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Francesca Resca

Una visione trasversale sulla riabilitazione del pavimento pelvico femminile

La riabilitazione del pavimento pelvico femminile è una materia di studio molto importante di cui si sente parlare sempre più spesso in questi ultimi anni. Erroneamente si pensa che sia un trattamento indicato solamente dopo il parto ma non è così, infatti la maggioranza delle pazienti che afferiscono agli ambulatori in cui si offre questo servizio sono giovani donne che non hanno mai avuto gravidanze.

Quali professionisti svolgono la riabilitazione del pavimento pelvico

I professionisti sanitari che secondo il loro profilo possono offrire questo servizio così importante per la salute della femminile sono ostetriche, fisioterapisti, medici e infermieri.

A cosa serve il trattamento riabilitativo

Grazie alla terapia riabilitativa è possibile intervenire efficacemente per risolvere o migliorare il quadro clinico di alcuni importanti disturbi legati all’area pelvica:

  • dolore pelvico cronico e vulvodinia
  • dispareunia (difficoltà, disagi e dolore durante i rapporti sessuali)
  • incontinenza (urinaria, fecale, ai gas)
  • disturbi dello stimolo urinario (sindrome della vescica iperattiva)
  • prolasso genitale (cistocele, rettocele, prolasso uterino)
  • prima e soprattutto dopo un intervento nella sfera uro-ginecologica
  • prima e dopo il parto
  • quando si entra nella fase della menopausa
  • dolore legato al ciclo mestruale (dolore ovulatorio, dismenorrea, ecc.)
  • vaginismo o altre problematiche sessuologiche
  • cistite conica, vaginiti, vaginosi batteriche e infezioni recidivanti
  • stipsi cronica, defecazione ostruita ed emorroidi

Pressoché tutte le donne a qualunque età hanno sofferto di almeno uno di questi disturbi che in ogni caso comportano un elevato grado di disagio e una significativa riduzione della qualità di vita.

Come appare evidente, la necessità di rivolgersi ad un terapeuta per la riabilitazione del pavimento pelvico è trasversale e assolutamente slegata dal fatto che le donne abbiano affrontato o meno la gravidanza e il parto anche se gli eventi legati al periodo della maternità rappresentano ancora uno dei principali fattori di rischio per le disfunzioni del pavimento pelvico.

Come si svolge il trattamento riabilitativo

La terapia riabilitativa del pavimento pelvico consiste in una prima fase di valutazione e impostazione del trattamento riabilitativo. Vediamo più nel dettaglio come si svolge il percorso.

Nella prima fase si esegue un’accurata valutazione iniziale che comprende un colloquio per sondare l’impatto fisico ed emotivo che la problematica relativa al pavimento pelvico ha sulla qualità di vita della paziente.

A questo si aggiunge un’accurata anamnesi ostetrica e ginecologica, la lettura dei referti di eventuali visite specialistiche già sostenute e l’esecuzione un esame obbiettivo che prevede anche una visita interna.
Tutti questi dati e la loro corretta interpretazione sono fondamentali affinché il professionista possa impostare correttamente la terapia riabilitativa.

Successivamente si programma un ciclo sedute riabilitative durante le quali si svolgono manipolazioni specifiche e si insegno tecniche ed esercizi muscolari mirati a trattare la specifica disfunzione.


Quando necessario la paziente dovrà svolgere a domicilio un piano di esercizi a complemento della terapia ambulatoriale che sia mirato alla risoluzione della specifica problematica.
Il programma riabilitativo è sempre altamente personalizzato e strutturato sulla base delle esigenze specifiche della paziente e della disfunzione da trattare.

Di volta in volta il terapeuta valuta i cambiamenti e i progressi conseguenti al trattamento riabilitativo, continuando a svolgere manipolazioni specifiche e modificando il piano di esercizi fino ad ottenere il massimo miglioramento possibile in ogni specifica situazione. Il numero delle sedute di riabilitazione necessarie si definisce in base alle esigenze della paziente e in base ai miglioramenti attesi che spesso sono apprezzabili già in seguito alle prime sedute.

In alcuni casi è necessario associare a manipolazioni e fisiochinesiterapia anche trattamento strumentale come la stimolazione elettrica funzionale (FES), la tens o il biofeedback.

Benefici del trattamento riabilitativo

Il trattamento di riabilitazione del pavimento pelvico offre innumerevoli benefici e migliora molto la qualità di vita delle donne che vi ricorrono:

  • riduce o elimina il dolore quando è presente
  • riduce il ricorso alle terapie farmacologiche
  • aumenta la percezione e il controllo del perineo
  • migliora la qualità di vita e il benessere sessuale
  • migliora la continenza degli sfinteri risolvendo
  • prepara il terreno per la terapia chirurgica e ottimizza i risultati dell’intervento, permettendo in alcuni casi di evitare del tutto il ricorso alla chirurgia
  • tonifica la muscolatura che da supporto ai visceri pelvici (questo è fondamentale per evitare che un prolasso possa peggiorare)
  • consente di recuperare pienamente le competenze dei muscoli perineali dopo il parto, soprattutto in caso di lacerazioni o episiotomia

L’esigenza sempre maggiore emersa parte delle donne di affidarsi a terapeuti preparati pone i professionisti nella necessità di perfezionare la propria formazione in questo campo di studi per acquisire le competenze trasversali necessarie a padroneggiare il percorso di prevenzione e cura delle disfunzioni pelviche.

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(Fonte immagine: dominio pubblico)