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Manlio Cicoira

Oltre la Superficie: Come Osteopatia e Fitoterapia Possono Trasformare la Salute Pelvica

L’approccio integrato evoluto alle alterazioni fasciali della regione pelvica con Osteopatia e Fitoterapia si avvale di strategie non invasive che, a partire dalla semeiotica clinica, indagano le matrici delle disfunzioni tissutali e organiche pelviche con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli al flusso vitale fisiologico circolatorio, endocrino, metabolico.

L’integrazione delle modalità di approccio proprie di osteopatia e fitoterapia, conferisce specificità e aderenza al ruolo diagnostico terapeutico in quanto fa proprie delle peculiarità di entrambe le discipline.

L’osteopatia previene e cura le disfunzioni facilitando i processi di autoguarigione e di riequilibrio della fisiologia con approcci terapeutici mirati. Le strategie osteopatiche sono validate da ricerche cliniche i cui risultati sono oggetto di pubblicazioni scientifiche su portali accreditati. L’osteopata tramite test clinici e funzionali e la valutazione degli aspetti qualitativi dei tessuti fasciali è in grado di individuare la presenza di anomalie metaboliche, vascolari, neurologiche delle diverse strutture dell’organismo.

La fitoterapia attinge al patrimonio di conoscenze delle medicine tradizionali e delle piante officinali e, validata dalla ricerca scientifica, ne studia le proprietà riequilibranti e facilitanti i processi organici, le proprietà terapeutiche, la interazione con i meccanismi biochimici fisiologici.

I rimedi fitoterapici, introdotti nell’organismo tramite inalazione, via  percutanea, per os, interagiscono positivamente supportando i processi fisiologicie, utilizzati in modo consapevole, costituiscono uno strumento preventivo e terapeutico a basso impatto e un presidio importante in medicina funzionale.

L’utilizzazione di un approccio sincrono, ragionato e orientato, secondo la metodologia osteopatica e fitoterapica, di test funzionali integrati,fornisce strumenti utili per formulare la diagnosi funzionale, elaborare un razionale clinico, progettare il percorso terapeutico e valutare i risultati ottenuti.

Le interazioni tra sistemi e apparati determinano il pool energetico globale alla base della fisiologia individuale, le cui alterazioni sono la matrice sulle quali si instaura un evento patologico.

Nell’approccio integrato evoluto la valutazione dello stato di salute ha il fine di rilevare eventuali alterazioni della fisiologia del singolo sistema o apparato e/o della interazione di diversi sistemi biologici tra loro e con l’ambiente. La presenza di un meccanismo disfunzionale richiede l’elaborazione di una ipotesi razionale, mirata alla comprensione dei meccanismi di strutturazione della condizione patologica,non limitata al bilancio delle problematiche locali ma estesa alla ricerca delle cause primarie che l’hanno determinata.

Il terreno biologico individuale è il risultato della interazione di fattori ereditari, condensati a livello biologico nella espressione genomica, e ambiente esperienziale, che determina e costituisce l’influenza epigenetica, responsabile della slatentizzazione, evidenziazione e modificazione di segmenti del genoma (metilazione DNA).

La strutturazione di tale terreno è un processo dinamico e vitale, determinato dalla interazione di fattori ed eventi psicologici, neurologici, endocrinologici, immunologici, che inducono eventi di tipo metabolico.

Le alterazioni sistemiche metaboliche, che possono diventare matrice di disfunzioni organiche, vengono codificate a livello del sistema fasciale con meccanismi biochimici che coinvolgono sia la componente cellulare che la matrice extracellulare e possono produrre, in modo prodromico rispetto alla patologia, una condizione di alterazione dell’apporto trofico ai tessuti stessi o di infiammazione tissutale.

In presenza di infiammazione, ad esempio, l’associazione sinergica sistematica di rimedi fitoterapici drenanti (utilizzando estratti di Betula alba L., Galiumaparine L., Fraxinus excelsior L., Aloe barbadensis Mill ) con un trattamento osteopatico drenante, e rende la cura estremamente più efficace in quanto agisce simultaneamente sull’ambiente metabolico cellulare sistemico e specifico, rende gli effetti della cura osteopatica notevolmente più rapidi, profondi e duraturi, consente di prolungare al contempo il valore dell’azione terapeutico a seguire la seduta. Questa chiave di associazione modifica sostanzialmente le prospettive del percorso terapeutico inserendolo a pieno titolo in un ambito di salute e prevenzione globale.

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(Fonte immagine: docente)