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Alessandra Brogi

Il Corpo che Pensa: Come il Movimento Modella la Mente dall’Inizio della Vita

Atteggiamento posturale, gestualità e movimento spontaneo da sempre accompagnano l’evoluzione e le tappe evolutive dell’uomo

Fin dai primi istanti di vita attraverso il movimento si esplora lo spazio, si soddisfano i bisogni, si creano relazioni, si esprimono emozioni. Il movimento è il mezzo principale per acquisire esperienza e conoscenza per tutti gli apprendimenti.

Ancora prima di nascere, fin dalle prime fasi della gestazione, la capacità contrattile costituisce la prima forma di espressione dell’embrione e, più tardi, del feto. Intorno all’undicesima settimana, le connessioni del sistema nervoso sono attive e permettono al feto di compiere alcuni movimenti riflessi secondo un programma geneticamente determinato. Il movimento è inscritto nella memoria ancestrale, nel Genoma, che contiene le istruzioni per edificare e mantenere la vita. Tutte le informazioni sono già codificate e organizzate in memoria, la memoria è contenuta in tutta la rete neuronale in risonanza con tutto il corpo e organizzata in schemi di risposta comportamentale.

Le cellule sanno perfettamente quello che devono fare e quando farlo, per la crescita, la riparazione e la riproduzione

Il movimento rappresenta un dato importantissimo del processo di crescita e sviluppo dell’individuo, è il canale attraverso cui maturano e si strutturano le altre funzioni dell’organismo: lo schema corporeo, le coordinate spazio-temporali, la capacità di astrazione e le prime strutture di pensiero. Ogni movimento dell’individuo nel periodo gestazionale e dopo la nascita diventerà fondamentale per il suo sviluppo motorio, emotivo, relazionale e cognitivo-mentale.

La natura della mente è quindi ampiamente connessa alle caratteristiche e ai movimenti del corpo

Tutti gli aspetti della cognizione (idee, pensieri, emozioni, concetti e categorie) sono correlati ad aspetti corporei in gran parte attraverso un ampio sistema di pensiero metaforico. Infatti, prima che il bambino abbia accesso al linguaggio verbale, egli ha a disposizione unicamente la sua capacità di movimento per esplorare, conoscere, comunicare e interagire con l’ambiente esterno sia fisico che affettivo-relazionale.

Le reazioni emotive e cognitive affondano quindi le loro radici in vincoli biologici costituiti dal corpo e dalle sue azioni e reazioni per cui il corpo e le posizioni che assume possono modificare le emozioni.

Il corpo biologico vive per significati e simboli, il cervello non distingue tra la realtà, il percepito il simbolico, e si muove per motivazioni ed intenzioni e non solo per strutture anatomiche, continuamente mutevole è rappresentativo del sé alle prese col vivere e con il sopravvivere; nel corpo abitano e risuonano le sensazioni e le emozioni, porta ed esprime il vissuto, il percepito, il sentito e anche il risentito. È il corpo che modella la mente, è l’effetto della postura e del movimento gestuale del corpo che influenza i processi emotivi e cognitivi, le nostre capacità di memoria e decisionali sono radicati negli stati corporei e nelle interazioni che il corpo ha con l’ambiente circostante.

Lo sapevano bene gli antichi cinesi.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), infatti, ogni realtà fisica e biologica ha una valenza psichica dalla quale è informata e dalla quale non può essere separata. Esiste un’energia, il Qi Shen, che muove dall’interno il corpo, o meglio, il sistema mente-corpo e che permette di interagire con la realtà attivando i comportamenti.

Secondo la MTC lo stato naturale dell’uomo è uno stato di salute grazie ad una corretta e libera circolazione del Qi Shen nel corpo in tutte le sue forme, dalle più condensate, come quelle fisiche, alle più rarefatte, come quelle psichiche. I Qi Shen costituiscono la coscienza biologica. Il Qi circola nei meridiani ed in tutti i tessuti tramite il sangue, si qualifica negli agopunti, si manifesta nei movimenti. Ogni parte del corpo ha corrispondenza con determinate aree cerebrali, organi, emozioni, funzioni cognitive e psichiche che si manifestano e si autoregolano attraverso atteggiamenti posturali e schemi di movimento e gesti.

Gli stati emotivi nella MTC sono fattori molto potenti che hanno sede negli organi vitali: ogni emozione o sentimento o processo mentale è un’azione specifica del Qi Shen collegato ad uno o più organi che attraverso i meridiani, le catene e le fasce muscolari è espresso in movimenti, posture, gesti e, appunto, comportamenti.

Le pratiche e le tecniche mediche psico-corporee nella MTC (con un background di qualche migliaio di anni) hanno lo scopo di disciplinare e guidare l’energia nel corpo, lo stato interiore (il Qi Shen), attraverso il movimento ed il gesto intenzionale, verso l’esternalizzazione. Sotto il controllo della volontarietà spontanea ed istintuale dei propri movimentile azioni passano dallo stato di consapevolezza volontaria a quello di libera istintualità (coscienza corporea): deprogrammazione consapevole biologica.

Gesto e intenzionalità del gesto: ogni qual volta liberiamo una tensione muscolare liberiamo, anche le tensioni psico-emozionali cognitive mentali e viscerali connesse al gesto e ogni volta che assumiamo un atteggiamento posturale o gestuale intenzionale, più o meno inconsapevolmente, condizioniamo, secondo le leggi delle corrispondenze e delle freno-inibizioni (proprie della MTC), la nostra attitudine mentale e psichica.

Ogni gesto è un movimento di energia fisica e mentale.

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(Fonte immagine: docente)