I mascellari sono ossa pari e simmetriche, apparentemente fragili, costituite da trabecole di spongiosa disposte secondo linee di forza lungo le quali si esprimono le pressioni e le tensioni che si esercitano sulla faccia. Sono molto resistenti e con una trabecolatura che ricorda quella della testa del femore. In certe zone del massiccio facciale le trabecole si addensano, il reticolo si ispessisce e i gruppi di trabecole addensate formano delle travate dette pilastri.
Si identificano sempre due fasci paramediani o pilastri anteriori che seguono la fossa piriforme, l’ala del naso, la parte interna del seno mascellare. Sono i più importanti. Il pilastro anteriore è la zona trabecolare di rinforzo della branca montante del mascellare: base a forma piramidale tra la faccia distale dell’incisivo laterale e la faccia mesiale del primo premolare con vertice sopra l’apice del canino. L’addensamento delle trabecole disposte in travate conferisce un supporto molto resistente in una zona fortemente sollecitata dalle forze masticatorie. Già individuabile dalla 11^ settimana intrauterina. Il pilastro si dirige verso l’alto con una doppia convessità: verso l’interno e verso l’esterno, segue il contorno mediale del seno mascellare, si porta al margine interno dell’orbita e la parete esterna delle ossa nasali per arrivare all’angolo supero-interno dell’orbita a livello del seno frontale. Lungo questo percorso le forze eruttive dei denti possono incontrare diversi ostacoli. Attenzione quindi alla sutura naso-fronto-mascellare: quando aperta e dentata risponde molto bene alla sollecitazione e il pilastro può essere “basculato” e portato verso l’avanti.
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(Fonte immagine: attività di studio privato)
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