Accademia MIBES: Medicina Integrata, Benessere e Salute

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    Andrea Corti

    L’intervento osteopatico nella gestione dei disordini mandibolari – Corso on-demand

    Corso in modalità on-demand – Attestato incluso

    48,00

    + IVA

    NB: hai la possibilità di pagare anche in 3 rate mensili!

    Una volta acquistato, potrai vedere il corso per sempre!

    Durata: 1 ora e 30 minuti
    Moduli: 1
    Lezioni: 1
    Crediti ECM: nessuno
    Programma completo in pdf: scarica

    Se hai partita IVA ordinaria, l'acquisto del corso è detraibile al 100% come spese di formazione secondo il D.D.L. 2233

    DESCRIZIONE DEL CORSO

    Il corso è costituito dalla registrazione di un webinar avente come tema i disordini temporo-mandibolari: classificazione, descrizione clinica delle forme più comuni, criteri diagnostici clinici.
    Verrà approfondita l’analisi funzionale dell’ATM e quella palpatoria miofasciale e articolare.

    REQUISITI PER PARTECIPARE

    Il corso è diretto agli osteopati, agli odontoiatri, agli studenti di osteopatia e di odontoiatria.
    Visti gli argomenti trattati, però, il corso si rivolge anche a tutti i professionisti sanitari e delle discipline corporee che vogliono iniziare a comprendere come trasportare nella pratica clinica la gestione dei pazienti con disordini tempero-mandibolari.

    FINALITÀ ED OBIETTIVI

    L’obiettivo del corso è fornire al partecipante gli strumenti di semeiotica fisica dell’ATM e dell’apparato stomatognatico, con indicazioni sulle strategie di trattamento manipolativo osteopatico.

    ELEMENTI DISTINTIVI

    Il corso vuol favorire la sinergia tra approccio odontoiatrico e osteopatico per una terapia integrata dei disordini temporo-mandibolari.
    Il docente, infatti, è un medico, odontoiatra ed osteopata che da oltre 20 anni lavora ed insegna l’approccio integrato ai disordini tempero-mandibolari a tutte le professioni sanitarie.
    Durante il corso saranno fornite indicazioni per migliorare la propria efficacia clinica e sensibilizzare il paziente a diventare parte attiva del processo terapeutico. Inoltre, basandosi sulla sinergia terapeutica, odontoiatri ed osteopati saranno spinti a confrontarsi e a collaborare tra loro, sviluppando così un sistema di cura innovativo e differenziante.

    DOCENTI DEL CORSO

    ANDREA CORTI

    Medico chirurgo, odontoiatra, osteopata D.O.. Docente al CIO Collegio Italiano di Osteopatia e docente in vari post-graduate osteopatici. Autore di articoli su riviste mediche e di osteopatia. Relatore a vari congressi nazionali ed internazionali. Socio Sipnei. Socio fondatore del C.M.O. Centro di Medicina Osteopatica di Firenze

    APPROFONDIMENTI DAL BLOG

    L’analisi delle aree di densità ossea mascellare e mandibolare nella diagnosi osteopatica delle malocclusioni

    I mascellari sono ossa pari e simmetriche, apparentemente fragili, costituite da trabecole di spongiosa disposte secondo linee di forza lungo le quali si esprimono le pressioni e le tensioni che si esercitano sulla faccia. Sono molto resistenti e con una trabecolatura che ricorda quella della testa del femore. In certe zone del massiccio facciale le trabecole si addensano, il reticolo si ispessisce e i gruppi di trabecole addensate formano delle travate dette pilastri. Continua sul blog

    L’importanza della fascia nei corretti movimenti mandibolari e dentali

    La Fascia Superficiale della regione cranio-facciale è adesa alla pelle e cattura il grasso superficiale e la sua lassità determina la capacità di scivolamento della pelle. È formata da una rete che si estende dal piano sottodermico fino alla fascia muscolare. Si compone di numerose membrane orizzontali, molto fini, separate da quantità variabili di grasso e connesse tra loro attraverso setti fibrosi da verticali ad obliqui. Continua sul blog

    Quali principi dobbiamo utilizzare nel trattamento osteopatico delle malocclusioni e dei Disordini Temporo-Mandibolari?

    L’approccio osteopatico alle malocclusioni e dei Disordini Temporo-Mandibolari è stato per decenni incentrato sul modello biomeccanico al punto da ritenere che eventuali asimmetrie di strutture corporee o cranio-facciali fossero la causa di disturbi posturali o dell’articolazione temporo-mandibolare. Di conseguenza si è sviluppato un approccio basato su tecniche manuali di risoluzione della asimmetria morfologica e posturale: un trattamento spesso passivo che non prevede coinvolgimenti cognitivi, propriocettivi e interocettivi della persona. Continua sul blog