in equilibrio con i batteri patogeni non gli permettono di danneggiarci. Purtroppo, quando questo equilibrio viene a mancare sono i batteri patogeni che, aumentando rapidamente di numero, aggrediscono l’Uomo causando alterazioni dei meccanismi fisiologici fino ad arrivare a una malattia. Verranno presentati alcuni esempi a livello gastrointestinale, cutaneo e urogenitale. Si accennerà anche all’importanza dell’alimentazione nel mantenere una fisiologica simbiosi tra uomo e batteri soprattutto a livello gastrointestinale.
Presentazione del libro 'TaoScienza - Il potere del cuore e il codice della vita'
"Una panoramica sul microbiota umano: amico o nemico?"
Dott. Carlo Ventura
Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Bologna. È direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB), recentemente istituito presso gli “Acceleratori di innovazione” del CNR di Bologna. Dirige la “Divisione di Bologna” dell’INBB, comprendente le Unità di Ricerca di Bologna, Firenze e Siena dell’INBB. È Editor-in-Chief di World Journal of Stem Cells (IF 5.326, 2020; WOS).
Nel 2010, nel contesto dell’INBB, ha fondato VID art|science (http://vidartscience.org), movimento internazionale per lo sviluppo di un percorso transdisciplinare di Artisti e Scienziati nella convinzione che ogni manifestazione artistica possa parlare alle dinamiche più profonde della nostra biologia. È membro della American Society of Biochemistry and Molecular Biology (ASBMB) e della Cell Transplant Society.
È autore di oltre centocinquanta pubblicazioni in esteso sulle più importanti riviste internazionali di biologia cellulare e molecolare.
Maestro Flavio Daniele
Con un’esperienza nel campo delle discipline orientali cominciata nel 1967, è uno dei maestri italiani di più importanti, stimato e conosciuto a livello internazionale.
Top student del maestro cinese Xu Guo Ming, guida della Nei Dan School, unisce a una cultura umanistica e scientifica di alto profilo un’indubbia capacità didattica maturata a contatto sia con la più autentica tradizione cinese e indiana, sia con scienza occidentale.
La sua maestria nel saper gestire una fine discussione filosofica o una situazione pericolosa di autodifesa – passando per i misteri della mente e dell’energia interiore – e la sua didattica innovativa e trasversale ne fanno un maestro di diversa caratura nel mondo delle discipline orientali (Meditazione, Arti marziali interne, Yoga).
È autore di numerosi articoli, di video didattici e di 7 libri che hanno dato un grande impulso alla conoscenza e diffusione delle arti orientali.
"Presentazione del libro 'TaoScienza - Il potere del cuore e il codice della vita' "
Da Cicala Editore:
“TAOSCIENZA, il libro-summa.
Questo libro rappresenta una pietra miliare, un punto di riferimento imprescindibile per coloro che vogliono comprendere cosa sia l'energia e come utilizzarla in modo intelligente all'interno del proprio corpo e della vita. Per la prima volta un maestro di arti marziali interne (Taiji Quan, Xin Yi) e discipline interiori energetiche (Yoga, Qi Gong, meditazione) di fama internazionale incontra uno scienziato di altrettanta fama per mettere insieme le loro ricerche ed esperienze. Loro sono il maestro FLAVIO DANIELE e il prof. CARLO VENTURA dell'Università di Bologna, biologo molecolare acclamato in tutto il mondo per le sue ricerche sull'energia e la modulazione bioingegneristica delle cellule staminali.
Leggendo il manoscritto di TAOSCIENZA sono rimasto folgorato, l'impossibile si è all'improvviso manifestato come possibile, la sperimentazione scientifica incontrava la via pratica del Tao formando un corpo unico, all'insegna della teoria e dell'esperienza pratica. Gli orizzonti che dischiude questo libro sono straordinari, così come la capacità che i nostri autori hanno nel rendere comprensibile aspetti molto complessi del codice della vita. Un libro di segreti svelati e posti al servizio della crescita interiore ed energetica attraverso indicazioni pratiche. Una reale summa delle ricerche e delle esperienze di due giganti del nostro tempo.”
Presentazione del libro 'TaoScienza - Il potere del cuore e il codice della vita'
Dott.ssa Guglielmina Pepe
Professore Associato di Patologia clinica nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze.
Fin dall’inizio delle sue ricerche, ha associato alla ricerca l’applicazione dei dati che otteneva nell’ambito della diagnostica clinica sia con tecniche di biochimica sia con tecniche di genetica e biologia molecolare con la conseguente applicazione nella diagnosi prenatale, nel consultorio genetico e nella prevenzione di alcune malattie.

Laurea in Medicina e Chirurgia, Magna cum laude, alla seconda Università di Napoli (1978)
Specializzazione in Ematologia, Magna cum laude, all’Università di Pavia (1981)
1979-1982 “Visiting Fellow” nella Clinical Hematology Branch NHLBI, NIH, Bethesda, MD, U.S.A. 1982-1983 “Research Specialist III” nel Department of Obstetric and Gynecology, Rutgers Medical School, UMDNJ, Piscataway, New Jersey
1984-2002 Ricercatore universitario prima nella sezione genetica umana e poi biochimica clinica del dip. di Medicina Interna, Università di Tor Vergata, Roma
Dal 2002 Prof. Associato di Patologia Clinica, Dip Area Medico-Chirurgica, ora Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Dirigente del Centro Regionale di Riferimento per Interessi di ricerca principali, malattie rare: Clinica, biochimica e genetica delle talassemie ed emoglobinopatie
Patologie ereditarie del tessuto connettivo
Aneurismi ereditari sindromici e non sindromici dell’aorta toracica
Per alcuni anni consulente per patologie ereditarie del tessuto connettivo prima dell’ospedale Gaslini di Genova e poi dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Revisore di progetti Telethon francese e spagnolo
Revisore di progetti per il Ministero della Sanità israeliano e tedesco.
2019: Editore ospite su invito per Genes: Marfan syndrome and related disorders: Genetic Basis, Molecular Mechanisms, and genotype-phenotype correlations.
Dal 2020: Editorial Board Member of “Genes” 2021
Co-Editore ospite su invito per Diagnostics: Special Issue on “Thoracic Aortic Disease: From Bench to Bedside”
Dal 1996 Responsabile CRR sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2016 Membro del gruppo europeo sulle malattie rare VASCERN
Dal 2018 Responsabile Centro di Ricerca e Innovazione per la sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2021 Responsabile regionale, regione Toscana, delle malattie vascolari rare
Autrice di più di 130 articoli pubblicati su riviste internazionali con impact factor

Dott. Claudio Lippi
"Una panoramica sul microbiota umano: amico o nemico?”
Dopo una breve panoramica sul microbiota umano ci focalizziamo sui batteri con cui l’essere umano lavora in simbiosi. In altre parole l’Uomo e i batteri simbionti che sono presenti all’esterno e all’interno del nostro corpo hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere. La presenza di batteri patogeni viene controllata sia dalle barriere protettive dell’Uomo, ad esempio la cute, sia dall’elevato numero dei batteri simbionti che in equilibrio con i batteri patogeni non gli permettono di danneggiarci. Purtroppo, quando questo equilibrio viene a mancare sono i batteri patogeni che, aumentando rapidamente di numero, aggrediscono l’Uomo causando alterazioni dei meccanismi fisiologici fino ad arrivare a una malattia. Verranno presentati alcuni esempi a livello gastrointestinale, cutaneo e urogenitale. Si accennerà anche all’importanza dell’alimentazione nel mantenere una fisiologica simbiosi tra uomo e batteri soprattutto a livello gastrointestinale.
"Una panoramica sul microbiota umano: amico o nemico?"
Dott. Gianluca Lista
Medico chirurgo specializzato in Pediatria e con un PhD all’Università di Maastricht in Olanda. È professore presso la Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Milano e direttore della struttura complessa di neonatologia presso l’Ospedale dei Bambini “Buzzi”, sempre a Milano. Ha numerosissime pubblicazioni su riviste scientifiche indicizzate ed ha relazionato in altrettanti numerosi congressi nazionali ed internazionali in ambito pediatrico. Co-autore di molti libri internazionali e di riferimento in ambito pediatrico negli anni ha insegnato in numerosi corsi Universitari e non in Italia e all’estero, sempre in ambito neonatale. È membro dell’ESCNR (European Scientific Collaboration of Neonatal Resuscitation), ente in cui ha avuto, ed ha tuttora, incarichi ufficiali.
– Presidente della sezione lombarda della SIN per il triennio 2018-2021
– Responsabile medico progetto internazionale di gemellaggio con Hopital REMA in Burundi ( 2008-2013)
– Conseguimento certificato GCP (del NIDA clinical trials network) il 24 agosto 2020
Dott. Andrea Manzotti
Fisioterapista ed Osteopata specializzato nell’ambito sportivo, neonatologico/pediatrico ed odontoiatrico, con un Master in Biostatistica per la Ricerca Clinica e la Pubblicazione Scientifica. È socio fondatore di SOMA – Istituto Osteopatia Milano – una delle scuole più importanti in Italia.  Ha lavorato per anni con squadre di A1 nell’abito della pallavolo e del basket, oltre che con la nazionale di sci. Nel 2004 ha inaugurato il primo ambulatorio di osteopatia pediatrica e neonatale dell’ASST di Vimercate, prima azienda ospedaliera in Italia a fornire tale servizio e dal 2012 lavora nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dei bambini Buzzi di Milano come clinico e responsabile della ricerca osteopatica.
Docente e relatore in corsi e congressi a livello nazionale ed internazionale, è anche tutor per gli studenti del corso di pediatria presso l’Osteopathic Center for Children di Londra. 
È anche autore di 2 libri in ambito pediatrico e di 14 pubblicazioni su riviste scientifiche indicizzate ed è docente a contratto per il Master di medicina osteopatica dell’università di Ferrara per le discipline pediatriche.
"L'integrazione terapeutica in TIN: il lavoro dell'osteopata”
Disponibile a breve
Dott. Fabio Sinibaldi
MBPsS, PsyD.
Con una carriera internazionale di oltre 20 anni, è il fondatore di Association for Integrative Sciences, Direttore scientifico e ideatore del Master in Scienze Integrative Applicate, Docente in master e seminari universitari e per diverse scuole di specializzazione in Medicina, Psicoterapia, Fisioterapia, Osteopatia e altri ambiti professionali orientati all’integrazione e multi-disciplinarietà.
Dopo la laurea in psicologia e la specializzazione in psicoterapia approfondisce PNEI, Neuroscienze applicate, Neurobiologia affettiva e del comportamento, Metabolismo della performance e dei processi mentali, Epigenetica e numerose altre discipline che vengono rilette e rese applicative con la visione unificata delle Scienze Integrative.
“Lavorare come i migliori - L'integrazione in psicoterapia”
Fabio Sinibaldi rilegge e declina in pratica i contributi dei top speaker al summit sull’integrazione e l’efficacia in psicoterapia.
^L'integrazione terapeutica in TIN: il lavoro dell'osteopata^
Lavorare come i migliori - L'integrazione in psicoterapia
Dott. Gianluca Lista
Medico chirurgo specializzato in Pediatria e con un PhD all’Università di Maastricht in Olanda. È professore presso la Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Milano e direttore della struttura complessa di neonatologia presso l’Ospedale dei Bambini “Buzzi”, sempre a Milano. Ha numerosissime pubblicazioni su riviste scientifiche indicizzate ed ha relazionato in altrettanti numerosi congressi nazionali ed internazionali in ambito pediatrico. Co-autore di molti libri internazionali e di riferimento in ambito pediatrico negli anni ha insegnato in numerosi corsi Universitari e non in Italia e all’estero, sempre in ambito neonatale. È membro dell’ESCNR (European Scientific Collaboration of Neonatal Resuscitation), ente in cui ha avuto, ed ha tuttora, incarichi ufficiali.
– Presidente della sezione lombarda della SIN per il triennio 2018-2021
– Responsabile medico progetto internazionale di gemellaggio con Hopital REMA in Burundi ( 2008-2013)
– Conseguimento certificato GCP (del NIDA clinical trials network) il 24 agosto 2020
Dott. Andrea Manzotti
Fisioterapista ed Osteopata specializzato nell’ambito sportivo, neonatologico/pediatrico ed odontoiatrico, con un Master in Biostatistica per la Ricerca Clinica e la Pubblicazione Scientifica. È socio fondatore di SOMA – Istituto Osteopatia Milano – una delle scuole più importanti in Italia.  Ha lavorato per anni con squadre di A1 nell’abito della pallavolo e del basket, oltre che con la nazionale di sci. Nel 2004 ha inaugurato il primo ambulatorio di osteopatia pediatrica e neonatale dell’ASST di Vimercate, prima azienda ospedaliera in Italia a fornire tale servizio e dal 2012 lavora nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dei bambini Buzzi di Milano come clinico e responsabile della ricerca osteopatica.
Docente e relatore in corsi e congressi a livello nazionale ed internazionale, è anche tutor per gli studenti del corso di pediatria presso l’Osteopathic Center for Children di Londra. 
È anche autore di 2 libri in ambito pediatrico e di 14 pubblicazioni su riviste scientifiche indicizzate ed è docente a contratto per il Master di medicina osteopatica dell’università di Ferrara per le discipline pediatriche.
"L'integrazione terapeutica in TIN: il lavoro dell'osteopata”
Disponibile a breve
^L'integrazione terapeutica in TIN: il lavoro dell'osteopata^
Dott. Fabio Sinibaldi
MBPsS, PsyD.
Con una carriera internazionale di oltre 20 anni, è il fondatore di Association for Integrative Sciences, Direttore scientifico e ideatore del Master in Scienze Integrative Applicate, Docente in master e seminari universitari e per diverse scuole di specializzazione in Medicina, Psicoterapia, Fisioterapia, Osteopatia e altri ambiti professionali orientati all’integrazione e multi-disciplinarietà.
Dopo la laurea in psicologia e la specializzazione in psicoterapia approfondisce PNEI, Neuroscienze applicate, Neurobiologia affettiva e del comportamento, Metabolismo della performance e dei processi mentali, Epigenetica e numerose altre discipline che vengono rilette e rese applicative con la visione unificata delle Scienze Integrative.
“Lavorare come i migliori - L'integrazione in psicoterapia”
Fabio Sinibaldi rilegge e declina in pratica i contributi dei top speaker al summit sull’integrazione e l’efficacia in psicoterapia.
Lavorare come i migliori - L'integrazione in psicoterapia
Dott. Franco Cracolici
Medico agopuntore, Direttore della Scuola di Agopuntura Tradizionale della Città di Firenze da oltre 30 anni, docente all’Università dell’Aquila e di Chieti, ha insegnato presso l’’Università “ Marconi” di Roma e presso quella di Firenze.
È Responsabile Scientifico delle attività di Oncologia Integrata presso l’Azienda USL Toscana Sud Est e, presso la stessa USL, è specialista ambulatoriale nella Medicina Complementare. Inoltre, sempre a Firenze, è Responsabile Scientifico della Medicina Integrata a Villa Glicini e Ulivella.
Oltre a questo, copre vari ruoli istituzionali di grande prestigio: è Vicepresidente FISA (Federazione Italiana Società Agopuntura) e delegato della stessa ai rapporti FNOMCEO (Fed. Nazionale Ordine dei Medici). È Membro Esecutivo WFAS (World Federation of Acupuncture Societies); è nel direttivo nazionale SIPNEI e Responsabile Toscana per la stessa società scientifica; è Responsabile Tavolo Agopuntura per ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate); da anni è Presidente FISTQ (Federazione Italiana Scuole Tuina e Qigong); è Presidente dei Medici Agopuntori Toscana.
“Agopuntura tra passato e futuro”
Dott. Roberto Robba
Laureato a pieni voti in Odontoiatria e Protesi Dentaria, esercita da 37 anni la libera professione a Cagliari.
Perfezionato in Dentosofia presso l’Università di Tor Vergata a Roma, consegue il Master in Psico Neuro Endocrino Immunologia (PNEI) presso l’Università dell’Aquila.
Socio SIPNEI, è stato relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali su argomenti riguardanti la visione PNEI della Carie e della Malattia Parodontale. Insegna “Carie e Malattia Parodontale in ottica PNEI” presso la “Scuola di Medicina dell’Essere” di Torino.
Attualmente è ricercatore indipendente nel campo degli studi che collegano lo Stress alla formazione delle carie.
Un suo articolo pubblicato sulla rivista PNEI Review ha ribaltato la tradizionale teoria riduzionista sulla formazione della carie dandone una visione sistemica completa.
“Stress, carie e malattia parodontale. Un legame più forte di quanto immaginiamo”
Sono sempre più numerosi i lavori scientifici internazionali che dimostrano la stretta correlazione tra il vissuto psicosociale e le due patologie più frequenti che interessano la bocca, ovvero la CARIE e la MALATTIA PARODONTALE. Un tempo la responsabilità veniva data semplicemente e completamente ai batteri, considerati un invasore esterno, un nemico da combattere. Oggi, con una visione più ampia, come quella data dall’approccio PNEI, fattori come lo Stress, il “Terreno”, il Microbiota, l’Epigenetica entrano in gioco pesantemente nella Eziologia, nella Terapia e nella Prognosi di queste due malattie, rivelandone l’origine multifattoriale che va a coinvolgere l’organismo intero nelle sue componenti Psiche, Sistema Nervoso, Sistema Endocrino e Sistema Immunitario.
"Agopuntura tra passato e futuro" - Dott. Franco Cracolici
"Stress, carie e malattia parodontale. Un legame più forte di quanto immaginiamo"
Dott. Franco Cracolici
Medico agopuntore, Direttore della Scuola di Agopuntura Tradizionale della Città di Firenze da oltre 30 anni, docente all’Università dell’Aquila e di Chieti, ha insegnato presso l’’Università “ Marconi” di Roma e presso quella di Firenze.
È Responsabile Scientifico delle attività di Oncologia Integrata presso l’Azienda USL Toscana Sud Est e, presso la stessa USL, è specialista ambulatoriale nella Medicina Complementare. Inoltre, sempre a Firenze, è Responsabile Scientifico della Medicina Integrata a Villa Glicini e Ulivella.
Oltre a questo, copre vari ruoli istituzionali di grande prestigio: è Vicepresidente FISA (Federazione Italiana Società Agopuntura) e delegato della stessa ai rapporti FNOMCEO (Fed. Nazionale Ordine dei Medici). È Membro Esecutivo WFAS (World Federation of Acupuncture Societies); è nel direttivo nazionale SIPNEI e Responsabile Toscana per la stessa società scientifica; è Responsabile Tavolo Agopuntura per ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate); da anni è Presidente FISTQ (Federazione Italiana Scuole Tuina e Qigong); è Presidente dei Medici Agopuntori Toscana.
“Agopuntura tra passato e futuro”
"Agopuntura tra passato e futuro" - Dott. Franco Cracolici
Dott. Roberto Robba
Laureato a pieni voti in Odontoiatria e Protesi Dentaria, esercita da 37 anni la libera professione a Cagliari.
Perfezionato in Dentosofia presso l’Università di Tor Vergata a Roma, consegue il Master in Psico Neuro Endocrino Immunologia (PNEI) presso l’Università dell’Aquila.
Socio SIPNEI, è stato relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali su argomenti riguardanti la visione PNEI della Carie e della Malattia Parodontale. Insegna “Carie e Malattia Parodontale in ottica PNEI” presso la “Scuola di Medicina dell’Essere” di Torino.
Attualmente è ricercatore indipendente nel campo degli studi che collegano lo Stress alla formazione delle carie.
Un suo articolo pubblicato sulla rivista PNEI Review ha ribaltato la tradizionale teoria riduzionista sulla formazione della carie dandone una visione sistemica completa.
“Stress, carie e malattia parodontale. Un legame più forte di quanto immaginiamo”
Sono sempre più numerosi i lavori scientifici internazionali che dimostrano la stretta correlazione tra il vissuto psicosociale e le due patologie più frequenti che interessano la bocca, ovvero la CARIE e la MALATTIA PARODONTALE. Un tempo la responsabilità veniva data semplicemente e completamente ai batteri, considerati un invasore esterno, un nemico da combattere. Oggi, con una visione più ampia, come quella data dall’approccio PNEI, fattori come lo Stress, il “Terreno”, il Microbiota, l’Epigenetica entrano in gioco pesantemente nella Eziologia, nella Terapia e nella Prognosi di queste due malattie, rivelandone l’origine multifattoriale che va a coinvolgere l’organismo intero nelle sue componenti Psiche, Sistema Nervoso, Sistema Endocrino e Sistema Immunitario.
"Stress, carie e malattia parodontale. Un legame più forte di quanto immaginiamo"
Dott. Carlo Maggio
Medico chirurgo specializzato in cardiologia e statistica sanitaria. Successivamente si è specializzato anche in Medicina Funzionale presso l’Associazione Italiana di Medicina Funzionale dove attualmente svolge il ruolo di Segretario Nazionale e di docente. Ha un Master Universitario in Fondamenti di Fitoterapia ed uno in Nutrizione clinica.
È anche Segretario per la Regione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri (ANCE).
Svolge il ruolo di direttore del centro medico Salus Project a Rivoli, presso Torino, dove svolge l’attività di libero-professionista come cardiologo.
In passato ha svolto il ruolo di Dirigente medico di 1° livello e Responsabile degli ambulatori e del centro ipertensione presso l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica Ospedale sia dell’Ospedale di Verbania Pallanza che quello degli Infermi di Rivoli ed è anche stato Direttore Scientifico della Rivista medica: “Approccio Clinico Multidisciplinare”.
È docente in varie scuole di specializzazione e Master Universitari oltre che relatore in molti congressi Nazionali in ambito cardiologico.
“La gestione della pressione arteriosa nella medicina funzionale”
La pressione arteriosa è un’importante malattia e fattore di rischio cardiovascolare. Spesso, con un trattamento farmacologico mirato, possiamo normalizzare i valori pressori. Tuttavia, non è infrequente rilevare una marcata variabilità pressoria per cui il paziente è convinto che il trattamento sia inefficace. La modulazione della variabilità pressoria è uno degli obiettivi della medicina funzionale, che tende a studiare i campi di disturbo pronti a sovvertire l’equilibrio del nostro organismo e, in particolare, del sistema neurovegetativo.
Dott. Danilo Sirigu
Medico chirurgo con una specializzazione in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, in Radiodiagnostica e scienze delle immagini. È anche Dirigente Medico di 1° livello in Radiodiagnostica presso l’Ospedale Brotzu di Cagliari e, oltre a questo è Medico Ipnologo, Coordinatore Responsabile della Scuola di ecografia di base presso la Società Italiana Ultrasuoni in Medicina e Biologia (SIUMB), Coordinatore della Sezione Sarda della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI) e membro del Direttivo Nazionale presso sempre la SIPNEI, ed è Coordinatore della Sezione Sardegna e Docente presso Istituto Franco Granone, Centro Italiano Ipnosi Clinico Sperimentale.
“Applicazioni mediche dell'ipnosi”
L’ipnosi è una modalità comunicativa e relazionale che permette, attraverso la realizzazione di uno stato di coscienza modificato, di modulare, ottimizzandola, l’attività biologica e comportamentale del paziente.
Il suo utilizzo in ambito medico è già tradizionalmente sperimentato per gestire alterazioni emotive come l’ansia e le fobie, e nel controllo del dolore acuto e cronico .
Un utilizzo emergente è quello dell’inserimento nelle procedure interventistiche diagnostico-terapeutiche, e in sala operatoria in integrazione con l’anestesia anche in interventi di chirurgia maggiore.
Un ulteriore campo innovativo è l’associazione dell’Ipnosi con l’Ecografia che permette, attraverso la visualizzazione degli organi interni, di rimodulare il concetto di immagine corporea che nelle condizioni di malattia, o nei trapianti d’organo, viene ad essere alterata e interpretata come una perdita di interezza e di identità.
"La gestione della pressione arteriosa nella medicina funzionale" - Dott. C. Maggio
Applicazioni mediche dell'ipnosi - Dott. Sirigu
Dott. Carlo Maggio
Medico chirurgo specializzato in cardiologia e statistica sanitaria. Successivamente si è specializzato anche in Medicina Funzionale presso l’Associazione Italiana di Medicina Funzionale dove attualmente svolge il ruolo di Segretario Nazionale e di docente. Ha un Master Universitario in Fondamenti di Fitoterapia ed uno in Nutrizione clinica.
È anche Segretario per la Regione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione Nazionale Cardiologi Extraospedalieri (ANCE).
Svolge il ruolo di direttore del centro medico Salus Project a Rivoli, presso Torino, dove svolge l’attività di libero-professionista come cardiologo.
In passato ha svolto il ruolo di Dirigente medico di 1° livello e Responsabile degli ambulatori e del centro ipertensione presso l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica Ospedale sia dell’Ospedale di Verbania Pallanza che quello degli Infermi di Rivoli ed è anche stato Direttore Scientifico della Rivista medica: “Approccio Clinico Multidisciplinare”.
È docente in varie scuole di specializzazione e Master Universitari oltre che relatore in molti congressi Nazionali in ambito cardiologico.
“La gestione della pressione arteriosa nella medicina funzionale”
La pressione arteriosa è un’importante malattia e fattore di rischio cardiovascolare. Spesso, con un trattamento farmacologico mirato, possiamo normalizzare i valori pressori. Tuttavia, non è infrequente rilevare una marcata variabilità pressoria per cui il paziente è convinto che il trattamento sia inefficace. La modulazione della variabilità pressoria è uno degli obiettivi della medicina funzionale, che tende a studiare i campi di disturbo pronti a sovvertire l’equilibrio del nostro organismo e, in particolare, del sistema neurovegetativo.
"La gestione della pressione arteriosa nella medicina funzionale" - Dott. C. Maggio
Dott. Danilo Sirigu
Medico chirurgo con una specializzazione in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, in Radiodiagnostica e scienze delle immagini. È anche Dirigente Medico di 1° livello in Radiodiagnostica presso l’Ospedale Brotzu di Cagliari e, oltre a questo è Medico Ipnologo, Coordinatore Responsabile della Scuola di ecografia di base presso la Società Italiana Ultrasuoni in Medicina e Biologia (SIUMB), Coordinatore della Sezione Sarda della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI) e membro del Direttivo Nazionale presso sempre la SIPNEI, ed è Coordinatore della Sezione Sardegna e Docente presso Istituto Franco Granone, Centro Italiano Ipnosi Clinico Sperimentale.
“Applicazioni mediche dell'ipnosi”
L’ipnosi è una modalità comunicativa e relazionale che permette, attraverso la realizzazione di uno stato di coscienza modificato, di modulare, ottimizzandola, l’attività biologica e comportamentale del paziente.
Il suo utilizzo in ambito medico è già tradizionalmente sperimentato per gestire alterazioni emotive come l’ansia e le fobie, e nel controllo del dolore acuto e cronico .
Un utilizzo emergente è quello dell’inserimento nelle procedure interventistiche diagnostico-terapeutiche, e in sala operatoria in integrazione con l’anestesia anche in interventi di chirurgia maggiore.
Un ulteriore campo innovativo è l’associazione dell’Ipnosi con l’Ecografia che permette, attraverso la visualizzazione degli organi interni, di rimodulare il concetto di immagine corporea che nelle condizioni di malattia, o nei trapianti d’organo, viene ad essere alterata e interpretata come una perdita di interezza e di identità.
Applicazioni mediche dell'ipnosi - Dott. Sirigu
Dott. Fabio Gariboldi
Coach (qualifica Senior Practitioner EMCC – EIA), Coach Supervisor (qualifica ESIA and ESQA), Consulente Strategico e Formatore.
Da oltre 25 anni, sia in Italia che all’estero, si occupa di supportare le organizzazioni, i team e le persone, nei momenti di transizione e trasformazione. Ha ideato, implementato ed affinato metodologie di training e coaching innovative.
All’interno di Ingegneria Relazionale Srl ha creato la prima scuola italiana di Coaching Supervision riconosciuta da EMCC Italia e sviluppa applicazioni di Coaching per le organizzazioni aziendali e del terzo settore.
“Dalla compliance all’alleanza terapeutica - Modelli e tecniche conversazionali per aumentare l’efficacia nella relazione con il paziente”
In questo webinar, dedicato ai professionisti sanitari, offriremo alcune chiavi di lettura della relazione e best practice, per migliorare l’alleanza terapeutica con i propri pazienti.

Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva erosione del “potere dì ruolo” del professionista sanitario, con una crescente difficoltà nella gestione dell’alleanza terapeutica, con tutte le conseguenze che tutto ciò comporta.

L’aderenza terapeutica (compliance) è un problema complesso, tecnicamente un wicket problem (problema trappola) influenzato da molti fattori, come: la comprensione del trattamento, la tendenza a fidarsi delle informazioni che si trovano autonomamente in rete, la percezione del rischio, gli effetti collaterali, la disponibilità di supporto e la qualità del rapporto medico-paziente.

Questo webinar è pensato per quei professionisti convinti che subire questa dinamica, non è l’unica opzione possibile; e che farsi agenti attivi nella alleanza terapeutica con i propri assistiti, è parte del proprio ruolo ed è un fattore differenziante di successo.

Il webinar approfondirà prevalentemente queste dinamiche:
– la capacità del terapeuta di instaurare una conversazione efficace,
– l’utilizzo delle tecniche di nudge (spinta gentile),
– la consapevolezza e l’uso dell’intenzione e della presenza.

Infatti, in ogni relazione dove la fiducia e la compliance sono fondamentali, acquisire ed utilizzare questi strumenti può fare la differenza.

Dott.ssa Rosanna Schiralli
Psicologa e psicoterapeuta, si occupa da molti anni, presso il suo studio di Viterbo, di terapia del disagio dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. Ha pubblicato diversi testi di psicologia dell’età evolutiva, rivolti a docenti e genitori.
Nel 2004 ha vinto il premio Ukmar per la neuropsichiatria infantile e la ricerca nell’ambito del rapporto educativo. Conduce presso molte realtà scolastiche italiane attività di formazione rivolta a insegnanti su temi di psicologia dello sviluppo, di pedagogia e di didattica delle emozioni.
Organizza e conduce “Scuole per genitori”. È autrice per Mondadori e per altre case editrici.
Dott. Ulisse Mariani
Psicologo, psicoterapeuta e autore, svolge la sua attività clinica presso l’Unità operativa di psicologia dell’Azienda sanitaria di Viterbo. Si occupa da più di venticinque anni di prevenzione del disagio giovanile e di promozione del benessere nelle scuole.
Coordina la formazione e l’aggiornamento di insegnanti e operatori sanitari in molte realtà italiane ed estere, attivando programmi educativi e di prevenzione basati sul modello dell’Educazione emotiva. È autore di numerosi testi, articoli e ricerche di educazione alla salute, di prevenzione, di psicopatologia dell’età evolutiva e di psichiatria. Già docente di varie scuole di specializzazione in psicoterapia.
“La costruzione dell’empatia”
L’empatia non è una competenza innata, ma va sviluppata nei bambini e nei giovanissimi attraverso particolari atti educativi il più precocemente possibile, a casa e a scuola.
Lo sviluppo dell’empatia, così come la gestione e l’individuazione delle proprie e altrui emozioni che ne rappresentano la base, costituisce il miglior fattore di protezione per una sana crescita dell’autonomia, dell’autoefficacia e dell’autostima.
Questo breve webinar tratta dell’applicazione di un programma di educazione emotiva nelle scuole denominato Didattica delle Emozioni®, un metodo finalizzato alla costruzione dell’empatia negli alunni.
La Didattica delle Emozioni®, per le sue caratteristiche, consiste in un metodo di promozione della salute e di prevenzione precoce del disagio giovanile. È stato ideato e messo a punto negli anni da Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani, psicologi e ricercatori nel campo della psicologia dello sviluppo.
Oltre al metodo e a cenni sulla formazione dei docenti di ogni ordine e grado, il corso esporrà i risultati delle numerose sperimentazioni che, nel tempo, sono state svolte in Italia e in molti Paesi dell’Unione Europea, proprio per rendere il metodo decisamente valido e supportato da chiare evidenze scientifiche.
Gli studi svolti nelle varie sperimentazioni hanno coinvolto migliaia di alunni tra i 5 e i 16 anni e centinaia di docenti.
Recentemente, anche in vista dell’introduzione dell’ora di educazione emotiva nelle scuole, nel corso dell’anno scolastico 2021-22 sono stati ulteriormente approfonditi altri importanti parametri. Il metodo è stato infatti sottoposto a ulteriori due passaggi di studio: sono state sottoposte a verifica, per la prima volta al mondo, specifiche modificazioni psicobiologiche ed epigenetiche negli alunni reclutati in un programma di Didattica delle Emozioni® per misurare i livelli di benessere attraverso la misurazione di particolari markers biologici e genetici.
I risultati sono stati davvero rilevanti.
"Dalla compliance all’alleanza terapeutica" - Dott. Gariboldi
"La costruzione dell’empatia"
Dott. Fabio Gariboldi
Coach (qualifica Senior Practitioner EMCC – EIA), Coach Supervisor (qualifica ESIA and ESQA), Consulente Strategico e Formatore.
Da oltre 25 anni, sia in Italia che all’estero, si occupa di supportare le organizzazioni, i team e le persone, nei momenti di transizione e trasformazione. Ha ideato, implementato ed affinato metodologie di training e coaching innovative.
All’interno di Ingegneria Relazionale Srl ha creato la prima scuola italiana di Coaching Supervision riconosciuta da EMCC Italia e sviluppa applicazioni di Coaching per le organizzazioni aziendali e del terzo settore.
“Dalla compliance all’alleanza terapeutica - Modelli e tecniche conversazionali per aumentare l’efficacia nella relazione con il paziente”
In questo webinar, dedicato ai professionisti sanitari, offriremo alcune chiavi di lettura della relazione e best practice, per migliorare l’alleanza terapeutica con i propri pazienti.

Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva erosione del “potere dì ruolo” del professionista sanitario, con una crescente difficoltà nella gestione dell’alleanza terapeutica, con tutte le conseguenze che tutto ciò comporta.

L’aderenza terapeutica (compliance) è un problema complesso, tecnicamente un wicket problem (problema trappola) influenzato da molti fattori, come: la comprensione del trattamento, la tendenza a fidarsi delle informazioni che si trovano autonomamente in rete, la percezione del rischio, gli effetti collaterali, la disponibilità di supporto e la qualità del rapporto medico-paziente.

Questo webinar è pensato per quei professionisti convinti che subire questa dinamica, non è l’unica opzione possibile; e che farsi agenti attivi nella alleanza terapeutica con i propri assistiti, è parte del proprio ruolo ed è un fattore differenziante di successo.

Il webinar approfondirà prevalentemente queste dinamiche:
– la capacità del terapeuta di instaurare una conversazione efficace,
– l’utilizzo delle tecniche di nudge (spinta gentile),
– la consapevolezza e l’uso dell’intenzione e della presenza.

Infatti, in ogni relazione dove la fiducia e la compliance sono fondamentali, acquisire ed utilizzare questi strumenti può fare la differenza.

"Dalla compliance all’alleanza terapeutica" - Dott. Gariboldi
Dott.ssa Rosanna Schiralli
Psicologa e psicoterapeuta, si occupa da molti anni, presso il suo studio di Viterbo, di terapia del disagio dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. Ha pubblicato diversi testi di psicologia dell’età evolutiva, rivolti a docenti e genitori.
Nel 2004 ha vinto il premio Ukmar per la neuropsichiatria infantile e la ricerca nell’ambito del rapporto educativo. Conduce presso molte realtà scolastiche italiane attività di formazione rivolta a insegnanti su temi di psicologia dello sviluppo, di pedagogia e di didattica delle emozioni.
Organizza e conduce “Scuole per genitori”. È autrice per Mondadori e per altre case editrici.
Dott. Ulisse Mariani
Psicologo, psicoterapeuta e autore, svolge la sua attività clinica presso l’Unità operativa di psicologia dell’Azienda sanitaria di Viterbo. Si occupa da più di venticinque anni di prevenzione del disagio giovanile e di promozione del benessere nelle scuole.
Coordina la formazione e l’aggiornamento di insegnanti e operatori sanitari in molte realtà italiane ed estere, attivando programmi educativi e di prevenzione basati sul modello dell’Educazione emotiva. È autore di numerosi testi, articoli e ricerche di educazione alla salute, di prevenzione, di psicopatologia dell’età evolutiva e di psichiatria. Già docente di varie scuole di specializzazione in psicoterapia.
“La costruzione dell’empatia”
L’empatia non è una competenza innata, ma va sviluppata nei bambini e nei giovanissimi attraverso particolari atti educativi il più precocemente possibile, a casa e a scuola.
Lo sviluppo dell’empatia, così come la gestione e l’individuazione delle proprie e altrui emozioni che ne rappresentano la base, costituisce il miglior fattore di protezione per una sana crescita dell’autonomia, dell’autoefficacia e dell’autostima.
Questo breve webinar tratta dell’applicazione di un programma di educazione emotiva nelle scuole denominato Didattica delle Emozioni®, un metodo finalizzato alla costruzione dell’empatia negli alunni.
La Didattica delle Emozioni®, per le sue caratteristiche, consiste in un metodo di promozione della salute e di prevenzione precoce del disagio giovanile. È stato ideato e messo a punto negli anni da Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani, psicologi e ricercatori nel campo della psicologia dello sviluppo.
Oltre al metodo e a cenni sulla formazione dei docenti di ogni ordine e grado, il corso esporrà i risultati delle numerose sperimentazioni che, nel tempo, sono state svolte in Italia e in molti Paesi dell’Unione Europea, proprio per rendere il metodo decisamente valido e supportato da chiare evidenze scientifiche.
Gli studi svolti nelle varie sperimentazioni hanno coinvolto migliaia di alunni tra i 5 e i 16 anni e centinaia di docenti.
Recentemente, anche in vista dell’introduzione dell’ora di educazione emotiva nelle scuole, nel corso dell’anno scolastico 2021-22 sono stati ulteriormente approfonditi altri importanti parametri. Il metodo è stato infatti sottoposto a ulteriori due passaggi di studio: sono state sottoposte a verifica, per la prima volta al mondo, specifiche modificazioni psicobiologiche ed epigenetiche negli alunni reclutati in un programma di Didattica delle Emozioni® per misurare i livelli di benessere attraverso la misurazione di particolari markers biologici e genetici.
I risultati sono stati davvero rilevanti.
"La costruzione dell’empatia"
Prof. Marco Carini
Ordinario di Urologia presso l’Università degli Studi di Firenze, Primario della SOD (Strutture Organizzative Dipartimentali) ‘UROLOGIA ONCOLOGICA MININVASIVA ROBOTICA ED ANDROLOGICA’. Direttore Dipartimento DAI ‘DIPARTIMENTO ONCOLOGICO E DI CHIRURGIA AD INDIRIZZO ROBOTICO’ presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi. Fa parte del Consiglio di Amministrazione – Università degli Studi di Firenze ed è stato nominato Rappresentante dell’Ateneo nel Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale per Bio-Oncologia. È stato sia Consigliere che Membro del Comitato Scientifico della SIU (Società Italiana di Urologia) e Presidente AIU (Accademia Italiana Urologia).
Ha una straordinaria esperienza chirurgica poiché, a suo attivo, ha oltre 6500 interventi come primo operatore. A questa attività clinica, si aggiungono oltre 470 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali! Ha partecipato in numerosi Congressi Nazionali/Internazionali in ambito uroncologico, funzionale (maschile e femminile) con ruolo di Relatore – Moderatore e Segreteria scientifica, con riconoscimento di numerosi premi. È membro attivo della European Association of Urology, della Società Italiana di Urologia e della Società Italiana di Urologia Oncologica.
“Il bisturi sarà... pensionato? Approccio innovativo alle più comuni patologie urologiche”
L’urologia negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti sia per quanto riguarda l’approccio sia medico sia chirurgico, nella gran parte delle patologie afferenti a questa disciplina.
In particolare la chirurgica urologica è stata, nell’ultimo decennio, completamente stravolta dall’avvento di nuove tecnologie mininvasive, quali l’endoscopia, la laparoscopia, l’avvento di nuovi laser e della robotica che hanno relegato la chirurgia tradizionale ad un ruolo ancillare nel trattamento della calcolosi renale, dell’ipertrofia prostatica benigna, delle patologie oncologiche vescicali, renali e prostatiche.
Dott.ssa Laura Vaccaro
Psicologa-psicoterapeuta, socia SIPNEI (Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia) Lazio, membro Commissione Discipline Mentali della SIPNEI, insegnante metodo PNEIMED (Meditazione ad indirizzo PNEI), terapeuta EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
Edoardo Biagi
Atleta della Nazionale Paralimpica Italiana, classificato nei primi 8 del World Ranking EDGA nel 2022. Vicepresidente della Associazione Italiana Disabili Golfisti – AID Golf.
“Lo sport paralimpico nel percorso di cura oncologica: il golf come disciplina mente-corpo”
Ritrovarsi catapultati improvvisamente nel mondo della patologia oncologica prima e della disabilità poi non è stato semplice. Nella doppia veste di “pazienti” e di “professionisti”, Edoardo e Laura, marito e moglie nella vita, mostrano, attraverso la lente della visione integrata dell’organismo offerta dal paradigma della PNEI, come sia importante approntare un percorso di cura individualizzato, facendo emergere le caratteristiche e le risorse di ciascun paziente. Verrà argomentato come lo sport in generale, e la disciplina sportiva del golf in particolare, abbia consentito un importante cambiamento di prospettiva nel percorso di cura, fino ad arrivare per Edoardo a far parte della Nazionale Paralimpica di Golf e a scegliere di divulgare questa disciplina come una vera e propria terapia mente-corpo. Verrà posto l’accento, inoltre, sull’importanza dei vissuti emotivi e sul forte impatto di questi sul benessere, misurabile anche in termini di presenza e intensità dei sintomi, quale ad esempio il dolore cronico. Lo sport, quindi, anche in situazioni di grossa compromissione fisica, può rappresentare un importante strumento di resilienza e di cura.
"Il bisturi sarà... pensionato? Approccio innovativo alle più comuni patologie urologiche"
"Lo sport paralimpico nel percorso di cura oncologica: il golf come disciplina mente-corpo"
Prof. Marco Carini
Ordinario di Urologia presso l’Università degli Studi di Firenze, Primario della SOD (Strutture Organizzative Dipartimentali) ‘UROLOGIA ONCOLOGICA MININVASIVA ROBOTICA ED ANDROLOGICA’. Direttore Dipartimento DAI ‘DIPARTIMENTO ONCOLOGICO E DI CHIRURGIA AD INDIRIZZO ROBOTICO’ presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi. Fa parte del Consiglio di Amministrazione – Università degli Studi di Firenze ed è stato nominato Rappresentante dell’Ateneo nel Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale per Bio-Oncologia. È stato sia Consigliere che Membro del Comitato Scientifico della SIU (Società Italiana di Urologia) e Presidente AIU (Accademia Italiana Urologia).
Ha una straordinaria esperienza chirurgica poiché, a suo attivo, ha oltre 6500 interventi come primo operatore. A questa attività clinica, si aggiungono oltre 470 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali! Ha partecipato in numerosi Congressi Nazionali/Internazionali in ambito uroncologico, funzionale (maschile e femminile) con ruolo di Relatore – Moderatore e Segreteria scientifica, con riconoscimento di numerosi premi. È membro attivo della European Association of Urology, della Società Italiana di Urologia e della Società Italiana di Urologia Oncologica.
“Il bisturi sarà... pensionato? Approccio innovativo alle più comuni patologie urologiche”
L’urologia negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti sia per quanto riguarda l’approccio sia medico sia chirurgico, nella gran parte delle patologie afferenti a questa disciplina.
In particolare la chirurgica urologica è stata, nell’ultimo decennio, completamente stravolta dall’avvento di nuove tecnologie mininvasive, quali l’endoscopia, la laparoscopia, l’avvento di nuovi laser e della robotica che hanno relegato la chirurgia tradizionale ad un ruolo ancillare nel trattamento della calcolosi renale, dell’ipertrofia prostatica benigna, delle patologie oncologiche vescicali, renali e prostatiche.
"Il bisturi sarà... pensionato? Approccio innovativo alle più comuni patologie urologiche"
Dott.ssa Laura Vaccaro
Psicologa-psicoterapeuta, socia SIPNEI (Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia) Lazio, membro Commissione Discipline Mentali della SIPNEI, insegnante metodo PNEIMED (Meditazione ad indirizzo PNEI), terapeuta EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
Edoardo Biagi
Atleta della Nazionale Paralimpica Italiana, classificato nei primi 8 del World Ranking EDGA nel 2022. Vicepresidente della Associazione Italiana Disabili Golfisti – AID Golf.
“Lo sport paralimpico nel percorso di cura oncologica: il golf come disciplina mente-corpo”
Ritrovarsi catapultati improvvisamente nel mondo della patologia oncologica prima e della disabilità poi non è stato semplice. Nella doppia veste di “pazienti” e di “professionisti”, Edoardo e Laura, marito e moglie nella vita, mostrano, attraverso la lente della visione integrata dell’organismo offerta dal paradigma della PNEI, come sia importante approntare un percorso di cura individualizzato, facendo emergere le caratteristiche e le risorse di ciascun paziente. Verrà argomentato come lo sport in generale, e la disciplina sportiva del golf in particolare, abbia consentito un importante cambiamento di prospettiva nel percorso di cura, fino ad arrivare per Edoardo a far parte della Nazionale Paralimpica di Golf e a scegliere di divulgare questa disciplina come una vera e propria terapia mente-corpo. Verrà posto l’accento, inoltre, sull’importanza dei vissuti emotivi e sul forte impatto di questi sul benessere, misurabile anche in termini di presenza e intensità dei sintomi, quale ad esempio il dolore cronico. Lo sport, quindi, anche in situazioni di grossa compromissione fisica, può rappresentare un importante strumento di resilienza e di cura.
"Lo sport paralimpico nel percorso di cura oncologica: il golf come disciplina mente-corpo"
Dott. Bruno Galeazzi
Medico chirurgo con specializzazione in medicina interna. Ha lavorato alcuni anni come dirigente medico presso il Servizio per le Tossicodipendenze di Bassano del Grappa e in quel periodo ha avuto pubblicazioni scientifiche. Ha studiato Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese e nel 1996 ha studiato al Royal London Homeopathic Hospital, divenendo membro della Facoltà di Omeopatia.
Dal 1999 svolge l’attività di libero professionale, ponendo attenzione alla cura della persona nella sua totalità psicofisica utilizzando, in modo integrato, gli approcci terapeutici più adeguati in ogni situazione, con particolare attenzione per la medicina omeopatica, la fito-floriterapia e l’agopuntura.
Negli ultimi anni hanno pubblicato due articoli “Explaining homeopathy with quantum electrodynamics” e “The quantum nature of biological intelligence”, investigando il meccanismo d’azione dei medicinali omeopatici e, più in generale, le dinamiche fisiche che supportano l’ipotesi dell’unità mente-corpo.
“La medicina omeopatica: dalla ricerca alla clinica”
Le più recenti evidenze di efficacia clinica dell’omeopatia trovano nella ricerca di base un sostegno che è indirizzato alla spiegazione del meccanismo d’azione. La medicina omeopatica si presenta così nella pratica clinica come una risorsa terapeutica che è possibile aggiungere nella borsa del medico. L’omeopatia propone un modello esplicativo della salute e della malattia che, superando il riduzionismo meccanicistico, offre possibilità interpretative che dialogano non solo con la clinica convenzionale, ma anche con la psiconeuroendocrinoimmunologia e la psicosomatica. Accogliendo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, più volte espresse nei documenti dedicati alle Medicine Tradizionali e Complementari, è possibile un modello di medicina che integri diversi approcci terapeutici, permettendo la proficua collaborazione tra esperti in discipline diverse, offrendo così ad ogni paziente il meglio che la ricerca moderna e la tradizione possono esprimere.
Prof. Stefano Pacifici
Tecnico Sanitario di Radiologia Medica con 2 Master Universitari.
È esperto in Formazione di Formatori, in Psiconcologia, in micromovimentazione e sistemi di imaging avanzato ed in senologia diagnostica e coordinamento. Docente presso l’Università di Roma la “Sapienza” in corsi di laurea e Master, presso UniCamillus International Medical University, Honorary Research Fellow presso University of Salford di Manchester e docente presso varie ASL sulla qualità tecnica nello screening mammografico.
Autore di varie pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, attualmente editor del Journal of Advanced Health Care, autore di 4 monografie e vari capitoli in libri in ambito medico. Relatore in congressi nazionali ed internazionali in ambito senologico.
È anche componente del Comitato Scientifico Accademia di Senologia “Umberto Veronesi”, è componente del tavolo tecnico per la riorganizzazione dei programmi di screening e del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale Screening.
È l’attuale presidente di AITeRS (Associazione Italiana Tecnici di Radiologia Senologica), membro di FASTER (Federazione delle Associazioni Scientifiche dei Tecnici di Radiologia) e di EFRS (European Federation of Radiographers Societies) come Esperto in mammografia in rappresentanza dell’Italia. Coordinatore del Gruppo di studio nazionale Breast Imaging nella Federazione Nazionale Ordini TSRM-PSTRP.
È stato membro e consulente internazionale in varie commissioni Breast Cancer.
“Qualità e umanizzazione in Sanità. Il Compassionate care”
Oggi, il pieno riconoscimento della compassione come elemento essenziale della cura ha portato a un nuovo concetto di caring, che prende il nome di compassionate caring e che risponde appieno a quella modalità di prendersi cura in grado di soddisfare l’innato bisogno del paziente di connessione e relazione, svincolandosi da quell’immaginario che spesso continua ad associarla all’ambito palliativo. Una modalità che, al pari dell’esperienza del paziente, si è dimostrata in grado di migliorare gli outcome sanitari.
"La medicina omeopatica: dalla ricerca alla clinica" - Dott. Bruno Galeazzi
Qualità e umanizzazione in Sanità. Il Compassionate care
Dott. Bruno Galeazzi
Medico chirurgo con specializzazione in medicina interna. Ha lavorato alcuni anni come dirigente medico presso il Servizio per le Tossicodipendenze di Bassano del Grappa e in quel periodo ha avuto pubblicazioni scientifiche. Ha studiato Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese e nel 1996 ha studiato al Royal London Homeopathic Hospital, divenendo membro della Facoltà di Omeopatia.
Dal 1999 svolge l’attività di libero professionale, ponendo attenzione alla cura della persona nella sua totalità psicofisica utilizzando, in modo integrato, gli approcci terapeutici più adeguati in ogni situazione, con particolare attenzione per la medicina omeopatica, la fito-floriterapia e l’agopuntura.
Negli ultimi anni hanno pubblicato due articoli “Explaining homeopathy with quantum electrodynamics” e “The quantum nature of biological intelligence”, investigando il meccanismo d’azione dei medicinali omeopatici e, più in generale, le dinamiche fisiche che supportano l’ipotesi dell’unità mente-corpo.
“La medicina omeopatica: dalla ricerca alla clinica”
Le più recenti evidenze di efficacia clinica dell’omeopatia trovano nella ricerca di base un sostegno che è indirizzato alla spiegazione del meccanismo d’azione. La medicina omeopatica si presenta così nella pratica clinica come una risorsa terapeutica che è possibile aggiungere nella borsa del medico. L’omeopatia propone un modello esplicativo della salute e della malattia che, superando il riduzionismo meccanicistico, offre possibilità interpretative che dialogano non solo con la clinica convenzionale, ma anche con la psiconeuroendocrinoimmunologia e la psicosomatica. Accogliendo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, più volte espresse nei documenti dedicati alle Medicine Tradizionali e Complementari, è possibile un modello di medicina che integri diversi approcci terapeutici, permettendo la proficua collaborazione tra esperti in discipline diverse, offrendo così ad ogni paziente il meglio che la ricerca moderna e la tradizione possono esprimere.
"La medicina omeopatica: dalla ricerca alla clinica" - Dott. Bruno Galeazzi
Prof. Stefano Pacifici
Tecnico Sanitario di Radiologia Medica con 2 Master Universitari.
È esperto in Formazione di Formatori, in Psiconcologia, in micromovimentazione e sistemi di imaging avanzato ed in senologia diagnostica e coordinamento. Docente presso l’Università di Roma la “Sapienza” in corsi di laurea e Master, presso UniCamillus International Medical University, Honorary Research Fellow presso University of Salford di Manchester e docente presso varie ASL sulla qualità tecnica nello screening mammografico.
Autore di varie pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, attualmente editor del Journal of Advanced Health Care, autore di 4 monografie e vari capitoli in libri in ambito medico. Relatore in congressi nazionali ed internazionali in ambito senologico.
È anche componente del Comitato Scientifico Accademia di Senologia “Umberto Veronesi”, è componente del tavolo tecnico per la riorganizzazione dei programmi di screening e del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale Screening.
È l’attuale presidente di AITeRS (Associazione Italiana Tecnici di Radiologia Senologica), membro di FASTER (Federazione delle Associazioni Scientifiche dei Tecnici di Radiologia) e di EFRS (European Federation of Radiographers Societies) come Esperto in mammografia in rappresentanza dell’Italia. Coordinatore del Gruppo di studio nazionale Breast Imaging nella Federazione Nazionale Ordini TSRM-PSTRP.
È stato membro e consulente internazionale in varie commissioni Breast Cancer.
“Qualità e umanizzazione in Sanità. Il Compassionate care”
Oggi, il pieno riconoscimento della compassione come elemento essenziale della cura ha portato a un nuovo concetto di caring, che prende il nome di compassionate caring e che risponde appieno a quella modalità di prendersi cura in grado di soddisfare l’innato bisogno del paziente di connessione e relazione, svincolandosi da quell’immaginario che spesso continua ad associarla all’ambito palliativo. Una modalità che, al pari dell’esperienza del paziente, si è dimostrata in grado di migliorare gli outcome sanitari.
Qualità e umanizzazione in Sanità. Il Compassionate care
Dott.ssa Antonella Braglia
Medico chirurgo con specializzazione in Fisioterapia ed in Reumatologia presso l’università di Bologna. Nel 1999 ho conseguito il diploma di Osteopatia presso il Collegio Italiano di Osteopatia (CIO) dove ha insegnato per molti anni.
Ha lunga esperienza clinica poiché ha lavorato per alcuni anni come Assistente Medico in Medicina Generale e in Fisiatria presso gli Ospedali di Modena e di Parma.
Dal 2003 ad oggi svolge attività libero-professionale come Fisiatra, Reumatologo e Osteopata oltre a quella di e direttore sanitario a Modena. Ha collaborato alla pubblicazione delle riviste online “Osteopatia news” e “Osteopatia pediatrica 3”.
“La Fibromialgia: aspetti clinici e terapeutici”
La Fibromialgia è una problematica molto diffusa, ormai riconosciuta e definita da criteri diagnostici validati scientificamente. Prevalente nel sesso femminile ma di riscontro frequente anche in quello maschile e nell’età infanto-giovanile.
La complessità dei sintomi che comprende in primis il dolore ma anche problematiche generali extrascheletriche rende spesso difficile la diagnosi.
Durante questo incontro cercheremo di definire i criteri diagnostici e le manifestazioni cliniche, la terapia farmacologica e non farmacologica a conferma dell’approccio multidisciplinare sul quale si deve basare il trattamento di questa patologia.
Dott. Attilio Cavezzi
Medico chirurgo specializzato in Chirurgia Vascolare. È Direttore Medico dell’Eurocenter Venalinfa di San Benedetto del Tronto ed è stato vice-presidente mondiale della International Union of Phlebology.
In occasione del Congresso Mondiale di Flebologia svoltosi a Melbourne nel 2018 ha ricevuto l’Award of Excellence for International Collaboration in Phlebology.
Chairman e Membro di una serie di Consensus Conferences con pubblicazione di vari documenti nazionali e internazionali in ambito di chirurgia vascolare, flebologia e linfologia.
È Membro dell’editorial board di alcune riviste internazionali, quali ad esempio il Journal of Clinical Medicine, Current Aging Science, International Angiology.
Relatore ed autore di varie letture magistrali in molteplici congressi internazionali negli ultimi 25 anni in ambito di flebolinfologia e medicina della longevità.
Membro di Medici Senza Frontiere e dal 2007 Coordinatore e partecipante quale medico volontario a numerose missioni medico-flebologiche umanitarie in paesi quali Ecuador e Nicaragua.
Da circa 12 anni medico volontario con attività diagnostica-terapeutica vascolare presso l’ambulatorio dell’associazione Caritas di San Benedetto del Tronto.
Autore di oltre un centinaio di pubblicazioni in merito ad argomenti sulle malattie di circolazione e nell’ambito della medicina della longevità.
Co-autore di alcuni libri pubblicati in varie lingue, Professore Universitario ad Honorem Visitante dell’Università Salvador di Buenos Aires (Argentina).
Direttore e Docente di alcune centinaia di corsi educazionali in Italia ed in oltre 20 paesi esteri mirati alla diagnosi e terapia delle malattie delle vene e dei vasi linfatici, con la formazione di oltre 6000 medici, infermieri e fisioterapisti in questo ambito medico-scientifico.
Membro di numerose società scientifiche italiane (tra cui la SIPNEI) ed internazionali.
“Medicina translazionale e linfologia (linfedema e non solo)”
L’autore presenterà la letteratura internazionale e le proprie esperienze personali a proposito delle potenzialità della medicina translazionale in ambito linfologico. Verranno riportate le interazioni possibili da parte delle figure sanitarie che si occupano di malattie vascolari (linfologiche in primis) con le varie procedure diagnostiche e terapeutiche non tipicamente vascolari (per esempio HRV, training respiratorio), al fine di migliorare la gestione del/la paziente affetta da linfedema. Similmente, si presenteranno evidenze scientifiche e pratica personale circa la interazione diagnostico/terapeutica tra il mondo della medicina e chirurgia vascolare e quello di discipline diverse, tra cui neurologia, oncologia, cardiologia ecc.
Uno spazio specifico sarà dedicato infine a quei concetti propri della PNEI che possono trovare applicazione in questi ambiti innovativi della medicina translazionale e nella funzione del sistema linfatico.
La Fibromialgia: aspetti clinici e terapeutici
Medicina translazionale e linfologia (linfedema e non solo)
Dott.ssa Antonella Braglia
Medico chirurgo con specializzazione in Fisioterapia ed in Reumatologia presso l’università di Bologna. Nel 1999 ho conseguito il diploma di Osteopatia presso il Collegio Italiano di Osteopatia (CIO) dove ha insegnato per molti anni.
Ha lunga esperienza clinica poiché ha lavorato per alcuni anni come Assistente Medico in Medicina Generale e in Fisiatria presso gli Ospedali di Modena e di Parma.
Dal 2003 ad oggi svolge attività libero-professionale come Fisiatra, Reumatologo e Osteopata oltre a quella di e direttore sanitario a Modena. Ha collaborato alla pubblicazione delle riviste online “Osteopatia news” e “Osteopatia pediatrica 3”.
“La Fibromialgia: aspetti clinici e terapeutici”
La Fibromialgia è una problematica molto diffusa, ormai riconosciuta e definita da criteri diagnostici validati scientificamente. Prevalente nel sesso femminile ma di riscontro frequente anche in quello maschile e nell’età infanto-giovanile.
La complessità dei sintomi che comprende in primis il dolore ma anche problematiche generali extrascheletriche rende spesso difficile la diagnosi.
Durante questo incontro cercheremo di definire i criteri diagnostici e le manifestazioni cliniche, la terapia farmacologica e non farmacologica a conferma dell’approccio multidisciplinare sul quale si deve basare il trattamento di questa patologia.
La Fibromialgia: aspetti clinici e terapeutici
Dott. Attilio Cavezzi
Medico chirurgo specializzato in Chirurgia Vascolare. È Direttore Medico dell’Eurocenter Venalinfa di San Benedetto del Tronto ed è stato vice-presidente mondiale della International Union of Phlebology.
In occasione del Congresso Mondiale di Flebologia svoltosi a Melbourne nel 2018 ha ricevuto l’Award of Excellence for International Collaboration in Phlebology.
Chairman e Membro di una serie di Consensus Conferences con pubblicazione di vari documenti nazionali e internazionali in ambito di chirurgia vascolare, flebologia e linfologia.
È Membro dell’editorial board di alcune riviste internazionali, quali ad esempio il Journal of Clinical Medicine, Current Aging Science, International Angiology.
Relatore ed autore di varie letture magistrali in molteplici congressi internazionali negli ultimi 25 anni in ambito di flebolinfologia e medicina della longevità.
Membro di Medici Senza Frontiere e dal 2007 Coordinatore e partecipante quale medico volontario a numerose missioni medico-flebologiche umanitarie in paesi quali Ecuador e Nicaragua.
Da circa 12 anni medico volontario con attività diagnostica-terapeutica vascolare presso l’ambulatorio dell’associazione Caritas di San Benedetto del Tronto.
Autore di oltre un centinaio di pubblicazioni in merito ad argomenti sulle malattie di circolazione e nell’ambito della medicina della longevità.
Co-autore di alcuni libri pubblicati in varie lingue, Professore Universitario ad Honorem Visitante dell’Università Salvador di Buenos Aires (Argentina).
Direttore e Docente di alcune centinaia di corsi educazionali in Italia ed in oltre 20 paesi esteri mirati alla diagnosi e terapia delle malattie delle vene e dei vasi linfatici, con la formazione di oltre 6000 medici, infermieri e fisioterapisti in questo ambito medico-scientifico.
Membro di numerose società scientifiche italiane (tra cui la SIPNEI) ed internazionali.
“Medicina translazionale e linfologia (linfedema e non solo)”
L’autore presenterà la letteratura internazionale e le proprie esperienze personali a proposito delle potenzialità della medicina translazionale in ambito linfologico. Verranno riportate le interazioni possibili da parte delle figure sanitarie che si occupano di malattie vascolari (linfologiche in primis) con le varie procedure diagnostiche e terapeutiche non tipicamente vascolari (per esempio HRV, training respiratorio), al fine di migliorare la gestione del/la paziente affetta da linfedema. Similmente, si presenteranno evidenze scientifiche e pratica personale circa la interazione diagnostico/terapeutica tra il mondo della medicina e chirurgia vascolare e quello di discipline diverse, tra cui neurologia, oncologia, cardiologia ecc.
Uno spazio specifico sarà dedicato infine a quei concetti propri della PNEI che possono trovare applicazione in questi ambiti innovativi della medicina translazionale e nella funzione del sistema linfatico.
Medicina translazionale e linfologia (linfedema e non solo)
Dott.ssa Ida Ferrara
Medico chirurgo, specializzato in ginecologia ed Ostetricia ed in Omeopatia. È esperta in Medicina Funzionale Regolatoria.
Ha svolto attività di ricerca e di clinica in Inghilterra, a Londra (alla Queen Mery University come Research Fellow), ed attualmente è Direttore Medico dello ’Studio Medico Gunè per la salute della donna’ a Napoli.
È docente di Medicina Funzionale presso la scuola AIMF sia per Medici che per Farmacisti, ed è docente alla scuola di ossigeno-ozonoterapia per Medici ed Odontoiatri.
È anche Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Medicina Funzionale.
Il campo della Riproduzione Umana rappresenta tuttora il suo interesse principale. Non a caso collabora come consulente con la Clinica Care Mujer di Siviglia ed il Centro Genesis e Chemis afferenti alla clinica Iatreion di Caserta dove è basata la sua attività per la cura e la prevenzione della fertilità umana. Oltre a questo, si dedica alla dimostrazione ed alla diffusione della applicazione della radiofrequenza nel trattamento non invasivo dei miomi ed è autrice di pubblicazioni nel campo dell’applicazione della Medicina Funzionale.
“Non chiamatele Caldane: Chiamatele fonti di energia”
Le donne che oggi si avviano verso la mezza età, rappresentano una forza da non sottovalutare, per il numero e per l’influenza che detengono sul mondo economico e culturale. Un gruppo sempre più numeroso di donne educate, sofisticate e determinate a prendere il controllo della propria salute (Christiane Northrup, MD).
Conoscere la fisiopatologia della natura della Vampata di calore in menopausa ci permette di svelarne il significato e di apprendere le regole per sconfiggerla. Lo stile di vita, i prodotti naturali ed il nostro atteggiamento nei confronti della vita si dimostrano la chiave di volta.
La Medicina Funzionale propone una nuova metodologia aderente ai tempi moderni. Spiega gli intricati meccanismi dei sistemici biologici che determinano l’unicità di ogni paziente.
Una caratteristica della Medicina Funzionale sono la presenza e l’attitudine al counselling del medico per dirigere diagnosi e scelte terapeutiche assieme al paziente che si riconosce come artefice della sua resilienza e capace di riprendere il controllo della propria salute.
Dott.ssa Olga Rickards
Professore ordinario e Direttore del Centro di Antropologia Molecolare per lo Studio dell’aDNA (Dip. Biologia, Univ. Roma Tor Vergata).
Direttore Dip Biologia (2018-2021).
Coordinatore Macroarea di Sc. MFN (2013-2018).
Vicedirettore Dip. Biologia (2012_2018).
Presidente del Consiglio Corsi di Studio di Sc. Biologiche (2005-2012).
Coordinatore del Dottorato in Biologia Evoluzionistica ed Ecologia (Dip. Biologia, Tor Vergata Univ. Roma).
Membro del Direttivo dell’Associazione Antropologica Italiana (2008-2014).
Vincitrice del premio internazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei “Fabio Frassetto” per l’antropologia per il 2009.
Incarichi scientifici ed accademici: borsista NATO, Univ. Hawaii (1998-1999; 1991-1992; 1994); ricercatore ospite, Univ. Bremen FRG (1985); Univ. Napoli (1986); Roche Molecular System, Alameda California; Univ. Bilbao e Univ. Complutense de Madrid, España (1994).
Responsabile scientifico di programmi CEE e CNR; di Progetti PRIN 2003, 2005, 2008, 2010-11, 2017, 2020.
Coordinatore scientifico Nazionale di Progetti PRIN 2005, 2008, 2010-11.
Organizzatrice del 51st Symposium of SSHB, Roma, 2009 e di altri convegni nazionali e internazionali.
Direttrice della sezione italiana dell’International Columbus Identification DNA Team (Prof. J. Lorente, Univ. Granada).
Editor dal 2004 al 2021 della rivista scientifica internazionale Annals of Human Biology (Taylor & Francis).
Membro dell’Editorial Board della Revista Española de Antropologia Biologica e del Comitato Scientifico della Rivista Antropos.
Impegni didattici svolti: Antropologia Molecolare, Archeologia Molecolare e Antropologia, Univ. Tor Vergata: Fac. Sc. M.F.N. e Lettere e Filosofia; Antropologia Univ. Cassino: Fac. Lettere e Filosofia. Docente al Master NAT e al Master in Comunicazione della Scienza dell’Univ. Tor Vergata.
Membro del Consiglio del Master in Comunicazione della Scienza e Membro del Dottorato in BEE (Univ. Tor Vergata). Svolge attività di divulgazione scientifica.
Curatrice di mostre di Antropologia.
“Uomini per caso: la nostra storia evolutiva”
La nostra specie nasce in Africa recentemente, circa 200.000 anni fa, e subito dopo, durante la sua dispersione nel resto del mondo, si incontra e incrocia con altri nostri antenati ormai estinti, i neandertaliani e i denisovani e verosimilmente anche con parenti più arcaici a cui ancora non è stato dato un nome. Questi mescolamenti non ci devono stupire perché i più recenti dati molecolari hanno evidenziato che l’ibridazione tra specie animali diverse è un evento molto diffuso non solo in cattività ma anche in natura. E così anche Homo sapiens, Neandertal e Denisova si sono mescolati e hanno generato prole fertile. Di fatto, l’ibridazione avrebbe potuto fornire velocemente ai primi rappresentanti della nostra specie, che si diffondevano fuori dall’Africa, varianti genetiche più adatte, sia a livello ambientale che immunitario, alla sopravvivenza nelle nuove aree che andavano a colonizzare. Un processo noto come introgressione adattativa, ben documentato nelle piante e nei batteri e che potrebbe essere stato un importante fattore nell’adattamento della nostra specie.
Non chiamatele Caldane: Chiamatele fonti di energia
Uomini per caso: la nostra storia evolutiva
Dott.ssa Ida Ferrara
Medico chirurgo, specializzato in ginecologia ed Ostetricia ed in Omeopatia. È esperta in Medicina Funzionale Regolatoria.
Ha svolto attività di ricerca e di clinica in Inghilterra, a Londra (alla Queen Mery University come Research Fellow), ed attualmente è Direttore Medico dello ’Studio Medico Gunè per la salute della donna’ a Napoli.
È docente di Medicina Funzionale presso la scuola AIMF sia per Medici che per Farmacisti, ed è docente alla scuola di ossigeno-ozonoterapia per Medici ed Odontoiatri.
È anche Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Medicina Funzionale.
Il campo della Riproduzione Umana rappresenta tuttora il suo interesse principale. Non a caso collabora come consulente con la Clinica Care Mujer di Siviglia ed il Centro Genesis e Chemis afferenti alla clinica Iatreion di Caserta dove è basata la sua attività per la cura e la prevenzione della fertilità umana. Oltre a questo, si dedica alla dimostrazione ed alla diffusione della applicazione della radiofrequenza nel trattamento non invasivo dei miomi ed è autrice di pubblicazioni nel campo dell’applicazione della Medicina Funzionale.
“Non chiamatele Caldane: Chiamatele fonti di energia”
Le donne che oggi si avviano verso la mezza età, rappresentano una forza da non sottovalutare, per il numero e per l’influenza che detengono sul mondo economico e culturale. Un gruppo sempre più numeroso di donne educate, sofisticate e determinate a prendere il controllo della propria salute (Christiane Northrup, MD).
Conoscere la fisiopatologia della natura della Vampata di calore in menopausa ci permette di svelarne il significato e di apprendere le regole per sconfiggerla. Lo stile di vita, i prodotti naturali ed il nostro atteggiamento nei confronti della vita si dimostrano la chiave di volta.
La Medicina Funzionale propone una nuova metodologia aderente ai tempi moderni. Spiega gli intricati meccanismi dei sistemici biologici che determinano l’unicità di ogni paziente.
Una caratteristica della Medicina Funzionale sono la presenza e l’attitudine al counselling del medico per dirigere diagnosi e scelte terapeutiche assieme al paziente che si riconosce come artefice della sua resilienza e capace di riprendere il controllo della propria salute.
Non chiamatele Caldane: Chiamatele fonti di energia
Dott.ssa Olga Rickards
Professore ordinario e Direttore del Centro di Antropologia Molecolare per lo Studio dell’aDNA (Dip. Biologia, Univ. Roma Tor Vergata).
Direttore Dip Biologia (2018-2021).
Coordinatore Macroarea di Sc. MFN (2013-2018).
Vicedirettore Dip. Biologia (2012_2018).
Presidente del Consiglio Corsi di Studio di Sc. Biologiche (2005-2012).
Coordinatore del Dottorato in Biologia Evoluzionistica ed Ecologia (Dip. Biologia, Tor Vergata Univ. Roma).
Membro del Direttivo dell’Associazione Antropologica Italiana (2008-2014).
Vincitrice del premio internazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei “Fabio Frassetto” per l’antropologia per il 2009.
Incarichi scientifici ed accademici: borsista NATO, Univ. Hawaii (1998-1999; 1991-1992; 1994); ricercatore ospite, Univ. Bremen FRG (1985); Univ. Napoli (1986); Roche Molecular System, Alameda California; Univ. Bilbao e Univ. Complutense de Madrid, España (1994).
Responsabile scientifico di programmi CEE e CNR; di Progetti PRIN 2003, 2005, 2008, 2010-11, 2017, 2020.
Coordinatore scientifico Nazionale di Progetti PRIN 2005, 2008, 2010-11.
Organizzatrice del 51st Symposium of SSHB, Roma, 2009 e di altri convegni nazionali e internazionali.
Direttrice della sezione italiana dell’International Columbus Identification DNA Team (Prof. J. Lorente, Univ. Granada).
Editor dal 2004 al 2021 della rivista scientifica internazionale Annals of Human Biology (Taylor & Francis).
Membro dell’Editorial Board della Revista Española de Antropologia Biologica e del Comitato Scientifico della Rivista Antropos.
Impegni didattici svolti: Antropologia Molecolare, Archeologia Molecolare e Antropologia, Univ. Tor Vergata: Fac. Sc. M.F.N. e Lettere e Filosofia; Antropologia Univ. Cassino: Fac. Lettere e Filosofia. Docente al Master NAT e al Master in Comunicazione della Scienza dell’Univ. Tor Vergata.
Membro del Consiglio del Master in Comunicazione della Scienza e Membro del Dottorato in BEE (Univ. Tor Vergata). Svolge attività di divulgazione scientifica.
Curatrice di mostre di Antropologia.
“Uomini per caso: la nostra storia evolutiva”
La nostra specie nasce in Africa recentemente, circa 200.000 anni fa, e subito dopo, durante la sua dispersione nel resto del mondo, si incontra e incrocia con altri nostri antenati ormai estinti, i neandertaliani e i denisovani e verosimilmente anche con parenti più arcaici a cui ancora non è stato dato un nome. Questi mescolamenti non ci devono stupire perché i più recenti dati molecolari hanno evidenziato che l’ibridazione tra specie animali diverse è un evento molto diffuso non solo in cattività ma anche in natura. E così anche Homo sapiens, Neandertal e Denisova si sono mescolati e hanno generato prole fertile. Di fatto, l’ibridazione avrebbe potuto fornire velocemente ai primi rappresentanti della nostra specie, che si diffondevano fuori dall’Africa, varianti genetiche più adatte, sia a livello ambientale che immunitario, alla sopravvivenza nelle nuove aree che andavano a colonizzare. Un processo noto come introgressione adattativa, ben documentato nelle piante e nei batteri e che potrebbe essere stato un importante fattore nell’adattamento della nostra specie.
Uomini per caso: la nostra storia evolutiva
Dott. Massimo Bonucci
Medico con specializzazione in Anatomia Patologica ed Oncologia Medica. Si è formato in Oncologia Integrata presso la Paracelsus Klinik di Hannover, sotto la guida del Presidente della Società di Oncologia tedesca, Dottor Nieper. Ha collaborato in qualità di Anatomo-Patologo per la stesura della classificazione di adenomi e polipi intestinali, con la Società Italiana di Gastroenterologia. In Anatomia Patologica è specialista sulle patologie mammarie, prostatiche, celebrali e sulle patologie linfoproliferative. Nel 2010 ha fondato l’Associazione di Ricerca Terapie Oncologiche Integrate, A.R.T.O.I., di cui è Presidente. È membro dell’International Accademy of Pathology, della Commissione Internazionale Scambi Culturali Scientifici dell’Ordine dei Medici di Roma, della Società Americana di Oncologia Integrata. È Visiting Professor della Zejiang Chinese Medical University di Hangzhou, Professore presso l’Università La Sapienza e l’Università Guglielmo Marconi di Roma, l’Università di Siena, di San Marino e di Chieti-Pescara. Ha pubblicato oltre 100 articoli scientifici su riviste nazionali ed internazionali. È autore del libro “Quello che mangi fa la differenza” e co-autore di due testi in lingua inglese: “Clinician’s Guide to AHCC® Evidence-Based Nutritional Immunotherapy” – “Multi-targeted Approach to Treatment of Cancer”. Collabora con Società di Oncologia Integrata della Korea, del Giappone, dell’Argentina; con l’Università di Hong Kong, del Texas e di Haifa ed ha relazioni internazionali con colleghi di numerosi paesi stranieri.
“Medicina integrata in oncologia”
Una gradita occasione per far conoscere al meglio la realtà dell’Oncologia Integrata: come Oncologo e Presidente di ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) mostrerò le molteplici sfaccettature del trattamento terapeutico a 360° del paziente oncologico. Associare alimentazione corretta e terapie integrate, a supporto del sistema immunitario di chi deve affrontare chemio e/o radioterapia, permette di migliorare notevolmente la qualità della vita, questa è la nostra mission da sempre.
Dott. Karl Zippelius
Medico specializzato in medicina dello sport, agopuntore, esperto di Medicina Tradizionale Cinese e, nello specifico, di ortopedia e traumatologia dato che si è specializzato in vari ospedali ortopedici cinesi. Collabora dal 2010 con l’Istituto austriaco di medicina dello sport. Fa parte dell’équipe medica della Clinica “Sportmedic” di Vienna per integrare chirurgia e MTC per un migliore trattamento delle lesioni del legamento crociato. Da molti anni, come collaboratore medico, si occupa di giocatori di calcio professionisti del Rapid Vienna. Lavora privatamente a Firenze, con particolare attenzione alla traumatologia e all’ortopedia di musicisti, atleti e ballerini. Oltre a questo, organizza gruppi di studio presso ospedali e università cinesi come l’Università dello Sport di Chengdu e l’Ospedale ortopedico del Dr. He. Ha pubblicato molti lavori scientifici ed insegna anche in molte Università e paesi Europei: Germania, Austria, Svizzera, Croazia, Australia, Italia, Belgio e Inghilterra. Oltre a questo, il Dr. Zippelius è un violinista, diplomato al conservatorio di Firenze, e dal 2010 suona il violino e la viola con la World Doctors Orchestra.
“Il grande potenziale della medicina tradizionale cinese (MTC) per la prevenzione e il trattamento dei traumi sportivi”
Il trattamento topico con formule di erbe medicinali cinesi, le tecniche manuali “Tui Na” e l’agopuntura sono potenti strumenti della MTC per integrare lo schema RICE occidentale in caso di traumi sportivi.
Durante il suo webinar, il dott. Karl Zippelius spiegherà, vista la sua ampia esperienza in ambito sportivo traumatologico, come la MTC consideri l’intervento sul “software” (punti di agopuntura, Qi) importante quanto l’hardware (cellule, struttura anatomica, processi biomeccanici) durante le tre fasi di guarigione delle lesioni muscolo-scheletriche.
Medicina integrata in oncologia
La medicina tradizionale cinese (MTC) per la prevenzione e il trattamento dei traumi sportivi
Dott. Massimo Bonucci
Medico con specializzazione in Anatomia Patologica ed Oncologia Medica. Si è formato in Oncologia Integrata presso la Paracelsus Klinik di Hannover, sotto la guida del Presidente della Società di Oncologia tedesca, Dottor Nieper. Ha collaborato in qualità di Anatomo-Patologo per la stesura della classificazione di adenomi e polipi intestinali, con la Società Italiana di Gastroenterologia. In Anatomia Patologica è specialista sulle patologie mammarie, prostatiche, celebrali e sulle patologie linfoproliferative. Nel 2010 ha fondato l’Associazione di Ricerca Terapie Oncologiche Integrate, A.R.T.O.I., di cui è Presidente. È membro dell’International Accademy of Pathology, della Commissione Internazionale Scambi Culturali Scientifici dell’Ordine dei Medici di Roma, della Società Americana di Oncologia Integrata. È Visiting Professor della Zejiang Chinese Medical University di Hangzhou, Professore presso l’Università La Sapienza e l’Università Guglielmo Marconi di Roma, l’Università di Siena, di San Marino e di Chieti-Pescara. Ha pubblicato oltre 100 articoli scientifici su riviste nazionali ed internazionali. È autore del libro “Quello che mangi fa la differenza” e co-autore di due testi in lingua inglese: “Clinician’s Guide to AHCC® Evidence-Based Nutritional Immunotherapy” – “Multi-targeted Approach to Treatment of Cancer”. Collabora con Società di Oncologia Integrata della Korea, del Giappone, dell’Argentina; con l’Università di Hong Kong, del Texas e di Haifa ed ha relazioni internazionali con colleghi di numerosi paesi stranieri.
“Medicina integrata in oncologia”
Una gradita occasione per far conoscere al meglio la realtà dell’Oncologia Integrata: come Oncologo e Presidente di ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) mostrerò le molteplici sfaccettature del trattamento terapeutico a 360° del paziente oncologico. Associare alimentazione corretta e terapie integrate, a supporto del sistema immunitario di chi deve affrontare chemio e/o radioterapia, permette di migliorare notevolmente la qualità della vita, questa è la nostra mission da sempre.
Medicina integrata in oncologia
Dott. Karl Zippelius
Medico specializzato in medicina dello sport, agopuntore, esperto di Medicina Tradizionale Cinese e, nello specifico, di ortopedia e traumatologia dato che si è specializzato in vari ospedali ortopedici cinesi. Collabora dal 2010 con l’Istituto austriaco di medicina dello sport. Fa parte dell’équipe medica della Clinica “Sportmedic” di Vienna per integrare chirurgia e MTC per un migliore trattamento delle lesioni del legamento crociato. Da molti anni, come collaboratore medico, si occupa di giocatori di calcio professionisti del Rapid Vienna. Lavora privatamente a Firenze, con particolare attenzione alla traumatologia e all’ortopedia di musicisti, atleti e ballerini. Oltre a questo, organizza gruppi di studio presso ospedali e università cinesi come l’Università dello Sport di Chengdu e l’Ospedale ortopedico del Dr. He. Ha pubblicato molti lavori scientifici ed insegna anche in molte Università e paesi Europei: Germania, Austria, Svizzera, Croazia, Australia, Italia, Belgio e Inghilterra. Oltre a questo, il Dr. Zippelius è un violinista, diplomato al conservatorio di Firenze, e dal 2010 suona il violino e la viola con la World Doctors Orchestra.
“Il grande potenziale della medicina tradizionale cinese (MTC) per la prevenzione e il trattamento dei traumi sportivi”
Il trattamento topico con formule di erbe medicinali cinesi, le tecniche manuali “Tui Na” e l’agopuntura sono potenti strumenti della MTC per integrare lo schema RICE occidentale in caso di traumi sportivi.
Durante il suo webinar, il dott. Karl Zippelius spiegherà, vista la sua ampia esperienza in ambito sportivo traumatologico, come la MTC consideri l’intervento sul “software” (punti di agopuntura, Qi) importante quanto l’hardware (cellule, struttura anatomica, processi biomeccanici) durante le tre fasi di guarigione delle lesioni muscolo-scheletriche.
La medicina tradizionale cinese (MTC) per la prevenzione e il trattamento dei traumi sportivi
Dott. Fabio Sinibaldi
MBPsS, PsyD.
Con una carriera internazionale di oltre 20 anni, è il fondatore di Association for Integrative Sciences, Direttore scientifico e ideatore del Master in Scienze Integrative Applicate, Docente in master e seminari universitari e per diverse scuole di specializzazione in Medicina, Psicoterapia, Fisioterapia, Osteopatia e altri ambiti professionali orientati all’integrazione e multi-disciplinarietà.
Dopo la laurea in psicologia e la specializzazione in psicoterapia approfondisce PNEI, Neuroscienze applicate, Neurobiologia affettiva e del comportamento, Metabolismo della performance e dei processi mentali, Epigenetica e numerose altre discipline che vengono rilette e rese applicative con la visione unificata delle Scienze Integrative.
Presentazione del libro: "Stress, Emozioni e Salute - Il Manuale per i Professionisti Integrati"
Stress e emozioni rappresentano due fattori centrali della vita e dell’esperienza umana. Sono i due meccanismi principali con cui ci adattiamo al mondo, gestiamo i pericoli, superiamo le sfide quotidiane e affrontiamo le grandi imprese che ci appassionano. Sono anche alla base delle nostre motivazioni e della vita relazionale. Purtroppo, di contro, sono anche gli stessi meccanismi attraverso cui – più spesso di quanto si pensi – iniziano i processi che portano a sviluppare malattie e disfunzioni di vario tipo. Infatti, le risposte di stress ed emotive sono fenomeni complessi, che coinvolgono tutte le dimensioni mente-corpo.
In questo testo – in modo strutturato, scientifico e con taglio pratico – analizziamo tutti i sistemi coinvolti: le più sofisticate interazioni tra postura, emozioni e sistema immunitario; i collegamenti tra il linguaggio con cui si pensa e la capacità di fare previsioni corrette sull’efficacia dei propri comportamenti; i brain network che regolano la gestione dei pericoli in relazione agli stati di incertezza e all’immagine di sé; i meccanismi corporei, anche quelli meno noti, che regolano in modo significativo le risposte di stress; il metabolismo energetico di ogni cellula, modulato da nutrizione e attività fisica, che influisce su umore e vitalità; e numerosi altri temi e ambiti applicativi.
Questo libro è un manuale pratico, ricco di esempi clinici, che include più di 30 tecniche ben dettagliate, diversi spunti pratici e numerosi consigli applicativi. Contiene più di 80 immagini a colori, tra cui illustrazioni esplicative di concetti, modalità applicative delle tecniche pratiche, schemi riepilogativi dei principali meccanismi analizzati nel testo, fotografie che mostrano i cambiamenti che si possono ottenere attraverso specifici esercizi.
Dott.ssa Elena Pattini
Dottore di Ricerca in Psicologia, Dirigente Psicologo-Psicoterapeuta presso il Centro per l’Adolescenza e la Giovane Età dell’Ausl di Parma. Per anni Assegnista di Ricerca presso il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma in stretta collaborazione con il Prof. Giacomo Rizzolatti. Psicologa dello Stress Management Lab di Parma dove si occupa di ricerca neuroscientifica, analisi del comportamento non verbale e assessment psicologico. Vice Presidente del Comitato Scientifico di Kindacom, società di Scrittura Strategica attiva nella comunicazione e nella formazione, presieduto dal Prof. Giacomo Rizzolatti. Professore a contratto di Psicologia e Medicina Psicosomatica presso il Collegio Italiano di Osteopatia. Membro del Comitato Tecnico Scientifico della Federazione Italiana Nuoto.
“La relazione che cura - Le basi neuroscientifiche di un rapporto terapeutico”
Un professionista deve conoscere le basi neurofisiologiche della relazionalità che ci consentono di strutturare un intervento efficace con i nostri pazienti, attraverso un approccio integrato che, al pari di competenze tecniche, includa anche una cura degli aspetti relazionali, fondamentali per costruire un rapporto autentico e di fiducia. Conoscere gli effetti psicofisiologici di una buona relazione e apprendere come creare un setting adeguato lavorando sulla comunicazione, sulle aspettative del paziente e sulle sue condizioni psicoemotive è la base di un intervento che agisca a livello mente-corpo in un’ottica sistemica con benefici sia per il paziente che per il professionista.
Presentazione del libro: "Stress, Emozioni e Salute - Il Manuale per i Professionisti Integrati"
La relazione che cura - Le basi neuroscientifiche di un rapporto terapeutico
Dott. Fabio Sinibaldi
MBPsS, PsyD.
Con una carriera internazionale di oltre 20 anni, è il fondatore di Association for Integrative Sciences, Direttore scientifico e ideatore del Master in Scienze Integrative Applicate, Docente in master e seminari universitari e per diverse scuole di specializzazione in Medicina, Psicoterapia, Fisioterapia, Osteopatia e altri ambiti professionali orientati all’integrazione e multi-disciplinarietà.
Dopo la laurea in psicologia e la specializzazione in psicoterapia approfondisce PNEI, Neuroscienze applicate, Neurobiologia affettiva e del comportamento, Metabolismo della performance e dei processi mentali, Epigenetica e numerose altre discipline che vengono rilette e rese applicative con la visione unificata delle Scienze Integrative.
Presentazione del libro: "Stress, Emozioni e Salute - Il Manuale per i Professionisti Integrati"
Stress e emozioni rappresentano due fattori centrali della vita e dell’esperienza umana. Sono i due meccanismi principali con cui ci adattiamo al mondo, gestiamo i pericoli, superiamo le sfide quotidiane e affrontiamo le grandi imprese che ci appassionano. Sono anche alla base delle nostre motivazioni e della vita relazionale. Purtroppo, di contro, sono anche gli stessi meccanismi attraverso cui – più spesso di quanto si pensi – iniziano i processi che portano a sviluppare malattie e disfunzioni di vario tipo. Infatti, le risposte di stress ed emotive sono fenomeni complessi, che coinvolgono tutte le dimensioni mente-corpo.
In questo testo – in modo strutturato, scientifico e con taglio pratico – analizziamo tutti i sistemi coinvolti: le più sofisticate interazioni tra postura, emozioni e sistema immunitario; i collegamenti tra il linguaggio con cui si pensa e la capacità di fare previsioni corrette sull’efficacia dei propri comportamenti; i brain network che regolano la gestione dei pericoli in relazione agli stati di incertezza e all’immagine di sé; i meccanismi corporei, anche quelli meno noti, che regolano in modo significativo le risposte di stress; il metabolismo energetico di ogni cellula, modulato da nutrizione e attività fisica, che influisce su umore e vitalità; e numerosi altri temi e ambiti applicativi.
Questo libro è un manuale pratico, ricco di esempi clinici, che include più di 30 tecniche ben dettagliate, diversi spunti pratici e numerosi consigli applicativi. Contiene più di 80 immagini a colori, tra cui illustrazioni esplicative di concetti, modalità applicative delle tecniche pratiche, schemi riepilogativi dei principali meccanismi analizzati nel testo, fotografie che mostrano i cambiamenti che si possono ottenere attraverso specifici esercizi.
Presentazione del libro: "Stress, Emozioni e Salute - Il Manuale per i Professionisti Integrati"
Dott.ssa Elena Pattini
Dottore di Ricerca in Psicologia, Dirigente Psicologo-Psicoterapeuta presso il Centro per l’Adolescenza e la Giovane Età dell’Ausl di Parma. Per anni Assegnista di Ricerca presso il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma in stretta collaborazione con il Prof. Giacomo Rizzolatti. Psicologa dello Stress Management Lab di Parma dove si occupa di ricerca neuroscientifica, analisi del comportamento non verbale e assessment psicologico. Vice Presidente del Comitato Scientifico di Kindacom, società di Scrittura Strategica attiva nella comunicazione e nella formazione, presieduto dal Prof. Giacomo Rizzolatti. Professore a contratto di Psicologia e Medicina Psicosomatica presso il Collegio Italiano di Osteopatia. Membro del Comitato Tecnico Scientifico della Federazione Italiana Nuoto.
“La relazione che cura - Le basi neuroscientifiche di un rapporto terapeutico”
Un professionista deve conoscere le basi neurofisiologiche della relazionalità che ci consentono di strutturare un intervento efficace con i nostri pazienti, attraverso un approccio integrato che, al pari di competenze tecniche, includa anche una cura degli aspetti relazionali, fondamentali per costruire un rapporto autentico e di fiducia. Conoscere gli effetti psicofisiologici di una buona relazione e apprendere come creare un setting adeguato lavorando sulla comunicazione, sulle aspettative del paziente e sulle sue condizioni psicoemotive è la base di un intervento che agisca a livello mente-corpo in un’ottica sistemica con benefici sia per il paziente che per il professionista.
La relazione che cura - Le basi neuroscientifiche di un rapporto terapeutico
Dott.ssa Cristina Panisi
Pediatra, Ph.D in Psicologia, Neuroscienze e Statistica Medica, presso Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone. L’attività clinica e di ricerca è rivolta principalmente alle persone nello spettro autistico, per gli aspetti biologici, psicopedagogici e sociali. Collabora con numerosi enti, tra cui lo SPAEE (Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva) e il CeDisMa (Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità) dell’Università Cattolica di Milano. È parte del panel dei docenti di SOMA per i disordini del neurosviluppo e inquadramento sistemico delle malattie infiammatorie, con particolare riferimento ai disturbi del sistema nervoso.
“Prospettiva dinamica e sistemica per disordini del neurosviluppo”
Il recente rapido aumento dei disordini del neurosviluppo è motivo di crescente preoccupazione e impegno per il sistema sanitario, socio-assistenziale ed educativo. A partire dalla ampia transizione epidemiologica degli ultimi decenni – non riguardante solamente il sistema nervoso – il modello patogenetico in chiave epigenetica fornirà gli spunti per riflettere sulla trasformazione del percorso prevenzione, diagnosi e assistenza. Lo spettro autistico verrà proposto come condizione paradigmatica di complessi bisogni di salute, da affrontare secondo una prospettiva dinamica e sistemica.

Approfondisci il tema del webinar sul blog

Dott.ssa Carol Giannotti
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione. Lavoro con adolescenti, adulti e coppie. Nel corso degli anni ha maturato esperienza in vari contesti di cura, svolgendo attività di supporto psicologico, valutazione psicodiagnostica e conduzione di gruppi. Nel 2021, insieme al collega dott. Filippo Gazzaniga e grazie al supporto del “CMO – Centro di medicina Osteopatica e Terapie Integrate”, ha dato vita al progetto “Rainbow Academy”, una serie di workshop dedicati all’approfondimento di tematiche riguardanti l’identità sessuale e l’omotransnegatività.
Dott. Filippo Gazzaniga
Psicologo clinico e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione. Negli anni ha maturato diverse esperienze svolgendo colloqui individuali e conducendo gruppi terapeutici di reparto presso strutture psichiatriche e centri di psicoterapia. Negli ultimi anni, ha maturato insieme alla collega Carol Giannotti un forte interesse per le tematiche relative all’orientamento sessuale e all’identità di genere, condividendo con lei l’importanza di promuovere relativi interventi di sensibilizzazione. A tal proposito, ha collaborato per la progettazione dell’iniziativa “Rainbow Academy” presso il CMO (Centro di Medicina Osteopatica e Terapie Integrate) di Firenze.
“Rainbow Academy: l'importanza di sensibilizzare sulle minoranze sessuali e affettive nella quotidianità e nella professione”
Tutti noi potremmo avere determinati stereotipi, i quali, possono essere definiti come idee preconcette, prevenute e generalizzate su di un gruppo (o persona in quanto membro di quel gruppo) e spesso sono basate su alcune caratteristiche, per esempio: identità di genere, orientamento sessuale o sesso. L’erronea generalizzazione causata dagli stereotipi potrebbe sfociare in alcuni nostri atteggiamenti pregiudiziali.

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Prospettiva dinamica e sistemica per disordini del neurosviluppo
Rainbow Academy: l’importanza di sensibilizzare sulle minoranze sessuali
Dott.ssa Cristina Panisi
Pediatra, Ph.D in Psicologia, Neuroscienze e Statistica Medica, presso Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone. L’attività clinica e di ricerca è rivolta principalmente alle persone nello spettro autistico, per gli aspetti biologici, psicopedagogici e sociali. Collabora con numerosi enti, tra cui lo SPAEE (Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva) e il CeDisMa (Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità) dell’Università Cattolica di Milano. È parte del panel dei docenti di SOMA per i disordini del neurosviluppo e inquadramento sistemico delle malattie infiammatorie, con particolare riferimento ai disturbi del sistema nervoso.
“Prospettiva dinamica e sistemica per disordini del neurosviluppo”
Il recente rapido aumento dei disordini del neurosviluppo è motivo di crescente preoccupazione e impegno per il sistema sanitario, socio-assistenziale ed educativo. A partire dalla ampia transizione epidemiologica degli ultimi decenni – non riguardante solamente il sistema nervoso – il modello patogenetico in chiave epigenetica fornirà gli spunti per riflettere sulla trasformazione del percorso prevenzione, diagnosi e assistenza. Lo spettro autistico verrà proposto come condizione paradigmatica di complessi bisogni di salute, da affrontare secondo una prospettiva dinamica e sistemica.

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Prospettiva dinamica e sistemica per disordini del neurosviluppo
Dott.ssa Carol Giannotti
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione. Lavoro con adolescenti, adulti e coppie. Nel corso degli anni ha maturato esperienza in vari contesti di cura, svolgendo attività di supporto psicologico, valutazione psicodiagnostica e conduzione di gruppi. Nel 2021, insieme al collega dott. Filippo Gazzaniga e grazie al supporto del “CMO – Centro di medicina Osteopatica e Terapie Integrate”, ha dato vita al progetto “Rainbow Academy”, una serie di workshop dedicati all’approfondimento di tematiche riguardanti l’identità sessuale e l’omotransnegatività.
Dott. Filippo Gazzaniga
Psicologo clinico e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in formazione. Negli anni ha maturato diverse esperienze svolgendo colloqui individuali e conducendo gruppi terapeutici di reparto presso strutture psichiatriche e centri di psicoterapia. Negli ultimi anni, ha maturato insieme alla collega Carol Giannotti un forte interesse per le tematiche relative all’orientamento sessuale e all’identità di genere, condividendo con lei l’importanza di promuovere relativi interventi di sensibilizzazione. A tal proposito, ha collaborato per la progettazione dell’iniziativa “Rainbow Academy” presso il CMO (Centro di Medicina Osteopatica e Terapie Integrate) di Firenze.
“Rainbow Academy: l'importanza di sensibilizzare sulle minoranze sessuali e affettive nella quotidianità e nella professione”
Tutti noi potremmo avere determinati stereotipi, i quali, possono essere definiti come idee preconcette, prevenute e generalizzate su di un gruppo (o persona in quanto membro di quel gruppo) e spesso sono basate su alcune caratteristiche, per esempio: identità di genere, orientamento sessuale o sesso. L’erronea generalizzazione causata dagli stereotipi potrebbe sfociare in alcuni nostri atteggiamenti pregiudiziali.

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Rainbow Academy: l’importanza di sensibilizzare sulle minoranze sessuali
Dott. Antonio Urso
Laurea magistrale in scienze motorie, Master 1° livello In recupero e riatletizzazione Sportiva, Master 2° livello in neurifisiologia e psicologia dello sport.
12 volte campione italiano.
È stato allenatore della nazionale femminile di pesistica. Presidente FIPE (Federazione Italiana Pesistica). Presidente onorario, dopo molti anni di presidenza, della EWF federazione europea pesistica.
Direttore della rivista internazionale EWF Scientific Magazine. Direttore della rivista Strength and Conditioning.
Autore di svariate pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Autore di vari libri, tradotti anche in altre lingue, sempre sui temi di allenamento e preparazione atletica, sia per pesistica che per gli altri sport.
Sotto la sua presidenza, la FIPE sta vivendo una costante crescita, culminata nella conquista di svariate medaglie olimpiche, mondiali ed europee. Il suo lavoro si contraddistingue per una severissima lotta al doping e alla corruzione a livello nazionale ed internazionale.
Organizzatore della FIPE Strength Academy, ossia la scuola Nazionale di Formazione, Certificazione, Alta Specializzazione e Aggiornamento della Federazione Italiana Pesistica.
“Pesistica: sport e preparazione atletica per tutti gli sport”
Una caratteristica peculiare della pesistica è che, nonostante il passare del tempo, è capace di ringiovanire, di non lasciarsi rughe, ma al contrario, di sapersi adattare al tempo, alle esigenze dello sport moderno e di ogni atleta che vuole sviluppare la propria forza. In questo webinar verranno presi in considerazione tutti gli strumenti per trasferire questo modello di allenamento ad altri sport: dalla corretta tecnica di sollevamento, alla prevenzione e correzione degli errori, così come, alla distribuzione del carico e dell’intensità di allenamento, prendendo in esame vari modelli di prestazione sportiva, consigliando per ognuno di loro il metodo di allenamento. Verranno analizzati inoltre argomenti come la composizione corporea e l’influenza che la stessa ha sulla prestazione di forza, la prevenzione dei traumi, così come, illustrati concetti di riabilitazione funzionale. L’allenamento della forza generale e specifico di ogni sport non può non avere correlazione con il metodo di allenamento della pesistica, ne è convinta la FIPE (Federazione Italiana Pesistica), il suo staff tecnico e scientifico e la NSCA-ltalia.
Dott. Marco Lombardi
Dopo aver conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Brescia, ha intrapreso il percorso di specializzazione in Patologia Clinica e Biochimica Clinica presso lo stesso ateneo, è attualmente socio con la Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica. Coltiva la passione per la Nutrizione Umana, l’Integrazione Alimentare e l’Endocrinologia anche nell’ambito sportivo. I suoi interventi sono richiesti nei più prestigiosi convegni sulla medicina di laboratorio, la nutrizione e la medicina funzionale.
“Esami di laboratorio: presente e futuro della medicina integrata”
Negli ultimi anni la comunità medico scientifica sta sempre di più considerando il ruolo dell’infiammazione come processo in grado di favorire l’insorgenza e/o il mantenimento di molteplici condizioni patologiche. In particolare, l’attenzione è puntata sulla cosiddetta “infiammazione cronica di basso grado” (o low grade inflammation in inglese) in quanto ha delle caratteristiche peculiari che andremo di seguito a riassumere. Noi tutti conosciamo l’importanza dell’infiammazione acuta, la quale interviene ad esempio quando vi è da eliminare un’infezione o riparare una lesione. Il fatto di essere acuta, esprime un fenomeno di breve durata temporale e che serve per riportare l’organismo ad uno stato di salute e benessere.

Discorso ovviamente diverso quando entriamo nel campo dell’infiammazione cronica. In questo caso i livelli infiammatori non si autolimitano nel tempo ma rimangono persistentemente elevati a bassi livelli, rendendo il quadro dei sintomi poco evidente solitamente per diverso tempo.

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Pesistica: sport e preparazione atletica per tutti gli sport
Esami di laboratorio: presente e futuro della medicina integrata
Dott. Antonio Urso
Laurea magistrale in scienze motorie, Master 1° livello In recupero e riatletizzazione Sportiva, Master 2° livello in neurifisiologia e psicologia dello sport.
12 volte campione italiano.
È stato allenatore della nazionale femminile di pesistica. Presidente FIPE (Federazione Italiana Pesistica). Presidente onorario, dopo molti anni di presidenza, della EWF federazione europea pesistica.
Direttore della rivista internazionale EWF Scientific Magazine. Direttore della rivista Strength and Conditioning.
Autore di svariate pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Autore di vari libri, tradotti anche in altre lingue, sempre sui temi di allenamento e preparazione atletica, sia per pesistica che per gli altri sport.
Sotto la sua presidenza, la FIPE sta vivendo una costante crescita, culminata nella conquista di svariate medaglie olimpiche, mondiali ed europee. Il suo lavoro si contraddistingue per una severissima lotta al doping e alla corruzione a livello nazionale ed internazionale.
Organizzatore della FIPE Strength Academy, ossia la scuola Nazionale di Formazione, Certificazione, Alta Specializzazione e Aggiornamento della Federazione Italiana Pesistica.
“Pesistica: sport e preparazione atletica per tutti gli sport”
Una caratteristica peculiare della pesistica è che, nonostante il passare del tempo, è capace di ringiovanire, di non lasciarsi rughe, ma al contrario, di sapersi adattare al tempo, alle esigenze dello sport moderno e di ogni atleta che vuole sviluppare la propria forza. In questo webinar verranno presi in considerazione tutti gli strumenti per trasferire questo modello di allenamento ad altri sport: dalla corretta tecnica di sollevamento, alla prevenzione e correzione degli errori, così come, alla distribuzione del carico e dell’intensità di allenamento, prendendo in esame vari modelli di prestazione sportiva, consigliando per ognuno di loro il metodo di allenamento. Verranno analizzati inoltre argomenti come la composizione corporea e l’influenza che la stessa ha sulla prestazione di forza, la prevenzione dei traumi, così come, illustrati concetti di riabilitazione funzionale. L’allenamento della forza generale e specifico di ogni sport non può non avere correlazione con il metodo di allenamento della pesistica, ne è convinta la FIPE (Federazione Italiana Pesistica), il suo staff tecnico e scientifico e la NSCA-ltalia.
Pesistica: sport e preparazione atletica per tutti gli sport
Dott. Marco Lombardi
Dopo aver conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Brescia, ha intrapreso il percorso di specializzazione in Patologia Clinica e Biochimica Clinica presso lo stesso ateneo, è attualmente socio con la Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica. Coltiva la passione per la Nutrizione Umana, l’Integrazione Alimentare e l’Endocrinologia anche nell’ambito sportivo. I suoi interventi sono richiesti nei più prestigiosi convegni sulla medicina di laboratorio, la nutrizione e la medicina funzionale.
“Esami di laboratorio: presente e futuro della medicina integrata”
Negli ultimi anni la comunità medico scientifica sta sempre di più considerando il ruolo dell’infiammazione come processo in grado di favorire l’insorgenza e/o il mantenimento di molteplici condizioni patologiche. In particolare, l’attenzione è puntata sulla cosiddetta “infiammazione cronica di basso grado” (o low grade inflammation in inglese) in quanto ha delle caratteristiche peculiari che andremo di seguito a riassumere. Noi tutti conosciamo l’importanza dell’infiammazione acuta, la quale interviene ad esempio quando vi è da eliminare un’infezione o riparare una lesione. Il fatto di essere acuta, esprime un fenomeno di breve durata temporale e che serve per riportare l’organismo ad uno stato di salute e benessere.

Discorso ovviamente diverso quando entriamo nel campo dell’infiammazione cronica. In questo caso i livelli infiammatori non si autolimitano nel tempo ma rimangono persistentemente elevati a bassi livelli, rendendo il quadro dei sintomi poco evidente solitamente per diverso tempo.

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Esami di laboratorio: presente e futuro della medicina integrata
Prof. Ferdinando Paternostro
Professore Associato di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica della Scuola di Scienze della Salute Umana – Sezione di Anatomia e Istologia – dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore responsabile dell’Italian Journal of Anatomy and Embriology (IJAE). È stato Ricercatore e Professore Aggregato di Anatomia Umana e Responsabile dell’Orientamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Scuola di Scienza della Salute Umana.
Docente di Anatomia Umana presso i Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e delle altre professioni sanitarie; docente per alcuni Corsi di specializzazione e Master; docente in Corsi di Anatomia settoria e di tecniche di riconoscimento topografico.
Le principali linee di ricerca sono sono: lo studio degli effetti sulla meccanica polmonare dello stress ossidativo; la valutazione anatomo-funzionale in vivo di organi ed apparati con l’utilizzo delle più recenti tecniche di imaging; l’analisi della biomeccanica del corpo attraverso network anatomici; lo sviluppo e analisi di supporti informatici per la didattica; la storia della Medicina, con particolare attenzione allo studio delle collezioni anatomiche ed alla storia dell’Anatomia; l’Anatomia macroscopica di tronchi vascolari.
“Le basi anatomo-funzionali della meccanica ventilatoria”
La variazione di volume polmonare è resa possibile tramite la costituzione della gabbia toracica e della muscolatura che la compone. Le coste sono vincolate in avanti dallo sterno attraverso le articolazioni costo-sternali, e posteriormente dalla colonna vertebrale attraverso le articolazioni costo-vertebrali.
La variazione di volume da parte della gabbia toracica avviene per aumento delle tre dimensioni della stessa in altezza, lunghezza e larghezza. L’altezza avviene per contrazione del muscolo diaframma, che si abbassa, la larghezza avviene per rotazione esterna e innalzamento delle coste, e la lunghezza per sinergia tra l’innalzamento delle coste e le modificazioni vertebrali che aumentano la curva cifotica toracica.

Un Webinar per scoprire in dettaglio la biomeccanica della ventilazione, che interessa direttamente o indirettamente tutto l’assetto osteomuscolare e nervoso del nostro corpo.

Dott.ssa Guglielmina Pepe
Professore Associato di Patologia clinica nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze.
Fin dall’inizio delle sue ricerche, ha associato alla ricerca l’applicazione dei dati che otteneva nell’ambito della diagnostica clinica sia con tecniche di biochimica sia con tecniche di genetica e biologia molecolare con la conseguente applicazione nella diagnosi prenatale, nel consultorio genetico e nella prevenzione di alcune malattie.

Laurea in Medicina e Chirurgia, Magna cum laude, alla seconda Università di Napoli (1978)
Specializzazione in Ematologia, Magna cum laude, all’Università di Pavia (1981)
1979-1982 “Visiting Fellow” nella Clinical Hematology Branch NHLBI, NIH, Bethesda, MD, U.S.A. 1982-1983 “Research Specialist III” nel Department of Obstetric and Gynecology, Rutgers Medical School, UMDNJ, Piscataway, New Jersey
1984-2002 Ricercatore universitario prima nella sezione genetica umana e poi biochimica clinica del dip. di Medicina Interna, Università di Tor Vergata, Roma
Dal 2002 Prof. Associato di Patologia Clinica, Dip Area Medico-Chirurgica, ora Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Dirigente del Centro Regionale di Riferimento per Interessi di ricerca principali, malattie rare: Clinica, biochimica e genetica delle talassemie ed emoglobinopatie
Patologie ereditarie del tessuto connettivo
Aneurismi ereditari sindromici e non sindromici dell’aorta toracica
Per alcuni anni consulente per patologie ereditarie del tessuto connettivo prima dell’ospedale Gaslini di Genova e poi dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Revisore di progetti Telethon francese e spagnolo
Revisore di progetti per il Ministero della Sanità israeliano e tedesco.
2019: Editore ospite su invito per Genes: Marfan syndrome and related disorders: Genetic Basis, Molecular Mechanisms, and genotype-phenotype correlations.
Dal 2020: Editorial Board Member of “Genes” 2021
Co-Editore ospite su invito per Diagnostics: Special Issue on “Thoracic Aortic Disease: From Bench to Bedside”
Dal 1996 Responsabile CRR sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2016 Membro del gruppo europeo sulle malattie rare VASCERN
Dal 2018 Responsabile Centro di Ricerca e Innovazione per la sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2021 Responsabile regionale, regione Toscana, delle malattie vascolari rare
Autrice di più di 130 articoli pubblicati su riviste internazionali con impact factor

“Nature and Nurture. L'epigenetica e il suo impatto sulle patologie umane”
Le malattie ereditarie nell’uomo si dividono in due grandi gruppi: le malattie monogeniche e le malattie multifattoriali. Le malattie monogeniche sono quelle correlate a mutazioni in un singolo gene e si riscontrano più facilmente o fin da piccoli o in giovane età, mentre le malattie multifattoriali rappresentano le malattie dell’invecchiamento.

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Le basi anatomo-funzionali della meccanica ventilatoria
Nature and Nurture. L'epigenetica e il suo impatto sulle patologie umane
Prof. Ferdinando Paternostro
Professore Associato di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica della Scuola di Scienze della Salute Umana – Sezione di Anatomia e Istologia – dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore responsabile dell’Italian Journal of Anatomy and Embriology (IJAE). È stato Ricercatore e Professore Aggregato di Anatomia Umana e Responsabile dell’Orientamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Scuola di Scienza della Salute Umana.
Docente di Anatomia Umana presso i Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e delle altre professioni sanitarie; docente per alcuni Corsi di specializzazione e Master; docente in Corsi di Anatomia settoria e di tecniche di riconoscimento topografico.
Le principali linee di ricerca sono sono: lo studio degli effetti sulla meccanica polmonare dello stress ossidativo; la valutazione anatomo-funzionale in vivo di organi ed apparati con l’utilizzo delle più recenti tecniche di imaging; l’analisi della biomeccanica del corpo attraverso network anatomici; lo sviluppo e analisi di supporti informatici per la didattica; la storia della Medicina, con particolare attenzione allo studio delle collezioni anatomiche ed alla storia dell’Anatomia; l’Anatomia macroscopica di tronchi vascolari.
“Le basi anatomo-funzionali della meccanica ventilatoria”
La variazione di volume polmonare è resa possibile tramite la costituzione della gabbia toracica e della muscolatura che la compone. Le coste sono vincolate in avanti dallo sterno attraverso le articolazioni costo-sternali, e posteriormente dalla colonna vertebrale attraverso le articolazioni costo-vertebrali.
La variazione di volume da parte della gabbia toracica avviene per aumento delle tre dimensioni della stessa in altezza, lunghezza e larghezza. L’altezza avviene per contrazione del muscolo diaframma, che si abbassa, la larghezza avviene per rotazione esterna e innalzamento delle coste, e la lunghezza per sinergia tra l’innalzamento delle coste e le modificazioni vertebrali che aumentano la curva cifotica toracica.

Un Webinar per scoprire in dettaglio la biomeccanica della ventilazione, che interessa direttamente o indirettamente tutto l’assetto osteomuscolare e nervoso del nostro corpo.

Le basi anatomo-funzionali della meccanica ventilatoria
Dott.ssa Guglielmina Pepe
Professore Associato di Patologia clinica nel Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze.
Fin dall’inizio delle sue ricerche, ha associato alla ricerca l’applicazione dei dati che otteneva nell’ambito della diagnostica clinica sia con tecniche di biochimica sia con tecniche di genetica e biologia molecolare con la conseguente applicazione nella diagnosi prenatale, nel consultorio genetico e nella prevenzione di alcune malattie.

Laurea in Medicina e Chirurgia, Magna cum laude, alla seconda Università di Napoli (1978)
Specializzazione in Ematologia, Magna cum laude, all’Università di Pavia (1981)
1979-1982 “Visiting Fellow” nella Clinical Hematology Branch NHLBI, NIH, Bethesda, MD, U.S.A. 1982-1983 “Research Specialist III” nel Department of Obstetric and Gynecology, Rutgers Medical School, UMDNJ, Piscataway, New Jersey
1984-2002 Ricercatore universitario prima nella sezione genetica umana e poi biochimica clinica del dip. di Medicina Interna, Università di Tor Vergata, Roma
Dal 2002 Prof. Associato di Patologia Clinica, Dip Area Medico-Chirurgica, ora Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. Dirigente del Centro Regionale di Riferimento per Interessi di ricerca principali, malattie rare: Clinica, biochimica e genetica delle talassemie ed emoglobinopatie
Patologie ereditarie del tessuto connettivo
Aneurismi ereditari sindromici e non sindromici dell’aorta toracica
Per alcuni anni consulente per patologie ereditarie del tessuto connettivo prima dell’ospedale Gaslini di Genova e poi dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Revisore di progetti Telethon francese e spagnolo
Revisore di progetti per il Ministero della Sanità israeliano e tedesco.
2019: Editore ospite su invito per Genes: Marfan syndrome and related disorders: Genetic Basis, Molecular Mechanisms, and genotype-phenotype correlations.
Dal 2020: Editorial Board Member of “Genes” 2021
Co-Editore ospite su invito per Diagnostics: Special Issue on “Thoracic Aortic Disease: From Bench to Bedside”
Dal 1996 Responsabile CRR sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2016 Membro del gruppo europeo sulle malattie rare VASCERN
Dal 2018 Responsabile Centro di Ricerca e Innovazione per la sindrome di Marfan e patologie correlate
Dal 2021 Responsabile regionale , regione Toscana, delle malattie vascolari rare
Autrice di più di 130 articoli pubblicati su riviste internazionali con impact factor

“Nature and Nurture. L'epigenetica e il suo impatto sulle patologie umane”
Le malattie ereditarie nell’uomo si dividono in due grandi gruppi: le malattie monogeniche e le malattie multifattoriali. Le malattie monogeniche sono quelle correlate a mutazioni in un singolo gene e si riscontrano più facilmente o fin da piccoli o in giovane età, mentre le malattie multifattoriali rappresentano le malattie dell’invecchiamento.

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Nature and Nurture. L'epigenetica e il suo impatto sulle patologie umane
Dott. Massimo Agnoletti
Psicologo, ricercatore e docente universitario, abbina l’esperienza clinica all’attività scientifica. Utilizza un approccio PNEI nei suoi settori specialistici che sono lo Stress, la Prospettiva Temporale, il Flow, la Psicologia Epigenetica e la Variabilità Cardiaca.
Collabora da anni con il prof. Phil Zimbardo (Stanford University) fondatore della Prospettiva Temporale.
“La Prospettiva Temporale in ottica PNEI”
Mario è una persona che rimane molto spesso ancorata nei suoi ricordi, sua moglie è morta due anni fa e lui rimugina continuamente la sua perdita. Mario è bloccato nel suo passato e non riesce a godersi né il presente né avere fiducia sul Futuro.

Stefano invece è uno studente universitario che seppur molto in ritardo con la sua tabella di marcia, trova sempre nel Presente qualcosa di più piacevole da fare (stare in buona compagnia, guardare le sue serie tv preferite, etc.) rispetto a prepararsi per gli esami che avrà tra qualche settimana. Stefano è bloccato nel suo Presente a spese del suo Futuro.

Cinzia è un avvocato di successo che con molto impegno e determinazione è riuscita ad ottenere molti risultati professionali che le permettono di prosperare economicamente ma lavora ininterrottamente anche durante il weekend, non ha mai tempo per gli amici e fa fatica a rilassarsi. Cinzia è bloccata in un Futuro costituito da obiettivi professionali da inseguire a scapito del suo Presente.

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Dott.ssa Ilaria Demori
Presto disponibile
“Asse cervello-intestino e microbiota: la base per la salute psicofisica”
Ormai sappiamo che ogni individuo non è in realtà un “io” ma un “noi”, un meta-organismo nel quale il numero delle cellule microbiche, secondo le stime più recenti, è pari o superiore a quello delle cellule somatiche, attestandosi tra un minimo di 3,9 x 10¹³ e un massimo di 10¹⁴. I microrganismi si trovano su tutti gli epiteli che vengono a contatto con l’ambiente esterno, ma anche in siti fino a pochi anni fa ritenuti sterili, come, ad es., l’ambiente uterino durante la gravidanza.

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La Prospettiva Temporale in ottica PNEI
Asse cervello-intestino e microbiota: la base per la salute psicofisica
Dott. Massimo Agnoletti
Psicologo, ricercatore e docente universitario, abbina l’esperienza clinica all’attività scientifica. Utilizza un approccio PNEI nei suoi settori specialistici che sono lo Stress, la Prospettiva Temporale, il Flow, la Psicologia Epigenetica e la Variabilità Cardiaca.
Collabora da anni con il prof. Phil Zimbardo (Stanford University) fondatore della Prospettiva Temporale.
“La Prospettiva Temporale in ottica PNEI”
Mario è una persona che rimane molto spesso ancorata nei suoi ricordi, sua moglie è morta due anni fa e lui rimugina continuamente la sua perdita. Mario è bloccato nel suo passato e non riesce a godersi né il presente né avere fiducia sul Futuro.

Stefano invece è uno studente universitario che seppur molto in ritardo con la sua tabella di marcia, trova sempre nel Presente qualcosa di più piacevole da fare (stare in buona compagnia, guardare le sue serie tv preferite, etc.) rispetto a prepararsi per gli esami che avrà tra qualche settimana. Stefano è bloccato nel suo Presente a spese del suo Futuro.

Cinzia è un avvocato di successo che con molto impegno e determinazione è riuscita ad ottenere molti risultati professionali che le permettono di prosperare economicamente ma lavora ininterrottamente anche durante il weekend, non ha mai tempo per gli amici e fa fatica a rilassarsi. Cinzia è bloccata in un Futuro costituito da obiettivi professionali da inseguire a scapito del suo Presente.

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La Prospettiva Temporale in ottica PNEI
Dott.ssa Ilaria Demori
Presto disponibile
“Asse cervello-intestino e microbiota: la base per la salute psicofisica”
Ormai sappiamo che ogni individuo non è in realtà un “io” ma un “noi”, un meta-organismo nel quale il numero delle cellule microbiche, secondo le stime più recenti, è pari o superiore a quello delle cellule somatiche, attestandosi tra un minimo di 3,9 x 10¹³ e un massimo di 10¹⁴. I microrganismi si trovano su tutti gli epiteli che vengono a contatto con l’ambiente esterno, ma anche in siti fino a pochi anni fa ritenuti sterili, come, ad es., l’ambiente uterino durante la gravidanza.

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Asse cervello-intestino e microbiota: la base per la salute psicofisica
Dott. Francesco Bottaccioli
Laureato in Filosofia e Storia della scienza ed in Neuroscienze cognitive e Psicologia. È membro della direzione scientifica e docente dei Master in Psiconeuroendocrinoimmunologia delle Università degli Studi dell’Aquila. Ha fondato la Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI) ed attualmente il Presidente onorario. Ha pubblicato numerosi articoli, saggi e libri, tra cui “PNEI e scienza della cura integrata. il Manuale”, tradotto in inglese e spagnolo.
Ha fondato e dirige le riviste scientifiche della SIPNEI, Pnei News e Pnei Review. È membro della New York Academy of Sciences, dell’American Psychosomatic Society, della International Society of Psychoneuroendocrinology e della Società Italiana di antropologia medica.
“Il paradigma: la parola chiave nella scienza. Esempi: in immunologia, in psichiatria, in geriatria”
(dall’EDITORIALE del numero 2/2021 di PNEI Review, rivista della SIPNEI edita da Franco Angeli)
L’immunologia non cessa di stupirci. Uno studio (Katzmarski et al., 2021) ha documentato che le cellule mieloidi del topolino da esperimento, che è entrato in contatto con un microrganismo infettivo, conservano la memoria dell’incontro e la trasmettono alle due generazioni successive.
Cadono con questa ricerca due dogmi.

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Dott. Davide Antichi
Estetista, farmacista, chimico cosmetologo ed esperto di Cosmetologia Funzionale, con particolare riferimento a Healthy Ageing e Cellulite, oltre che di Benessere, SPA e Marketing della Bellezza.
Ricercatore nelle aree dell’Estetica e del Benessere, con diversi brevetti all’attivo e formulatore esperto nello Skin Care, con più di un migliaio di formulazioni di successo.
Ha creato e diretto, nel tempo, decine di lanci di marchi, linee o concept ed ha realizzato moltissimi protocolli e metodologie di Estetica e Benessere, integrandole in percorsi nutrizionali, di fitness e life style e curandone formazione e implementazione.
Imprenditore, start-upper e formatore, ha creato Beautycians, la community professionale dell’estetica e del benessere più dinamica del web, ora la prima public company di estetiste per le estetiste.
“Estetica, bellezza e benessere in ottica PNEI - La felicità è il segreto di ogni bellezza. Non c’è bellezza senza felicità”
La felicità è il segreto di ogni bellezza. Non c’è bellezza senza felicità.
Da tempo ormai consideriamo bellezza e benessere come due facce di una stessa medaglia, variabili strettamente interconnesse.
E se, da una parte, ci è piuttosto chiaro come, da un punto di vista strettamente psicologico, la bellezza, o meglio la sua “consapevolezza” sia una componente determinante per sostenere auto-stima e senso di realizzazione è un po’ meno evidente come i diversi trattamenti estetici possano, nel loro insieme, contribuire a raggiungere e mantenere una diffusa condizione di benessere.
PNEI, discipline corporee e moderna cosmetologia si alleano quindi per fornire all’estetista un insieme di strumenti efficaci e di grande spessore scientifico per offrire alla propria clientela risultati duraturi di bellezza e benessere.

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Il paradigma: la parola chiave nella scienza. Esempi: in immunologia, in psichiatria, in geriatria
Estetica, Bellezza e Benessere in ottica PNEI | Dottor D. Antichi
Dott. Francesco Bottaccioli
Laureato in Filosofia e Storia della scienza ed in Neuroscienze cognitive e Psicologia. È membro della direzione scientifica e docente dei Master in Psiconeuroendocrinoimmunologia delle Università degli Studi dell’Aquila. Ha fondato la Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI) ed attualmente il Presidente onorario. Ha pubblicato numerosi articoli, saggi e libri, tra cui “PNEI e scienza della cura integrata. il Manuale”, tradotto in inglese e spagnolo.
Ha fondato e dirige le riviste scientifiche della SIPNEI, Pnei News e Pnei Review. È membro della New York Academy of Sciences, dell’American Psychosomatic Society, della International Society of Psychoneuroendocrinology e della Società Italiana di antropologia medica.
“Il paradigma: la parola chiave nella scienza. Esempi: in immunologia, in psichiatria, in geriatria”
(dall’EDITORIALE del numero 2/2021 di PNEI Review, rivista della SIPNEI edita da Franco Angeli)
L’immunologia non cessa di stupirci. Uno studio (Katzmarski et al., 2021) ha documentato che le cellule mieloidi del topolino da esperimento, che è entrato in contatto con un microrganismo infettivo, conservano la memoria dell’incontro e la trasmettono alle due generazioni successive.
Cadono con questa ricerca due dogmi.

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Il paradigma: la parola chiave nella scienza. Esempi: in immunologia, in psichiatria, in geriatria
Dott. Davide Antichi
Estetista, farmacista, chimico cosmetologo ed esperto di Cosmetologia Funzionale, con particolare riferimento a Healthy Ageing e Cellulite, oltre che di Benessere, SPA e Marketing della Bellezza.
Ricercatore nelle aree dell’Estetica e del Benessere, con diversi brevetti all’attivo e formulatore esperto nello Skin Care, con più di un migliaio di formulazioni di successo.
Ha creato e diretto, nel tempo, decine di lanci di marchi, linee o concept ed ha realizzato moltissimi protocolli e metodologie di Estetica e Benessere, integrandole in percorsi nutrizionali, di fitness e life style e curandone formazione e implementazione.
Imprenditore, start-upper e formatore, ha creato Beautycians, la community professionale dell’estetica e del benessere più dinamica del web, ora la prima public company di estetiste per le estetiste.
“Estetica, bellezza e benessere in ottica PNEI - La felicità è il segreto di ogni bellezza. Non c’è bellezza senza felicità”
La felicità è il segreto di ogni bellezza. Non c’è bellezza senza felicità.
Da tempo ormai consideriamo bellezza e benessere come due facce di una stessa medaglia, variabili strettamente interconnesse.
E se, da una parte, ci è piuttosto chiaro come, da un punto di vista strettamente psicologico, la bellezza, o meglio la sua “consapevolezza” sia una componente determinante per sostenere auto-stima e senso di realizzazione è un po’ meno evidente come i diversi trattamenti estetici possano, nel loro insieme, contribuire a raggiungere e mantenere una diffusa condizione di benessere.
PNEI, discipline corporee e moderna cosmetologia si alleano quindi per fornire all’estetista un insieme di strumenti efficaci e di grande spessore scientifico per offrire alla propria clientela risultati duraturi di bellezza e benessere.

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Estetica, Bellezza e Benessere in ottica PNEI | Dottor D. Antichi
Dott. Marco Bonifazi
Laureato in Medicina e Chirurgia e specialista in Medicina dello Sport, è professore universitario di II fascia nel SSD BIO/09 – Fisiologia presso l’Università di Siena.
Negli ultimi trentanni ha sviluppato linee di ricerca riguardanti gli adattamenti all’esercizio fisico, il controllo motorio e la valutazione funzionale dell’efficienza fisica, con particolare riferimento al nuoto. È autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
In ambito sportivo, è coordinatore tecnico dei settori agonistici della Federazione Italiana Nuoto, coordinatore tecnico del Centro Studi e Ricerche e presidente della Commissione medica della stessa Federazione.
Ha partecipato, prima come medico e poi come dirigente tecnico a nove edizioni consecutive dei Giochi Olimpici, dal 1988 al 2021. Nel 2015 è stato insignito della Stella d’argento al merito sportivo da parte del CONI.
"Adattamento e maladattamento dell'atleta in risposta al programma di preparazione”
L’allenamento non può essere concepito solo come un insieme di attività che comportano impegno e fatica. il recupero, sia attivo sia passivo, deve essere considerato parte integrante del processo complessivo di allenamento altrimenti gli adattamenti potrebbero non realizzarsi.

Secondo la teoria della supercompensazione, il carico di lavoro (applicato per giorni o settimane) induce un disturbo dell’equilibrio omeostatico che a sua volta causa una riduzione della capacità di prestazione. Durante la fase successiva di recupero attivo, la capacità di prestazione recupera sino a superare i livelli iniziali (super-compensazione). Se poi mancano nuovi stimoli allenanti, la capacità di prestazione si stabilizza nuovamente al livello iniziale, determinato dalle caratteristiche genetiche dell’atleta. Secondo questa teoria, il miglioramento della prestazione si realizza quando si sommano in modo efficace i processi di super-compensazione per i diversi requisiti da cui la prestazione dipende.

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Dott. Lino Missio
Psicologo, ipnologo e filosofo della mente. Uno dei massimi esperti nel campo dell’ipnosi. Ha sviluppato un suo personale metodo di induzione ipnotica chiamato: Ipnokinesi. Si è laureato in Psicologia all’Università di Pavia e in Filosofia all’Università di Genova. Ha conseguito il Master di secondo Livello in Psiconeuroendocrinoimmunologia all’Università dell’Aquila. Svolge da anni attività di Formazione e Docenza nel campo della Crescita e del Potenziamento Personale. Tra i suoi libri pubblicati ricordiamo: Prendi la Vita con Psicofilosofia (2021); Cosa vedo in te, Macro Edizioni, Cesena (2011); Il cervello e la sua coscienza, Erga Edizioni, Genova (2002).
Dott. Giorgio Tonoli
Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria, collaboratore esterno presso il centro dipartimentale di laser terapia e laser chirurgia dell’Università di Genova (D.I.S.T.BI.M.O),
Docente al corso annuale “il Sistema Stomatognatico nel contesto Posturale” ed al corso in 2 stage “Valutazione e Terapia Manuale delle Asimmetrie del Distretto Cranio Cervico Mandibolare” presso la Scuola di Osteopatia di Roma C.R.O.M.O.N. Master in Posturologia clinica presso l’Università di Pisa ed Diploma di Osteopata. E’ stato responsabile scientifico del Master di primo livello “Posturologia clinica odontoiatrica: dalle tecniche manuali al Laser”.
"L'ipnosi nelle professioni sanitarie, dalla psicologia, alla chirurgia per finire all'odontoiatria"
L’ipnosi è uno stato modificato di coscienza che permette ad ognuno di noi di attingere alle più potenti risorse di cui il nostro organismo dispone.
L’ipnosi non è un trattamento magico dove il soggetto ipnotizzato perde il contatto con la realtà, né tanto meno un indebolimento delle capacità mentali ed emozionali di chi si sottopone a tale pratica.
L’ipnosi è scienza. Gli studi più recenti lo dimostrano. Ed è utilizzata in diverse branche, sia della psicologia, sia della medicina.
In ambito psicologico è utilizzata nella gestione dello stress, dell’ansia, delle emozioni, per risalire alla radice di traumi, conflitti, per rafforzare l’autostima, superare insicurezze, paure, smettere di fumare, perdere peso, nelle dipendenze, ecc.
In ambito medico è utilizzata nel controllo del dolore acuto e cronico, in sala operatoria come tecnica anestetica per piccoli interventi chirurgici, nella pratica diagnostica per consentire al paziente di superare in modo tranquillo ed indolore esami clinici invasivi.
In sala parto per rendere più piacevole e meno doloroso il parto delle gestanti.
L’odontoiatria non fa eccezione! Oramai è da anni che l’ipnosi è approdata all’interno degli studi dentistici.
Essa viene utilizzata come tecnica di rilassamento per consegnare al paziente un’esperienza odontoiatrica da vivere con tranquillità senza ansia o paura.
L’ipnosi, inoltre, in ambito dentistico viene utilizzata come analgesico per calmare il dolore e come tecnica anestetica per eseguire interventi su pazienti allergici ai farmaci anestetici.

L’efficacia dell’ipnosi è oramai evidente, e spinge gli scienziati ad una continua ricerca nel settore.
Grazie agli studi incoraggianti prodotti fino ad oggi, si prevede che in futuro, sempre più professionisti sanitari, utilizzeranno l’ipnosi all’interno del loro ambito clinico.

Adattamento e maladattamento dell'atleta in risposta al programma di preparazione
L'ipnosi nelle professioni sanitarie, dalla psicologia alla chirurgia e odontoiatria
Dott. Marco Bonifazi
Laureato in Medicina e Chirurgia e specialista in Medicina dello Sport, è professore universitario di II fascia nel SSD BIO/09 – Fisiologia presso l’Università di Siena.
Negli ultimi trentanni ha sviluppato linee di ricerca riguardanti gli adattamenti all’esercizio fisico, il controllo motorio e la valutazione funzionale dell’efficienza fisica, con particolare riferimento al nuoto. È autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
In ambito sportivo, è coordinatore tecnico dei settori agonistici della Federazione Italiana Nuoto, coordinatore tecnico del Centro Studi e Ricerche e presidente della Commissione medica della stessa Federazione.
Ha partecipato, prima come medico e poi come dirigente tecnico a nove edizioni consecutive dei Giochi Olimpici, dal 1988 al 2021. Nel 2015 è stato insignito della Stella d’argento al merito sportivo da parte del CONI.
"Adattamento e maladattamento dell'atleta in risposta al programma di preparazione”
L’allenamento non può essere concepito solo come un insieme di attività che comportano impegno e fatica. il recupero, sia attivo sia passivo, deve essere considerato parte integrante del processo complessivo di allenamento altrimenti gli adattamenti potrebbero non realizzarsi.

Secondo la teoria della supercompensazione, il carico di lavoro (applicato per giorni o settimane) induce un disturbo dell’equilibrio omeostatico che a sua volta causa una riduzione della capacità di prestazione. Durante la fase successiva di recupero attivo, la capacità di prestazione recupera sino a superare i livelli iniziali (super-compensazione). Se poi mancano nuovi stimoli allenanti, la capacità di prestazione si stabilizza nuovamente al livello iniziale, determinato dalle caratteristiche genetiche dell’atleta. Secondo questa teoria, il miglioramento della prestazione si realizza quando si sommano in modo efficace i processi di super-compensazione per i diversi requisiti da cui la prestazione dipende.

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Adattamento e maladattamento dell'atleta in risposta al programma di preparazione
Dott. Lino Missio
Psicologo, ipnologo e filosofo della mente. Uno dei massimi esperti nel campo dell’ipnosi. Ha sviluppato un suo personale metodo di induzione ipnotica chiamato: Ipnokinesi. Si è laureato in Psicologia all’Università di Pavia e in Filosofia all’Università di Genova. Ha conseguito il Master di secondo Livello in Psiconeuroendocrinoimmunologia all’Università dell’Aquila. Svolge da anni attività di Formazione e Docenza nel campo della Crescita e del Potenziamento Personale. Tra i suoi libri pubblicati ricordiamo: Prendi la Vita con Psicofilosofia (2021); Cosa vedo in te, Macro Edizioni, Cesena (2011); Il cervello e la sua coscienza, Erga Edizioni, Genova (2002).
Dott. Giorgio Tonoli
Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria, collaboratore esterno presso il centro dipartimentale di laser terapia e laser chirurgia dell’Università di Genova (D.I.S.T.BI.M.O),
Docente al corso annuale “il Sistema Stomatognatico nel contesto Posturale” ed al corso in 2 stage “Valutazione e Terapia Manuale delle Asimmetrie del Distretto Cranio Cervico Mandibolare” presso la Scuola di Osteopatia di Roma C.R.O.M.O.N. Master in Posturologia clinica presso l’Università di Pisa ed Diploma di Osteopata. E’ stato responsabile scientifico del Master di primo livello “Posturologia clinica odontoiatrica: dalle tecniche manuali al Laser”.
"L'ipnosi nelle professioni sanitarie, dalla psicologia, alla chirurgia per finire all'odontoiatria"
L’ipnosi è uno stato modificato di coscienza che permette ad ognuno di noi di attingere alle più potenti risorse di cui il nostro organismo dispone.
L’ipnosi non è un trattamento magico dove il soggetto ipnotizzato perde il contatto con la realtà, né tanto meno un indebolimento delle capacità mentali ed emozionali di chi si sottopone a tale pratica.
L’ipnosi è scienza. Gli studi più recenti lo dimostrano. Ed è utilizzata in diverse branche, sia della psicologia, sia della medicina.
In ambito psicologico è utilizzata nella gestione dello stress, dell’ansia, delle emozioni, per risalire alla radice di traumi, conflitti, per rafforzare l’autostima, superare insicurezze, paure, smettere di fumare, perdere peso, nelle dipendenze, ecc.
In ambito medico è utilizzata nel controllo del dolore acuto e cronico, in sala operatoria come tecnica anestetica per piccoli interventi chirurgici, nella pratica diagnostica per consentire al paziente di superare in modo tranquillo ed indolore esami clinici invasivi.
In sala parto per rendere più piacevole e meno doloroso il parto delle gestanti.
L’odontoiatria non fa eccezione! Oramai è da anni che l’ipnosi è approdata all’interno degli studi dentistici.
Essa viene utilizzata come tecnica di rilassamento per consegnare al paziente un’esperienza odontoiatrica da vivere con tranquillità senza ansia o paura.
L’ipnosi, inoltre, in ambito dentistico viene utilizzata come analgesico per calmare il dolore e come tecnica anestetica per eseguire interventi su pazienti allergici ai farmaci anestetici.

L’efficacia dell’ipnosi è oramai evidente, e spinge gli scienziati ad una continua ricerca nel settore.
Grazie agli studi incoraggianti prodotti fino ad oggi, si prevede che in futuro, sempre più professionisti sanitari, utilizzeranno l’ipnosi all’interno del loro ambito clinico.

L'ipnosi nelle professioni sanitarie, dalla psicologia alla chirurgia e odontoiatria
Dott.ssa Anna Giulia Bottaccioli
Medico Specialista in Medicina Interna e agopuntore. Professoressa di Psicosomatica PNEI nel Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica Università San Raffaele Milano, e di PNEI nella clinica nei Master in PNEI all’Università dell’Aquila, coordinatrice SIPNEI Lazio, Roma. Master II livello in Dietetica e Nutrizione, perfezionamento in dieta chetogenica VLCKD.
“Il cuore delle donne: uno sguardo PNEI sulla cardiologia di genere”
Tradizionalmente considerata una patologia tipicamente maschile, i dati di letteratura più recenti testimoniano una realtà ben differente: la malattia cardiovascolare acuta e cronica può essere considerata il killer numero uno delle donne; infatti, ben 1/3 della popolazione femminile muore per cause cardiovascolari, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) del 2013. La ricerca molecolare e clinica di base tuttavia, ha da sempre impostato i criteri diagnostici classificativi, i meccanismi patogenetici e la sperimentazione terapeutica per le patologie cardiovascolari ischemiche su trial sperimentali costituiti quasi esclusivamente da pazienti di sesso maschile. Già a partire dagli anni 2000 sono stati pubblicati lavori su scala internazionale che hanno messo in luce l’importanza della differenza di genere in salute e in malattia e importanti Istituti di ricerca come il National Institutes for Health hanno cominciato a richiedere ai vari gruppi di ricerca da loro finanziati di includere le donne nei loro trial clinici e progetti di ricerca.
Stanno quindi emergendo dati interessanti sulle differenze uomo-donna nei diversi aspetti della malattia coronarica: dall’impatto dei vari fattori di rischio cardiovascolari, dove ricordiamo che a partire dal 2004 sulla base dei risultati dell’INTERHEART STUDY è stato inserito a pieno titolo anche lo stress psico-sociale, alla presentazione clinica della sindrome coronarica acuta e alla diagnosi di infarto del miocardio, alla prognosi post-rivascolarizzazione, alla risposta alla terapia farmacologica, agli outcome clinici a medio-lungo termine dei pazienti con scompenso cardiaco post-ischemico.
L’INTERHEART STUDY ha dimostrato che i sintomi depressivi, l’elevato stress lavorativo e domestico e gli eventi negativi di vita, sono fattori che si associano ad un rischio incrementato di infarto acuto del miocardio di 3,5 volte nelle donne e di 2,6 volte negli uomini, con un rischio di popolazione del 40% nelle donne e del 25% negli uomini rispettivamente. I fattori di rischio quindi non incidono allo stesso modo nei due sessi, in quanto sono frutto di dinamiche biologiche e costrutti sociali robusti e reiterati nei secoli di storia umana.
L’importanza quindi di studiare lo stress e le sue implicazioni nella patologia cardiovascolare sembra essere diventato prioritario, dal momento che è stata osservata una maggiore vulnerabilità del cuore delle donne agli stressor emotivi, la cosiddetta ischemia miocardica indotta da stress mentale (mental stress-induced myocardial ischemia, MSIMI), la cui base fisiologica deve essere ancora compresa a pieno, sebbene siano state individuate alcune caratteristiche peculiari del sistema neurovegetativo femminile.
Vi sono poi dei fattori di rischio e/o disordini patologici tipici del sesso femminile che possono incrementare il rischio di malattia coronarica acuta, come l’ipertensione gravidica, il diabete gestazionale, l’età fertile e la menopausa.
Patologie acute del miocardio prevalenti nel sesso femminile sono poi la dissecazione spontanea coronarica, la cardiomiopatia da stress o sindrome di Takotsubo e la disfuzione microvascolare coronarica, di cui verrà fornito un aggiornamento di letteratura.
Gli approcci terapeutici alla patologia cardiovascolare femminile non possono più quindi essere incentrati sulla sola procedura di rivascolarizzazione (sebbene notevoli ritardi nella diagnosi e nel trattamento siano ancora alla base della peggiore prognosi post-infartuale proprio nella popolazione femminile), ma dovrebbero includere la gestione della salute mentale della donna e il riequilibrio dei principali sistemi biologici (endocrino, immunitario, del microbiota), sia in prevenzione primaria al fine di ridurre gli eventi cardiovascolari, sia in prevenzione secondaria, per ridurre morbilità e mortalità per cause cardiovascolari.
Dott. Giuseppe Frazzitta
Medico Specialista in Neurologia, Esperto in malattie neurodegenerative (Parkinson ed Alzheimer) è l’Ideatore del Protocollo MIRT (Multidisciplinary Intensive Rehabilitation Therapy) per la riabilitazione delle persone con Parkinson; è Responsabile del Gruppo di Neuroriabilitazione della Società Neuroscienze Ospedaliere (SNO), Consigliere del Direttivo Nazionale SNO e Socio della Società Italiana Neurologia (SIN) e Collaboratore di Istituzioni Internazionali come la Parkinson Foundation. Autore di più di 100 articoli scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche indicizzate, è Presidente, Responsabile e fondatore MIRT ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
Dott. Giampietro Gabrielli
Fisioterapista specializzato nella riabilitazione nella Malattia di Parkinson, Osteopata D.O.m.R.O.I. specializzato in PNEI, malattie croniche, degenerative e della Terza Età, ha sviluppato l’approccio MIRT ideato dal Dott. Frazzitta nella versione ambulatoriale e con il quale collabora attivamente dal 2015. È socio Sipnei, membro della Commissione Nazionale di Ricerca sulle Discipline Corporee, Coordinatore e fondatore Mirt ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
“Malattia di Parkinson: dalla letteratura scientifica alla cura integrata”
La Malattia di Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo la malattia di Alzheimer; benché non incida sulla durata della vita, ne determina una qualità tra le peggiori a confronto di altre patologie croniche, con sintomi motori e non motori invalidanti espressi in diversi gradi. Gli studi di neuroscienze degli ultimi anni confermano a pieno titolo la riabilitazione multidisciplinare come strumento indispensabile per il rallentamento dell’evoluzione della malattia; allo stesso tempo si rende necessario la presa in carico di tutti gli aspetti della salute del paziente, in modo tale che elementi estranei alla patologia non aggravino il disagio complessivo percepito e, soprattutto, non concorrano ad alimentare errati quadri clinici. In egual modo la presa in carico, sotto molteplici punti di vista, risulta fondamentale anche per tutto il nucleo familiare, elemento importante ed integrante del percorso rieducativo del paziente, promuovendo così un modello biopsicosociale di cura indispensabile per il mantenimento della migliore qualità di vita.

Bibliografia
Giladi N, Petzinger G.M., Frazzitta G., et al. (2018), “Basal ganglia and beyond: The interplay between motor and cognitive aspects in Parkinson’s disease rehabilitation”, Neuroscience & Biobehavioral Reviews, 90, 294-308.
Giladi N, Bloem B.R., Frazzitta G., et al. (2020), “Recommendations for the Organization of Multidisciplinary Clinical Care Teams in Parkinson’s Disease”, J Parkinsons Dis, 10(3), 1087-1098.

Il cuore delle donne: cardiologia di genere in ottica PNEI
Malattia di Parkinson: dalla letteratura scientifica alla cura integrata
Dott.ssa Anna Giulia Bottaccioli
Medico Specialista in Medicina Interna e agopuntore. Professoressa di Psicosomatica PNEI nel Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica Università San Raffaele Milano, e di PNEI nella clinica nei Master in PNEI all’Università dell’Aquila, coordinatrice SIPNEI Lazio, Roma. Master II livello in Dietetica e Nutrizione, perfezionamento in dieta chetogenica VLCKD.
“Il cuore delle donne: uno sguardo PNEI sulla cardiologia di genere”
Tradizionalmente considerata una patologia tipicamente maschile, i dati di letteratura più recenti testimoniano una realtà ben differente: la malattia cardiovascolare acuta e cronica può essere considerata il killer numero uno delle donne; infatti, ben 1/3 della popolazione femminile muore per cause cardiovascolari, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) del 2013. La ricerca molecolare e clinica di base tuttavia, ha da sempre impostato i criteri diagnostici classificativi, i meccanismi patogenetici e la sperimentazione terapeutica per le patologie cardiovascolari ischemiche su trial sperimentali costituiti quasi esclusivamente da pazienti di sesso maschile. Già a partire dagli anni 2000 sono stati pubblicati lavori su scala internazionale che hanno messo in luce l’importanza della differenza di genere in salute e in malattia e importanti Istituti di ricerca come il National Institutes for Health hanno cominciato a richiedere ai vari gruppi di ricerca da loro finanziati di includere le donne nei loro trial clinici e progetti di ricerca.
Stanno quindi emergendo dati interessanti sulle differenze uomo-donna nei diversi aspetti della malattia coronarica: dall’impatto dei vari fattori di rischio cardiovascolari, dove ricordiamo che a partire dal 2004 sulla base dei risultati dell’INTERHEART STUDY è stato inserito a pieno titolo anche lo stress psico-sociale, alla presentazione clinica della sindrome coronarica acuta e alla diagnosi di infarto del miocardio, alla prognosi post-rivascolarizzazione, alla risposta alla terapia farmacologica, agli outcome clinici a medio-lungo termine dei pazienti con scompenso cardiaco post-ischemico.
L’INTERHEART STUDY ha dimostrato che i sintomi depressivi, l’elevato stress lavorativo e domestico e gli eventi negativi di vita, sono fattori che si associano ad un rischio incrementato di infarto acuto del miocardio di 3,5 volte nelle donne e di 2,6 volte negli uomini, con un rischio di popolazione del 40% nelle donne e del 25% negli uomini rispettivamente. I fattori di rischio quindi non incidono allo stesso modo nei due sessi, in quanto sono frutto di dinamiche biologiche e costrutti sociali robusti e reiterati nei secoli di storia umana.
L’importanza quindi di studiare lo stress e le sue implicazioni nella patologia cardiovascolare sembra essere diventato prioritario, dal momento che è stata osservata una maggiore vulnerabilità del cuore delle donne agli stressor emotivi, la cosiddetta ischemia miocardica indotta da stress mentale (mental stress-induced myocardial ischemia, MSIMI), la cui base fisiologica deve essere ancora compresa a pieno, sebbene siano state individuate alcune caratteristiche peculiari del sistema neurovegetativo femminile.
Vi sono poi dei fattori di rischio e/o disordini patologici tipici del sesso femminile che possono incrementare il rischio di malattia coronarica acuta, come l’ipertensione gravidica, il diabete gestazionale, l’età fertile e la menopausa.
Patologie acute del miocardio prevalenti nel sesso femminile sono poi la dissecazione spontanea coronarica, la cardiomiopatia da stress o sindrome di Takotsubo e la disfuzione microvascolare coronarica, di cui verrà fornito un aggiornamento di letteratura.
Gli approcci terapeutici alla patologia cardiovascolare femminile non possono più quindi essere incentrati sulla sola procedura di rivascolarizzazione (sebbene notevoli ritardi nella diagnosi e nel trattamento siano ancora alla base della peggiore prognosi post-infartuale proprio nella popolazione femminile), ma dovrebbero includere la gestione della salute mentale della donna e il riequilibrio dei principali sistemi biologici (endocrino, immunitario, del microbiota), sia in prevenzione primaria al fine di ridurre gli eventi cardiovascolari, sia in prevenzione secondaria, per ridurre morbilità e mortalità per cause cardiovascolari.
Il cuore delle donne: cardiologia di genere in ottica PNEI
Dott. Giuseppe Frazzitta
Medico Specialista in Neurologia, Esperto in malattie neurodegenerative (Parkinson ed Alzheimer) è l’Ideatore del Protocollo MIRT (Multidisciplinary Intensive Rehabilitation Therapy) per la riabilitazione delle persone con Parkinson; è Responsabile del Gruppo di Neuroriabilitazione della Società Neuroscienze Ospedaliere (SNO), Consigliere del Direttivo Nazionale SNO e Socio della Società Italiana Neurologia (SIN) e Collaboratore di Istituzioni Internazionali come la Parkinson Foundation. Autore di più di 100 articoli scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche indicizzate, è Presidente, Responsabile e fondatore MIRT ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
Dott. Giampietro Gabrielli
Fisioterapista specializzato nella riabilitazione nella Malattia di Parkinson, Osteopata D.O.m.R.O.I. specializzato in PNEI, malattie croniche, degenerative e della Terza Età, ha sviluppato l’approccio MIRT ideato dal Dott. Frazzitta nella versione ambulatoriale e con il quale collabora attivamente dal 2015. È socio Sipnei, membro della Commissione Nazionale di Ricerca sulle Discipline Corporee, Coordinatore e fondatore Mirt ParkProject srl, la prima rete italiana di centri riabilitativi ambulatoriali per la riabilitazione multidisciplinare per la malattia di Parkinson.
“Malattia di Parkinson: dalla letteratura scientifica alla cura integrata”
La Malattia di Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo la malattia di Alzheimer; benché non incida sulla durata della vita, ne determina una qualità tra le peggiori a confronto di altre patologie croniche, con sintomi motori e non motori invalidanti espressi in diversi gradi. Gli studi di neuroscienze degli ultimi anni confermano a pieno titolo la riabilitazione multidisciplinare come strumento indispensabile per il rallentamento dell’evoluzione della malattia; allo stesso tempo si rende necessario la presa in carico di tutti gli aspetti della salute del paziente, in modo tale che elementi estranei alla patologia non aggravino il disagio complessivo percepito e, soprattutto, non concorrano ad alimentare errati quadri clinici. In egual modo la presa in carico, sotto molteplici punti di vista, risulta fondamentale anche per tutto il nucleo familiare, elemento importante ed integrante del percorso rieducativo del paziente, promuovendo così un modello biopsicosociale di cura indispensabile per il mantenimento della migliore qualità di vita.

Bibliografia
Giladi N, Petzinger G.M., Frazzitta G., et al. (2018), “Basal ganglia and beyond: The interplay between motor and cognitive aspects in Parkinson’s disease rehabilitation”, Neuroscience & Biobehavioral Reviews, 90, 294-308.
Giladi N, Bloem B.R., Frazzitta G., et al. (2020), “Recommendations for the Organization of Multidisciplinary Clinical Care Teams in Parkinson’s Disease”, J Parkinsons Dis, 10(3), 1087-1098.

Malattia di Parkinson: dalla letteratura scientifica alla cura integrata