Accademia MIBES: Medicina Integrata, Benessere e Salute

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    Giandomenico D’Alessandro

    Embriologia biodinamica di Blechschmidt – Corso on-demand

    Comprendere i movimenti di sviluppo embriologici biodinamici normali per comprendere la normalità anatomo-fisiologica e affinare la potenzialità terapeutica

    Corso in modalità on-demand – Attestato incluso

    199,00

    + IVA

    NB: hai la possibilità di pagare anche in 3 rate mensili!

    Una volta acquistato, potrai vedere il corso per sempre!

    Durata: 24 ore
    Moduli: 9
    Lezioni: 51
    Crediti ECM: nessuno
    Programma completo in pdf: scarica

    Se hai partita IVA ordinaria, l'acquisto del corso è detraibile al 100% come spese di formazione secondo il D.D.L. 2233

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    DESCRIZIONE DEL CORSO

    Il corso illustra in maniera chiara e completa le dinamiche formative dell’embrione umano sulla base degli studi dell’embriologo tedesco Eric Blechschmidt. Si studieranno i campi metabolici precoci e tardivi, la biodinamica e la biocinetica, i movimenti di sviluppo, la centralità del metabolismo inteso in senso biomeccanico e altri aspetti caratterizzanti l’embriologia biodinamica.
    A cosa serve tutto questo? Il clinico (osteopata e non) che ha compreso quella che chiamiamo “anatomia cinetica”maturerà la sua consapevolezza clinica, affinando la propria attività terapeutica. L’obiettivo ultimo è aumentare la comprensione e l’efficacia clinica differenziandosi rispetto agli osteopati che non conoscono le dinamiche formative dell’embrione.
    Come fa lo studio dell’embriologia biodinamica a permettere ciò?

    • L’embriologia biodinamica è la madre dell’anatomia e della fisiologia: conoscere l’embriologia biodinamica permette di comprendere la logica formativa iniziale alla base dell’anatomia. Questo permette di organizzare in maniera logica le conoscenze anatomiche. Anche la fisiologia, studiata classicamente in maniera “fredda”, assume un significato reale e profondo alla luce dei processi formativi embriologici.
    • L’embriologia biodinamica è l’unico modo per comprendere davvero l’essenza dell’olismo che va oltre il concetto del banale “collegamento” anatomico che si fa in clinica. Permette una decisiva comprensione di come struttura e funzione siano la stessa cosa (e non solo “correlati”).
    • L’embriologia biodinamica fa capire le dinamiche palpatorie più raffinate che potremmo incontrare nel nostro paziente e permette di guidarci in un miglior posizionamento delle mani al fine di percepire meglio tali dinamiche. Gli aspetti pratici saranno illustrati in video e forniranno la base per un corso pratico che si terrà solo DOPO aver dimostrato di aver appreso la parte teorica.
    • L’embriologia biodinamica “dialoga” con altri ambiti (i sistemi dinamici complessi, metabolismo e interocezione, i cosiddetti general movements del feto, la bio-tensegrità, l’autopoiesi del vivente). Queste conoscenze permettono ancor di più all’osteopata di innalzare la qualità della propria attività terapeutica.

    REQUISITI PER PARTECIPARE

    Il corso è aperto a tutti gli osteopati e agli studenti di osteopatia: essi potranno trarre vantaggio dai continui rimandi all’osteopatia fatta durante il corso stesso, vedendo immediatamente all’opera la portata e l’utilità dell’embriologia biodinamica.
    Considerando la trasversalità dell’argomento, il corso di embriologia biodinamica è ricco di spunti per tutti i professionisti di terapia manuale e delle discipline corporee che lavorano in maniera olistica. Infatti, il corso permetterà loro di comprendere meglio il concetto di olismo, di riflettere sulla propria attività terapeutica e di avere intuizioni circa i concetti di metabolismo e salute.
    Attenzione: ai non osteopati si raccomanda di non “scimmiottare” gli spunti pratici osteopatici che, senza conoscenze e competenze basilari di osteopatia, sono soltanto un “fare senza consapevolezza”.

    FINALITÀ ED OBIETTIVI

    Gli obiettivi del corso sono:

    1. conoscere le dinamiche formative dell’embrione per inquadrare meglio le conoscenze anatomiche e fisiologiche;
    2. comprendere l’utilità dell’embriologia biodinamica nella clinica da un punto di vista teorico prima, e pratico poi.

    ELEMENTI DISTINTIVI

    Il corso si caratterizza per elementi distintivi nei contenuti e nella forma.

    • Contenuti: si analizza in maniera completa lo sviluppo biodinamico embrionale con immagini originali dei libri di Blechschmidt e con immagini disegnate alla lavagna dal docente per meglio illustrare le dinamiche formative. Continui rimandi alla clinica, intesa sia nel senso del pensiero clinico che nella parte pratica. Riferimenti ad argomenti che hanno a che fare con l’embriologia e articoli scientifici di osteopatia inerenti.
    • Forma: unico corso online di embriologia biodinamica. Le video-lezioni saranno svolte in parte mediante presentazione classica (powerpoint) e in parte con la lavagna a grandezza naturale per meglio comprendere le dinamiche formative, oltre alle già citate immagini originali di Blechschmidt. Il corso online porta con sé vantaggi unici: la possibilità di rivederlo quante volte si necessita per meglio comprendere i contenuti stessi (rivedere più volte il corso è altamente raccomandato dal docente); la possibilità di interagire nella bacheca virtuale e nella chat di gruppo; possibilità di condivisione di materiale extra e approfondimenti; possibilità di confronto in chat privata col docente; possibilità di organizzare webinar sulla base delle richieste della classe; infine il docente può aggiornare le video-lezioni già caricate con nuove video-lezioni qualora vi fosse la necessità di aggiornare o specificare meglio determinati passaggi.

    DOCENTI DEL CORSO

    GIANDOMENICO D’ALESSANDRO

    Osteopata DO dal 2013, iscritto al Registro degli Osteopati d’Italia (ROI). Docente di Metodologia della Ricerca e di Fisiologia del Sistema Nervoso Centrale presso diverse scuole di osteopatia. Ricercatore presso il Center for Osteopathic MEdicine Collaboration (COME) Collaboration onlus. Relatore a congressi scientifici, co-autore di diverse pubblicazioni scientifiche su riviste indicizzate e co-autore di capitoli di libri scientifici nell’ambito delle discipline corporee.
    Negli ultimi 5 anni è quotidianamente impegnato in una fervente attività divulgativa osteopatica sul web, attività che gli ha permesso di confrontarsi giornalmente con osteopati di tutta Italia. In tal modo ha maturato consapevolezza sia circa lo stato attuale della categoria osteopatica italiana, comprese le debolezze e le carenze formative, e sia sui modi migliori per veicolare le conoscenze e le competenze agli osteopati che avvertono la necessità di colmare le proprie lacune. In particolare si comprendono le necessità degli studenti di osteopatia e degli osteopati più giovani.

    APPROFONDIMENTI DAL BLOG

    Sai che i medici e gli osteopati sono bravi per motivi opposti? E l’embriologia biodinamica rende un osteopata più bravo?

    Quando un medico è considerato particolarmente bravo? Quando cura o addirittura salva la vita di una persona? Sicuramente! Ma da cosa deriva questa abilità? Dal fatto che la medicina si occupa di diagnosticare la malattia, e poi “il gioco è fatto” in quanto vengono applicati, fortunatamente, determinati protocolli. Certo, a volte le terapie sbagliano ma, se la diagnosi è corretta, il motivo è più che altro negligenza. La terapia medica deriva quindi strettamente, in maniera abbastanza lineare, dalla diagnosi. Continua sul blog

    Studiare l’embriologia biodinamica di Blechschmidt è una fortuna e rende clinici migliori

    Quando incontrai l’embriologia biodinamica di Blechschmidt, materia non proprio semplicissima da studiare, durante il primo anno di studi di osteopatia, non pensavo fosse necessario capire come si sviluppa un essere umano dallo zigote. Essendo privo di una visione d’insieme che considerasse l’organismo e la sua storia come un unicum, il pensiero costante che mi si affacciava era: “Come osteopata avrò a che fare con l’individuo già formato, al massimo un neonato, ma comunque è già formato, a cosa diavolo mi serve sapere come si sviluppa un embrione?!”. Continua sul blog